Algardi | Bernini | Velázquez – Tre ritratti a confronto
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Comunicato stampa
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660). Fino al prossimo maggio sarà infatti visibile presso la Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte il Ritratto di uomo della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
Pur giocato su una scala cromatica ridotta, il ritratto è una prova della penetrante e prensile abilità introspettiva del pittore, che compì due soggiorni in Italia (1629-31 e 1649-50): contro uno sfondo sommario, la resa impressionistica del volto lascia focalizzare l’espressione vigile dello sguardo, che instaura con quello dello spettatore un rapporto diretto; il dialogo serrato che ne nasce finisce per costringere chi osserva a presupporre l’esistenza di uno spazio reale, in grado di accomunarlo hic et nunc con il personaggio. Appare così in tutta la sua evidenza la sorprendente presa di realtà di Velázquez, che punta a catturare l’interiorità del modello, traducendo la verità della sua anima in una pittura veloce e compendiaria, in cui sta sospeso l’istante fuggente della vita.
Attorno a questo straordinario esempio della ritrattistica seicentesca si è pensato di organizzare una piccola esposizione, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accostando al dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il Busto di papa Gregorio XV (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo, ad oggi non rintracciato, richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la Testa di San Filippo Neri (intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellato in cera rossa e ricavato dalla maschera funeraria del Santo, conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.