Alice Gombacci
Alice Gombacci disegna grotteschi personaggi enfiati: gigantesse di condizionamento sociale per opporsi al conformismo dilagante, alla moda vitalistica dell’eterna magra giovinezza.
Comunicato stampa
Magiche presenze di una artista (triestina di nascita, ma, dal 1976 romana d’adozione), il cui percorso artistico si è svolto in mostre personali nelle principali città italiane e in alcune storiche antologiche nelle capitali Europee. Ricordiamo, tra tutte, quella del 1990 al Comune di Atene, con la presenza dell’allora ministro della cultura Alina Mercuri e del ‘ 95 all’UNESCO di Parigi. Alice Gombacci disegna grotteschi personaggi enfiati: gigantesse di condizionamento sociale per opporsi al conformismo dilagante, alla moda vitalistica dell’eterna magra giovinezza. Sia nei temi circensi che di ordinaria quotidianità poi ci inserisce un malefico elfo: Macometto (burattino di pezza dagli occhi a palla) il quale ha il compito di demistificare la realtà e di evidenziare quel lato ludico che è insito in ogni persona e (spesso) ne è l’essenza stessa, scarnificata.
P.S. Nel corso della inaugurazione sarà consegnata all'artista una medaglia del Presidente della Repubblica per meriti artistici. Credo sia la sola medagli che abbia ricevuto nei suoi cinquanta anni di attività. Avvenimento insolito specie oggi che dilettanti allo sbaraglio vengono osannati come grandi maestri.