Alex Webb / Peccioli: racconti di una stagione

Informazioni Evento

Luogo
EARTH - EATALY ART HOUSE
Via Santa Teresa, 12, 37135 , Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
26/03/2025

ore 18.30

Artisti
Alex Webb
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
fotografia, personale, collettiva

EARTH Foundation presenta, in collaborazione con Magnum Photos, il nuovo progetto espositivo Errand and Epiphany: personale del fotografo americano Alex Webb (San Francisco, 1952), membro dell’agenzia Magnum Photos. E Peccioli: racconti di una stagione, la mostra dei progetti fotografici esito di un programma di residenze nel comune di Peccioli (Pisa).

Comunicato stampa

EARTH Foundation presenta, in collaborazione con Magnum Photos, il nuovo progetto espositivo Errand and Epiphany: personale del fotografo americano Alex Webb (San Francisco, 1952), membro dell’agenzia Magnum Photos. La mostra è aperta al pubblico da giovedì 27 marzo a domenica 21 settembre 2025 presso l’Art House di Eataly Verona.

Errand and Epiphany è stata presentata per la prima volta nel 2023 al Museum Helmond, nei Paesi Bassi, come prima indagine istituzionale sull’opera di Webb degli ultimi trent’anni, e arriva a Verona con un nuovo allestimento, pensato appositamente per gli spazi della Fondazione.

Il percorso espositivo include 78 fotografie che svelano l’originalità di uno dei pionieri della seconda generazione di fotografi attivi con il colore, capace di trasformare il linguaggio visivo in una narrazione emotiva e vibrante. A suggerire il titolo è la scrittrice americana Rebecca Solnit, che in un suo scritto afferma «La magia della strada è il connubio tra missione ed epifania». Per Webb la missione è raccogliere frammenti di storie di gente in luoghi remoti della terra e l’epifania è il momento della rivelazione, in cui la banalità si trasforma in sorpresa.

Con una formazione storico-letteraria, Alex Webb decide poco più che ventenne di dedicarsi alla fotografia come fotoreporter. Dopo un primo esercizio in bianco e nero, che immortala la vita di una piccola cittadina dell’America del Sud, Webb inizia a scattare a colori nei suoi lunghi viaggi che lo portano ai confini del mondo: Haiti, Messico, Africa subsahariana, India, Turchia, Stati Uniti, sono i paesi in cui ricerca, con sguardo famelico e curioso, storie di vita quotidiana, di emarginazione e soprusi, per trasformarle in narrazioni dal tono magico.

Le fotografie di Alex Webb raccolte in mostra ne rivelano lo spirito da street photographer, come lui stesso si definisce. Il suo approccio è mosso dal senso di curiosità e di scoperta verso i luoghi e le persone che li abitano: «Ogni progetto è un viaggio senza una destinazione chiara. Una volta iniziato il viaggio, è la fotografia a indicarmi dove andare». Gli scenari immortalati da Webb non solo raccontano storie, ma suggeriscono visioni e prospettive inaspettate. Racchiusa in composizioni armoniche, ogni immagine svela scene quotidiane di lavoro, svago, gioco, fuga, attesa, in un alternarsi di ombre marcate e geometrie nette, in cui i soggetti, spesso inconsapevoli, diventano protagonisti di un teatro quotidiano che in alcuni casi non manca di lasciare inquieto chi li osserva.

Scattando per strada, Alex Webb cattura istanti di pura vivacità destinati a trasformarsi in tutt’altro in pochissimo tempo. Lo stile del fotografo è definito un caos organizzato, al limite della saturazione, non solo per l’uso di colori vividi, ma anche per la moltitudine di soggetti che popolano i suoi scatti. Webb è capace di sintetizzare nell’immagine la sua visione delle cose, attenta ai dettagli e alla narrazione, che ritorna nella sovrapposizione di più piani fino allo sfondo, a chiudere una scenografia complessa.

L’uso della pellicola a colori connota in modo personalissimo la ricerca fotografica di Alex Webb, affascinato dalla luce accecante e dai colori intensi dei territori che visita. «Per me il colore è fondato sulle emozioni. Non si tratta di vedere i colori, ma di percepire l’emozione che trasmettono», afferma l’artista. I colori giocano un ruolo decisivo anche nel processo creativo di Webb, che lo guidano visivamente ed emotivamente nei suoi viaggi di scoperta. La componente emozionale è quindi centrale nel lavoro del fotografo americano, che si muove libero da preconcetti, spinto dalla curiosità e dall’intuito. La fotografia di Alex Webb tiene conto anche delle influenze letterarie degli anni giovanili, da Graham Green a Gabriele García Màrquez, e di quelle filosofiche, che ne hanno ispirato l’immaginario poetico.

Errand and Epiphany da Earth Foundation è un’occasione speciale per incontrare l’opera del fotografo americano Alex Webb, che vanta una carriera costellata di premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il premio Leopold Godowsky per la fotografia a colori nel 1988 e la medaglia Leica di eccellenza nel 2000.

Peccioli: racconti di una stagione
Karim El Maktafi, Camilla Ferrari, Sara Scanderebech e Riccardo Svelto
La mostra fotografica che racconta il paesaggio, la comunità e i valori del Borgo dei Borghi 2024 approda a Verona. All’interno del progetto anche un workshop di due giorni guidato da Camilla Ferrari e un’ulteriore tappa in Turchia grazie alla collaborazione tra EARTH Foundation e il Consolato d’Italia a Izmir.

27 marzo – 21 settembre 2025
Art House, Eataly Verona
Ingresso a pagamento

Sabato 24 e domenica 25 maggio 2025
THE HIDDEN TREASURE
Workshop a cura di Camilla Ferrari
Partecipazione a pagamento, su prenotazione

26 aprile – 2 giugno 2025
Inaugurazione: venerdì 25 aprile 2025, ore 18.00
Peccioli: racconti di una stagione
Consolato d’Italia a Izmir (Turchia)

EARTH Foundation presenta Peccioli: racconti di una stagione, la mostra dei progetti fotografici esito di un programma di residenze nel comune di Peccioli (Pisa), che ha coinvolto i fotografi Karim El Maktafi (1992, Desenzano del Garda, Brescia), Camilla Ferrari (1992, Milano), Sara Scanderebech (1985, Nardò, Lecce) e Riccardo Svelto (1989, Bagno a Ripoli, Firenze). Dopo una prima presentazione estiva presso il borgo toscano, l’esposizione fotografica approda a Verona negli spazi di EARTH Foundation dal 27 marzo al 21 settembre 2025, accompagnata da un public program che include il workshop di due giorni condotto da una delle protagoniste del progetto, la fotografa Camilla Ferrari.

Peccioli: racconti di una stagione raggiunge poi la Turchia con un allestimento realizzato ad hoc insieme al Consolato d’Italia a Izmir presso l’Ahmed Adnan Saygun Arts Center, grazie all’Avviso pubblico per la promozione della fotografia italiana all’estero nell’ambito del Piano strategico di sviluppo della fotografia in Italia e all’estero per il triennio 2024-2026 della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Curato da Giangavino Pazzola, curatore presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, con la collaborazione di Giulia Adami, Peccioli: racconti di una stagione è un progetto di ampio respiro avviato a luglio 2023 in collaborazione con il Comune di Peccioli (Pisa) e il sostegno di Fondazione Peccioliper e Belvedere Spa.

Il progetto si è sviluppato dapprima con quattro residenze d’artista che hanno coinvolto i fotografi Karim El Maktafi, Camilla Ferrari, Sara Scanderebech e Riccardo SveltoCiascuno di loro ha raccontato il territorio e la comunità di Peccioli attraverso una serie di scatti, per promuovere i valori di sostenibilità, responsabilità e condivisione che non solo contraddistinguono uno dei più innovativi modelli di sviluppo territoriale ma anche l’assonanza di visione con EARTH Foundation.
A seguito di questa esperienza di osservazione e produzione sul territorio dedicata alla cittadina toscana, vincitrice tra l’altro anche del concorso promosso da Rai 3 “Il Borgo dei Borghi 2024”, è stato selezionato un corpus di immagini che restituisse la visione e l’esperienza personale di ricerca vissuta dai quattro fotografi. Le oltre cinquanta fotografie sono state esposte a giugno 2024 all'ex automercato di Peccioli in un percorso che ha svelato le dinamiche sociali, strutturali e culturali che fanno del borgo un luogo attento alla cura e alla rigenerazione del suo territorio, pubblicate inoltre in un volume edito da Edizioni EARTH.

Le opere sono ora riproposte negli spazi di Earth Foundation in un allestimento rinnovato e con una sorpresa speciale pensata per il pubblico: un workshop di due giorni (sabato 25 e domenica 25 maggio 2025, partecipazione a pagamento) condotto da Camilla Ferrari dal titolo THE HIDDEN TREASURE, che approfondisce la lettura del progetto ed esplora le tecniche di produzione fotografica contemporanea.

Grazie all’assegnazione del finanziamento previsto dall’Avviso pubblico per la promozione della fotografia italiana all’estero nell’ambito del Piano strategico di sviluppo della fotografia in Italia e all’estero per il triennio 2024-2026 della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, da aprile, il progetto si sposta in Turchia presso il Consolato d’Italia a Izmir. Il Piano è orientato a favorire la conoscenza del patrimonio fotografico italiano e a dare sostegno alla promozione del settore fotografico come elemento fondamentale dell’identità creativa e artistica contemporanea. Alla fotografia viene riconosciuta la capacità di raccontare luoghi, momenti e personaggi.

Le opere
La serie Building Mountains di Karim El Maktafi esplora le dinamiche di gestione dell’impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti della Belvedere Spa, icona del territorio. Immortalando persone, macchinari e scorci, l’artista restituisce l’essenza di un paesaggio in trasformazione, dominato dalle colline artificiali di sabbia e argilla prodotte dall’azienda come parte di una pratica innovativa di cui è modello su scala nazionale.

Camilla Ferrari con l’installazione A Constellation on Earth trae ispirazione dalla scoperta di un asteroide rinominato “331011 Peccioli” dai ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Libbiano per analizzare il paesaggio che circonda il borgo e le sue frazioni, in un flusso narrativo di fantasia dove richiami, simboli e metafore uniscono la realtà terreste all’infinità del cosmo.

Il lavoro fotografico di Sara Scanderebech costruisce una geografia della discarica, intesa come spazio dove la natura si interseca con la tecnologia. In Landfill tubi neri, cingoli, dettagli di macchinari e stabilimenti in lontananza si mescolano con la fauna che riprende lentamente possesso dell’ambiente, dalle piante selvatiche agli insetti e ai piccoli animali.

Riccardo Svelto si sofferma con Presenze sul fiume che attraversa il borgo come spazio al centro delle attività e delle vicende personali di generazioni di giovani che hanno vissuto a Peccioli. Punto di riferimento e parte integrante del paesaggio, il fiume diviene palcoscenico soggettivo e collettivo di migliaia di storie mai raccontate, dai primi amori all’emozione per l’indipendenza.