Alessio Marchegiani
La collaborazione tra MAD Rassegna d’Arte Contemporanea ed il fenomeno teatrale nasce e si sviluppa con la consapevolezza dello stretto legame tra questi due linguaggi artistici e con la convinzione che queste due forme espressive sono chiamate ad interagire, ad integrarsi e a compenetrarsi.
Comunicato stampa
La collaborazione tra MAD Rassegna d’Arte Contemporanea ed il fenomeno teatrale nasce e si sviluppa con la consapevolezza dello stretto legame tra questi due linguaggi artistici e con la convinzione che queste due forme espressive sono chiamate ad interagire, ad integrarsi e a compenetrarsi a vicenda, senza prevaricazione dell’una sull’altra, in quanto entrambe sono frutto dell’espressività umana e sono volte alla comunicazione, al coinvolgimento e alla sensibilizzazione del pubblico all’arte in tutte le sue declinazioni. È da questo convincimento che ha preso vita la nostra cooperazione con LLAB (Laboratorio Latina), Rassegna teatrale e contenitore di attività multidisciplinari che ha visto e che vede l’incontro tra esposizioni artistiche e spettacoli teatrali in occasione di un aperitivo concerto... Così durante il primo appuntamento di questa nuova collaborazione le installazioni “L’immagine dentro”, “Trasformazione” e “Peur de l’amour”, dell’artista informale Davide De Filippo, hanno fatto da scenografia allo spettacolo teatrale “Dignità autonome di prostituzione” di Luciano Melchionna e Massimo Palumbo e Alessandro Reale hanno inaugurato la Galleria del Foyer del Teatro Cafaro. Teniamo a ricordare che le prime due installazioni che abbiamo menzionato, nel corso degli ultimi anni si sono svolte nel fenomeno delle iniziative del Teatro di Latina e all’interno di questo spazio.
Per MAD la cooperazione con il teatro è un fenomeno collaudato: la stessa collaborazione a Teatro Spaziozeronove prevede l’allestimento di mostre in concomitanza con gli spettacoli della Stagione teatrale 2011/2012 del nuovissimo Teatro Spaziozeronove a Cisterna di Latina dove le opere degli artisti si pongono in rapporto con le rappresentazioni. Vorremmo porre l’accento sul fatto che gli stessi artisti si sono sempre interessati alle dinamiche teatrali, e che il confine tra attore e artista è spesso molto labile: Sergio Ban era laureato in scenografia, la pittrice Elisa Saltarelli è scenografa e fondatrice di una compagnia teatrale, mentre Davide De Filippo già nel 2009 con MAD aveva donato alla Pinacoteca Comunale ed esposto nel foyer del “D’Annunzio” di Latina il suo quadro installazione “Omaggio al Teatro”e tante sono state le performance di attori e attrici per le installazioni e le opere d’arte proposte da MAD come ad esempio Enzo Provenzano sempre per Sergio Ban, Elisabetta Femiano per Massimo Palumbo alla Raccolta Manzù e lo spettacolo “Direzione Obbligata”di Donatella Galeotti per Nicoletta Piazza quest’estate al Procoio. Ora è il turno del giovanissimo artista e scultore Alessio Marchegiani anche lui molto legato al Teatro tant’è che è uno dei ragazzi che si stanno formando nel corso di Latina Lab come tecnico di scena... L’ingresso della mosra al Teatro “A. Cafaro” è domenica 12 febbraio alle 17,30, e alle 19,00 ci sarà il vernissage durante il quale potremo assistere al concerto del fisarmonicista Marco Lo Russo e degustare un aperitivo. Marchegiani esporrà in occasione dello spettacolo “Perthus”. Per approfondimenti sulla pièce teatrale si rimanda al sito www.latinalab.com.
Fabio D'Achille
Alessio Marchegiani
Curriculum artistico
Alessio Marchegiani nato a Latina nel 1980, diplomato nel 2001 al Liceo Artistico Statale di Latina, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti P.Vannucci di Perugia dove si è laureato nel mese di marzo 2009, nella sezione di scultura.
Nel corso degli ultimi anni ha avuto l'occasione di partecipare ad alcune esposizioni collettive e concorsi quali:
Concorso artistico "Giugno in arte" edizione 2006, primo classificato sezione materia
Marsciano Arte Giovani, esposizione collettiva, Marsciano, 2006
Marsciano Arte Giovani, esposizione collettiva, Marsciano, 2007
Concorso artistico "Giugno in arte" edizione 2007, primo classificato sezione materia
Esposizione collettiva "in itinere" C.E.R.P.- Centro Espositivo Rocca Paolina Perugia, 2007
Esposizione collettiva "BrufArte Giovani", Brufa, 2007
Concorso artistico "Giugno in arte" edizione 2009, primo classificato sezione materia
Tredicesimo premio internazionale “Massenzio Arte”, Roma, 2009
Premio internazionale Tokyo, selezionato tra i finalisti, Centro diffusione Arte, Palermo, 2011
Esposizione collettiva, AmArt gallery, Bruxelles, 2011
MAD Rassegna d'Arte Contemporanea, Tunuè temporary shop, Latina, 2011
Esposizione collettiva, "Festival delle Arti", Palazzo Caetani, Cisterna di Latina, 2011
"1° concorso internazionale città di Corchiano", secondo classificato, chiesa di S.Egidio, Corchiano, 2012
Titoli e tecniche delle opere in esposizione nel foyer del teatro CAFARO
"Ascensione"
cm 235x95x45, lamiere di ferro tagliate e saldate, 2005
"Contenitore di speranze"
cm 90x120x65, lamiere di ferro tagliate e saldate, 2007
"Prigione d'intenti"
cm 180x27x27 compreso basamento in legno, lamiere di ferro tagliate e saldate, 2009
CRITICA
“Alessio Marchegiani lavora con piccole lamine di ferro ossidate, saldate tra loro con un paziente lavoro di assemblaggio, creando strutture innervate e sostenute internamente da tondino metallico da carpenteria: la sua ricerca è centrata sul tema della figura antropoide, evocata in un caso come forma “aperta” dal profilo sagomato bramosamente svettante verso l’alto, ma inevitabilmente ancorato al terreno, mentre nella seconda, prevalgono intenzioni diverse, anche e soprattutto formali. Un uomo, o, forse meglio, un umanoide non immemore di certe creature di Savinio, si presenta compattamente accucciato a terra: di esso, però, risulta riconoscibile solo la testa, poiché le sue braccia si conformano a mò di grandi ali squamate a proteggere un’insondabile intimità, forse allusiva ad una sorta di enigmatica dimensione primigenia”.
Emidio De Albentiis
BrufArtegiovani 2007
“Al ferro, duro e freddo, Alessio Marchegiani dona vitalità, forma, calore, emozione. Lo plasma assemblandolo e dà così concretezza ai suoi pensieri e sfogo alla sua creatività. Una dialettica che si rivolge alla percezione del fruitore per arricchirne il senso estetico e il concetto stesso di spazialità. Siamo davanti ad un fare arte innovativo che sicuramente arricchisce lo spettatore e lo affascina perche è sinonimo di innovazione interpretativa e narrativa”.
Dino Marasà