Alexis Harding – Skin Horizons
SKIN HORIZONS ospita le opere più recenti dell’artista inglese Alexis Harding alla sua terza mostra in galleria.
Comunicato stampa
SKIN HORIZONS
Testo di Matthew Collings
23 febbraio – 13 aprile 2022
Inaugurazione: 23 febbraio - ore 18,00
Luca Tommasi è lieto di annunciare la mostra SKIN HORIZONS che ospita le opere più recenti dell’artista inglese Alexis Harding alla sua terza mostra in galleria.
Una nuova intensità cromatica e un rinnovato gesto pittorico sono presenti nelle opere realizzate da Alexis Harding nell'ultimo anno. La frammentazione dell'immagine emerge direttamente dal colore, dal movimento e dall'equilibrio compositivo del dipinto. I dipinti fanno progredire il lavoro dalle serie precedenti, in cui un uso turbolento di processi e materiali scandiva l'immagine finale dell’opera.
“I nuovi dipinti sono più aperti, meno ansiosi e pienamente celebrativi nell'uso del colore. Mi hanno sorpreso chiedendomi di essere tagliati lungo percorsi specifici, attraverso la loro pelle in una fase molto precedente e questo ha permesso di mantenere vivo il flusso orizzontale spaziale. Improvvisamente i dipinti potrebbero muoversi in ogni direzione! È stato in questo momento che ho ringraziato gli "esseri superiori" poiché indicavano una svolta e una qualità verso la quale mi muovo da molti anni. Credo che la pittura sia essenzialmente instabile e ipersensibile. Sono influenzato dalle mutevoli condizioni e situazioni in cui ci si può imbattere nel fare dipinti. Quelli di Skin Horizons sono flessibili e aperti, diretti e riflessivi. Sembrano essere in grado di assorbire le molecole e le idee del mondo al loro interno, direttamente nelle loro superfici. Passano attraverso quelle sollecitazioni e quei movimenti simili a quelli che attraversano i nostri corpi, oltre a ricreare il movimento geologico ed entropico, il tutto illuminato da un accresciuto senso del colore urbano. Voglio che il tempo stesso dia forma alla superficie e all’immagine “. Alexis Harding.
Dalla metà degli anni '90 Alexis Harding ha sottoposto la pittura a uno sforzo fisico singolare.
Il suo lavoro è emerso come una visione antagonista e indisciplinata della pittura astratta negli anni '90 e si è sviluppato in una pratica più ampia che esplora e celebra le intersezioni tra astrazione e rappresentazione. Nel suo uso di materiale pittorico basato sul tempo e nella reinvenzione e appropriazione di vari principi organizzativi, ha cercato nuove aree per la pittura. Tra i creatori più innovativi e motivati della sua generazione, la pratica di Harding negli ultimi 20 anni ha mirato a rinvigorire le possibilità della pittura astratta. La sua opera è stata esposta a livello nazionale e internazionale dal 1995. Harding è stato il vincitore del John Moores Prize 2004 per la pittura e del Premio MAC del Museo di Lissone nel 2018, lo stesso museo che nel 2020 ha allestito una sua ampia mostra personale.