Alice Chisari – Anamorfosi e coccodrilli

Mostra personale Anamorfosi e coccodrilli di Alice Chisari a cura di Vito Chiaramonte.
Comunicato stampa
Giorno 12 Aprile 2025 alle ore 19.00 siamo lieti di invitarvi alla mostra personale Anamorfosi e
coccodrilli di Alice Chisari a cura di Vito Chiaramonte presso Giuseppe Veniero Project, Piazza
Cassa di Risparmio, 21/22.
Nella pittura di Alice Chisari, come nel mondo di Lewis Carroll, tutto sembra scaturire da una
deflagrazione primordiale e segreta, un’esplosione silenziosa che sovverte le regole della percezione
e della logica. È una “battaglia delle profondità”, un teatro invisibile in cui la consistenza fisica delle
cose implode eesplode, dove la materia si contrae o si espande come se fosse governata da forze
capricciose e insondabili.
La pittura di Chisari non fa che riportare in superficie questi scontri sotterranei. La sua opera è
una sorta di specchio deformante, un varco attraverso il quale il mondo si smaglia e si ricompone
secondo regole che sfuggono al senso comune. Il suo gesto pittorico è il riflesso di una tensione tra
la volontà di dare forma e la necessità di lasciar affiorare l’informe. Ciò che pulsa sotto la superficie
delle cose—quella materia invisibile che di solito resta confinata nel sottosuolo della percezione—
viene qui portato alla luce, non per essere fissato, ma per essere mostrato nel suo stesso divenire.
Con la prima mostra personale di Alice Chisari si porta in mostra il talento giocoso e disinvolto
di una giovane pittrice che caratterizza la sua ricerca attraverso il contrasto fra inquietudine e
divertimento. Il mondo infantile e colorato che la Chisari evoca, non senza un qualche accento
nostalgico, travalica i confini della cornice del dipinto bidimensionalmente inteso per aprirsi alla
tridimensionalità di supporti inattesi, scatole memoriali su cui si proiettano forme e colori come
prolungamenti e deformazioni del corpo.
In questo universo fluido e instabile l’allestimento presso Veniero art project sottolinea due dimensioni
sempre presenti: da un lato l’aspetto ludico e innocente di una pittura immediata, dall’altro quello più
intimo e personale, come si trattasse di frammenti di un diario ritrovato, in cui svolge un ruolo chiave
il ricorso al tema della proiezione di un video familiare privato.
Par maggiori informazioni inviare una mail a [email protected].
Alice Chisari (Catania, 1999) vive e lavora a Palermo, città nella quale ha frequentato l’Accademia
di Belle Arti di Palermo conseguendo nel corso di pittura il diploma accademico di I livello (2022) e
di II livello (2024). Da marzo 2024 le è attribuita la qualifica come cultrice della materia di pittura con
il docente e artista Fulvio Di Piazza. Ha partecipato alle seguenti mostre collettive: Stand Palermo
presso Elenk’art (Palermo, 2025), Winterausstellung 2024 presso l’Haus der Kunst (Palermo, 2024),
DOT - Festival delle arti contemporanee presso Palazzo Cafisi (Favara, AG, 2024), Con Saverio
Terruso presso la Chiesa Maria SS. Degli Agonizzanti (Monreale, PA, 2024), Fresh Engine / Veniero
Project Room presso la galleria d’arte contemporanea Giuseppe Veniero (Palermo, 2024).
La sua ricerca artistica verte sui temi della distorsione e della memoria, presentando dei soggetti
alterati e deformati, frutto di una realtà immaginifica che si incontra/scontra con la memoria.
Vito Chiaramonte (Castelvetrano, 1973) è Phd in Storia dell’arte, docente e coordinatore didattico.
Curatore indipendente, ha pubblicato saggi dedicati alla pittura meridionale del cinque e seicento,
e alla ricerca nell’ambito della tutela e della storia del restauro. I suoi campi di interesse spaziano
dalla didattica dell’immagine all’iconologia, dalla scienza delle immagini alla psicoanalisi. Come
curatore indaga la possibilità di incrociare la produzione contemporanea con i temi della memoria
individuale e collettiva. Recentemente ha curato StandPalermo presso elenk’art, Primitivi di
Francesco Costantino e Vito Stassi, Life on Earth di William Marc Zanghi, Salomè di Alessandro
Bazan, Una possibile geologia di Giuseppe Agnello, Hortus Deliciarum di Domenico Pellegrino, La
fine del mondo di Giuseppe Borgia, Die Zauberflöte di Fulvio Di Piazza, L’insieme vuoto di Ennio
Parasiliti Caprino e Josef Ribaudo e Mashup di Andrea Buglisi.
Giuseppe Veniero Project Lo spazio “Giuseppe Veniero Project” nasce dalla volontà di Giuseppe
Veniero, classe 1972, di creare un salotto culturale nel pieno centro di Palermo dove si parli di arte
contemporanea non solo attraverso le mostre, ma anche con laboratori, workshop, e lectures.
“Appartengo a una famiglia che fa imprenditoria da tre generazioni – afferma Veniero – e mi
sono avvicinato all’arte grazie ad alcuni amici che hanno fondato un’associazione culturale, Ars
Mediterranea, che si occupa di arte contemporanea a Palermo -più precisamente presso la GAM
(Galleria d’Arte Moderna)- e di cui sono entrato a far parte poco dopo la sua fondazione. Lo spazio
nasce dall’idea di realizzare eventi che rispecchino la mia idea di arte contemporanea e che, mi
auguro, possano incontrare il gusto del pubblico”.