Alexej von Jawlensky – … i tre anni più interessanti della mia vita…

Informazioni Evento

Luogo
MASI LUGANO LAC
Piazza Bernardino Luini, 6 CH - 6900 , Lugano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
22/04/2023

su invito

Artisti
Alexej von Jawlensky
Curatori
Cristina Sonderegger
Uffici stampa
STUDIO BATTAGE, DDL STUDIO
Generi
personale, arte moderna

Il MASI Lugano presenta “Alexej von Jawlensky ad Ascona, … i tre anni più interessanti della mia vita…”. Attraverso un nucleo di oltre venti dipinti eccezionali provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, l’esposizione ripercorre gli anni trascorsi dall’artista russo Alexej von Jawlensky in Ticino.

Comunicato stampa

Il MASI Lugano presenta “Alexej von Jawlensky ad Ascona, … i tre anni più interessanti della mia vita…”. Attraverso un nucleo di oltre venti dipinti eccezionali provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, l’esposizione ripercorre gli anni trascorsi dall’artista russo Alexej von Jawlensky in Ticino. Concepito come approfondimento tematico all’interno della mostra permanente sulle collezioni del MASI “Sentimento e osservazione”, il focus dedicato a questo importante protagonista dell’arte moderna intende contribuire alla lettura di uno dei periodi fondamentali della storia artistica del Cantone.

Tra i fondatori della Neue Künstlervereinigung München e membro del Blaue Reiter, Alexej von Jawlensky (Toržok, 1864 - Wiesbaden, 1941) allo scoppio della Prima guerra mondiale lascia precipitosamente la Germania per giungere ad Ascona, dopo aver soggiornato a Saint-Prex e Zurigo. Il periodo trascorso nella cittadina ticinese dal 1918 al 1921 rimane fondamentale nel suo percorso artistico: sulle rive del Verbano si consolida il suo linguaggio pittorico personale, in cui le accese cromie e le linee marcate dell’espressionismo si coniugano con le forme semplificate e le trasparenze cromatiche dell’astrazione. Queste ricerche segneranno in maniera duratura la sua opera; ormai lontane dall’esperienza degli anni di Monaco e influenzate dal difficile periodo storico e umano, sono contraddistinte dalla produzione in serie, a cui l’artista lavora parallelamente, muovendosi con estrema libertà da un tema all’altro. Dal percorso espositivo emerge il carattere ed il più intimo sviluppo del lavoro dell’artista, che sposta progressivamente l’attenzione dalla natura alla raffigurazione, in chiave fortemente mistica, del volto umano e del volto di Cristo. Ma il senso compiuto dell’opera, più che nella contemplazione del singolo dipinto, si svela nella sua percezione seriale, che la proietta in una condizione di costante divenire fino a quando il filone non si esaurisce. Col tempo, le variazioni dello stesso soggetto si fanno sempre meno evidenti e l’atto del dipingere volge sempre più verso un esercizio concentrato e meditativo. Questo procedere per “serie aperte” è particolarmente unico ed innovativo nell’arte moderna e fa di Jawlensky un precursore in questo ambito.