Alessio Paolone – Ero Sono Sarò
| Ero Sono Sarò| è il titolo e il tema stesso della mostra personale di Alessio Paolone, incentrata sul proprio percorso evolutivo artistico e umano.
Comunicato stampa
| Ero Sono Sarò| è il titolo e il tema stesso della mostra personale di Alessio Paolone, incentrata sul proprio percorso evolutivo artistico e umano. Segnato da una forte propensione filosofica e spirituale, l’artista intraprende un coscienzioso viaggio introspettivo alla ricerca di un equilibrato stato dell’essere veicolato verso il presente, precludendosi ogni possibile ancoraggio alle concezioni passate e future. Ed è con questa costante ricerca, dentro e fuori dal tempo, che le sue protodimensionali opere –gli Orbs- acquistano forma e significato, mediante uno scrupoloso scomponimento della realtà. La mostra propone due distinti aspetti creativi dell’artista, inevitabilmente figli della stessa matrice congetturale, ma particolarmente distanti tra loro in senso semantico e cronologico.
Partendo dai fenomeni espressivi del passato, il visitatore sarà traghettato verso un approdo sensoriale, per poi interagire pienamente con una delle opere più rappresentative della concezione artistica di Alessio Paolone, il Cuore; un’anima pulsante di terra, acqua, sole e aria. Accompagnati dalla performance musicale del pianista Valerio Paolone, si entrerà nella dimensione privilegiata dall’artista, quella del presente, caratterizzata dall’inedito ciclo particellare degli Orbs. La pittura di Paolone rappresenta un recupero primordiale di microcosmici elementi appena emersi dal caos, inseguiti incessantemente nella loro essenza evolutiva tanto immateriale quanto tangibile.
Alessio Paolone nasce a Valmontone in provincia di Roma nel 1981. Vive e crea ad Artena, una piccola città in provincia di Roma. Sin da bambino sente un’inclinazione per il disegno e la pittura, attività che riprenderà qualche anno dopo la maturità scientifica. Da autodidatta, seguendo il suo spirito e le profonde riflessioni sulla natura, l’essere, la società, realizza i suoi lavori in maniera astratta. Nel suo studio, ricavato da un garage, lavora con materiali diversi, quasi sempre riciclati. Utilizza colori e tinte poco convenzionali alla pittura classicamente intesa. Utilizza argilla, terra, polvere, vernici essiccate, plastica, legno, ecc., oltre ad acrilici, olii, impregnanti, lucidi, resine. Realizza i suoi lavori con pennello, spatola, filo di canapa, anche a mani nude. Le tecniche utilizzate sono diverse: dalla pittura acrilica a quella a olio, dal dripping al panneggio, dal collage al craquelè. Lavori che si basano sempre su una costante ricerca di reazione dei materiali, di gioco di colori e di libera espressione delle forme, di creazione di dimensioni fisico-oniriche Ogni lavoro presuppone una riflessione filosofica sulla natura, sul tempo, sui miti; una ricerca sull’inconscio individuale e collettivo, sulla società. Dopo un percorso strettamente legato alla pittura, alla creazione planare, ha sentito il bisogno di staccarsi da ciò per dare una forma spaziale alle sue creazioni, si dedica allora alla scultura, ricercando, nei materiali sempre riciclati, una profondità concettuale che sia riflessiva e dinamica rispetto alla realtà. Gli ultimi anni lo vedono protagonista nella sfera degli artisti emergenti grazie a diverse esposizioni come quella in “Frammenti di un discorso amoroso” nel Centro Luigi Di Sarro a Roma. Ha partecipato inoltre a diverse manifestazioni artistiche come il LiveArt nella città di Artena (RM), il Festival dell’Arte Nascosta di Velletri (RM) e Immaginazioni del Sottosuolo nella città di Colleferro (RM).