Alexandros Papathanasiou
Che cosa significa citare? Che cosa fa la citazione? E soprattutto, che cosa cita la citazione? A queste domande si accosta il corpus di lavori in feltro di Alexandros Papathanasiou alla sua prima personale italiana presso la Galleria Enrico Fornello.
Comunicato stampa
Che cosa significa citare? Che cosa fa la citazione? E soprattutto, che cosa cita la citazione? A
queste domande si accosta il corpus di lavori in feltro di Alexandros Papathanasiou alla sua
prima personale italiana presso la Galleria Enrico Fornello. Scrivere storia, diceva Walter
Benjamin, “significa citare storia”: esattamente ciò che si propone d’investigare l’artista con
una serie d’oggetti - a metà strada fra la scultura e la pittura, fra il tridimensionale e il
bidimensionale - che sembrano proprio ospitare in sé un’oggettiva recalcitranza a lasciarsi
assorbire nel presente in cui pur si prospettano.
L’uso della citazione, vuoi più tacita e indistinta, vuoi più alla lettera, come nel caso di un
lavoro di Lucio Fontana, nonché la scelta deliberatamente anacronistica e quindi
costitutivamente citazionistica del feltro – materiale anfibio e di difficile collocazione
tassonomica, materiale ossimorico utilizzato a più riprese e in differenti declinazioni da
innumerevoli artisti - sembra proprio confermare quasi esattamente ciò che il filosofo tedesco
andava chiedendosi a proposito di ciò che la citazione dovrebbe incaricarsi appunto di citare.
Essa infatti non funge da mera conferma del già visto o conosciuto e non rafforza
l’autorevolezza del citato, né quella del citante.
In questo senso la pulsione di citabilità innescata da Papathanasiou sembra far risaltare la
risacca centripeta della domanda più che assecondare lo spurgo centrifugo della risposta,
mettendo così a dura prova il telos interno che dovrebbe assicurare. Questi lavori in feltro non
potranno fare altro che oscillare, anacronisticamente, fra l’indurimento matriciale che
dovrebbero mantenere tradendolo e la liquefazione citazionistica che se ne dovrebbe
sbarazzare conservandolo.
Alexandros Papathanasiou (1977) nato in U.K. vive e lavora a Milano. Si laurea in Ingegneria
Elettronica presso l’università di Patras in Grecia nel 2001 successivamente ha ottenuto il
Master in fine art presso il Central Saint Martins College a Londra nel 2007. Ha partecipato a
molte mostre collettive negli ultimi anni, per citarne alcune delle mostre ricordiamo nel 2011
“L'evento immobile. Sfogliare il tempo” a San Giovanni V.no, nel 2010 “Cul de sac” presso la
galleria Neon di Bologna, nel 2009 “Re Map K2” ad Atene e nel 2008 alla mostra “Art of this
Century” presso FormContent
in
Londra.