Alfonso Giancotti – Paesaggi Sonori
Alfonso Giancotti, architetto e Professore Ordinario di Progettazione presso la Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma, si cimenta da sempre nel dare forma attraverso il disegno a paesaggi immaginari, strumenti d’invenzione di un mondo che nasce come necessario sviluppo del passato sottoposto a tensione, nella tradizione del suo maestro Maurizio Sacripanti.
Comunicato stampa
Associazione Culturale “Lavatoio Contumaciale” di Roma
Piazza Perin del Vaga , 4 - 00196 Roma
Titolo mostra : “Paesaggi Sonori” Libere trascrizioni
autore: alfonso giancotti
a cura di: Maria Clara Ghia e TARI-Architects
Vernissasge: 23/03/23 ore 18:00
Apertura: 23/03/23
Chiusura: 06/04/23
Dal Martedì al Sabato dalle 18:00 alle 20:00 solo su prenotazione, da effettuarsi almeno il giorno antecedente alla richiesta entro le 19:00 tramite mail a: - [email protected]
Nell’ambito della serata performance Violino solo di
suvi valjus
Abstract:
Alfonso Giancotti, architetto e Professore Ordinario di Progettazione presso la Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma, si cimenta da sempre nel dare forma attraverso il disegno a paesaggi immaginari, strumenti d’invenzione di un mondo che nasce come necessario sviluppo del passato sottoposto a tensione, nella tradizione del suo maestro Maurizio Sacripanti.
In particolare la serie di disegni esposti in questa mostra sono stati realizzati durante il lockdown del 2021 e raccontano brani di città che si compongono nell’ascolto di pezzi fondamentali della storia della musica del Novecento, di compositori quali Philip Glass, Wim Mertens, Steve Reich, Hans Zimmer, Keith Jarrett e altri. Paesaggi sonori, che mettono in scena da una parte tante idee di città diverse, dall’altra in fondo quella di una sola infinita città, passeggiando nella quale al cambiare della melodia corrisponde un cambiamento nello scenario.
La sintonia tra composizione musicale e architettonica traspare in questa serie di disegni, resa esplicita dalla schematica partitura grafica che accompagna ogni tavola, chiarendone il ritmo e le relazioni tra le parti. E come la musica è movimento continuo nel tempo, così questi brani di città sono cangianti e mutevoli, cristalli in formazione, “trafitti” per dimostrare la loro malleabilità e la permeabilità dei loro ambienti. Sono spazi instabili, ruderi contemporanei disponibili a immaginarie manipolazioni. Disegni come precipitati di memoria, nei quali si condensano e risuonano sensazioni vissute.
Durante la serata, la performance di Suvi Valjus, che improvviserà al violino ispirandosi sia ai brani di musica scelti da Alfonso Giancotti, sia ai paesaggi sonori raccontati nei suoi disegni, in un processo di trasformazione che a partire dall’espressione musicale passa per la trascrizione grafica per poi tornare a essere nuovamente musica.
La memoria è sonora come musica lontana.
Ascolta! Che senti?
Alberto Savinio, Capitano Ulisse, 1925
Suvi Valjus, violinista e cantautrice finlandese, fa parte del Quartetto Euphoria, quartetto sperimentale di teatro comico-musicale che unisce musica classica alla commedia e al teatro fisico. Affianca l’intensa attività teatrale alle collaborazioni con altri artisti fra cui Max Gazzè, Ron, Banda Osiris, Stefano Bollani e tanti altri. Le sue collaborazioni da solista per concerti, tour e incisioni includono Parco della Musica Contemporanea Ensemble, L’Orchestra di Piazza Vittorio e Alessandro Mannarino e produttori come Ken Nelson, Maurizio Parafioriti e Francesco Forni.