Alice nel paese degli… Arcani
Il progetto prevede una mostra espositiva che rientra in un evento collaterale di Arte Fiera 2014, vede come protagonisti 12 artisti per una visione tra scambi differenti di culture in un percorso di comunicazione tra le arti a 360 gradi.
Comunicato stampa
L’Iniziazione rappresenta un passaggio da un mondo all’altro, dal profano al sacro, così come racconta l’opera di Lewis Carroll, ma anche il sentiero dei Tarocchi. Archetipi a confronto e artisti che si confrontano indagando uno dei più famosi e discussi racconti del XIX secolo. Dalla memoria del racconto all’Ars mnemonica degli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Un Viaggio dentro e fuori il simbolo. Un dialogo tra le immagini dell’infanzia e il ricordo del futuro. Solo metafore e segni sono in grado di leggerlo. Una sottile parete separa l’immagine dall’idea che l’ha creata ed è Alice che rompe tale barriera e gli Arcani trionfano liberi nell’aria… nell’Arte.
L’idea nasce dalla collaborazione tra l’artista e performer Adolfina De Stefani e il Museo Internazionale dei Tarocchi. Adolfina De Stefani riunirà vari artisti che attraverso le loro opere di video arte e installazioni percorreranno, come in un pellegrinaggio alchemico, la via di Alice, ove tempo e spazio si scambiano le parti. In questo senso interverranno le immagini dei Tarocchi a ritmare questo percorso senza passato né futuro, ma protetto all’interno in una immensa costellazione del presente.
Il progetto una mostra espositiva che rientra in un evento collaterale di Arte Fiera 2014, vede come protagonisti 12 artisti per una visione tra scambi differenti di culture in un percorso di comunicazione tra le arti a 360 gradi.
Lo spazio espositivo si apre alla città all’interno di un luogo espositivo in una contaminazione di arte visiva dalla video installazione, alla pittura alla installazione alla fotografia e alla performance.
Mercoledì 22 gennaio 2013 ore 18.00
presentazione critica a cura di : Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli
Ore 19.00 : performance “OPERA”del gruppo OPEN (Adolfina De Stefani, Antonello Mantovani, Donato Ceron) voce Elisa Rampon
Artisti invitati:
Manuela Brunello, presenta alcune tele di grande dimensione basata sulle orme della tradizione veneziana, dove l’arte della decorazione diviene un percorso multiforme, dando sfogo al disegno alla pittura e a molte altre tecniche artistiche.
Donato Ceron, interpreta uno degli episodi più rilevanti del secondo libro di Lewis Carroll Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò, in cui si narra di una vera e propria battaglia compiuta attraverso il gioco degli scacchi. La stessa Alice costituisce il motivo del contendere e vede contrapposti i rossi, gli avversari, e i Bianchi, gli alleati. La posta in gioco è molto alta, ogni mossa sbagliata comporta la cattura di prigionieri, ma negli scacchi per vincere, il “sacrificio” è inevitabile e necessario.
Franco Coletti, l'autore presenta le immagini tratte da un piccolo e prezioso libro 'Emi nel
paese delle Emiraviglie' liberamente tratto dall'opera di Carrol. Coletti ha curato i testi e le immagini, tratte dall'omonimo mazzo di Tarocchi che egli stesso ha realizzato negli scorsi anni. Il magico mondo degli Arcani crea un cammino iniziatico che conduce alla vera luce, quella delle origini. Essa si trova nel pensare che siamo sempre esistiti, per cui anche gli esseri ibridi che si incontrano nella storia sono conosciuti, perché parti di noi. Lo stimolo è quello di aprirci a una nuova vita, ricchi di quell’ingenuità che potrà consentire il reale miracolo dell’esistenza, quello di rigenerarsi, fosse anche dalle proprie ceneri.
Adolfina De Stefani, l’artista racconta il suo viaggio dentro ad un mondo scandito da dilemmi e sorprese ma mai definitive. Una serie di tele che rivelano una carica di implicazioni simboliche in un percorso articolato di grande forza immaginifica, giocando la partita della vita e scegliendo ruoli intercambiabili.
Gianpaolo Lucato rappresenta con le sue immagini fotografiche paesaggi tra realtà fedelmente riprodotta (fotografia) e un’alterità virtuale carica di incognite; mondo tangibile e universo subliminale.
Carlo Pucci presenta due video: Il “compasso” dove descrive un percorso ripetitivo senza inizio né fine che viene tracciato sulla base di uno schema sequenziale circolare. Il secondo video: ALICE, CAOS e ORDINE trae spunto dal racconto di Lewis Carroll “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” e azzarda una rivisitazione delle opere di Adolfina De Stefani e della sua performance “Geography, ALICE!” “ALICE, CAOS e ORDINE” si incardina sulla considerazione, del tutto arbitraria, che Alice sia un perso-naggio ambiguo e sdoppiato: una bambina che da un lato immagina un mondo svincolato da ogni regola preco-stituita, ma che al tempo stesso vi si contrappone mettendolo in ordine con giudizio e petulanza.
Antonello Mantovani, nei sui MISTERIOSI LUOGHI di ALICE racconta e rappresenta il tempo del mutamento. La metamorfosi inizia nello scenario nero, nel quale nessun organismo sembra vivere il tempo. Si tratta di una metamorfosi completa, dove la trasformazione dal nero al bianco avviene attraverso il gesto grafico, che fa subire ad ogni elemento un cambiamento visivo e tattile. E’ l’essere umano che con il suo pulsare e attraverso il proprio corpo alimenta ogni organismo vegetale fino al raggiungimento della simbiosi. La fusione degli organismi vegetali e animali, crea un unico ed essenziale essere vivente che trova il suo completamento in una alimentazione reciproca.
Octavia Monaco racconta che “Il mondo ‘al di là dello specchio’ è l’ideale continuazione di quel Paese delle Meraviglie che Alice aveva già visitato, dove il sogno si confonde con il gioco, ancora una volta, e dove i personaggi delle ‘nursery rhymes’ si mescolano ai Re, alle Regine, agli alfieri degli scacchi. Ma non solo: Octavia Monaco sa bene, come dice lei stessa, che “...illustrare è mettere a punto delle ipotesi di lettura” e allora, quasi in un gioco di scatole cinesi, aggiunge senso a senso, interpretazione a interpretazione, e sovrappone a molti momenti del libro il simbolismo magico degli arcani maggiori dei Tarocchi.
Morena Pedrini presenta un video “PASSIO, yantra mantra tantra”, realizzato in collaborazione di Nu Trivisone, e una serie di opere dal titolo "I tumuli delle formiche morte per amore" ogni formica è invisibile, racchiusa all'interno di una formale opera di carta e metallo operati, a sua volta contenuto in una teca. Passio è un video della durata di un minuto, realizzato con due sfere di magnetite, chiodi e sferette di acciaio ambientate sullo sfondo delle opere su carta di Morena Pedrini e realizzato per il concorso videominuto 2007 del Museo Pecci di Prato dove è stato selezionato tra i finalisti. Il video è basato su un'idea di Morena Pedrini curiosa di indagare le forze attrattive e repulsive delle magnetiti sferiche che hanno la particolarità di cambiare, a seconda della configurazione, i loro poli magnetici proprio come i più grandi corpi celesti.
Daniele Sartori “What about Alice?” è una reinterpretazione del testo di Carroll, un’irriverente versione queer-dark di una Ali- ce invecchiata e ormai molto lontana del paese delle meraviglie. Il videoarte, che inizialmente coinvolge lo spettatore con un breve clip del celebre racconto, si dispiega successivamente, in tutta la forza del messaggio simbolico che il regista intende trasmettere, attraverso quattro capitoli visivi inquietanti e dissacranti dell’icona dell’infanzia serena per eccellenza.
Shakinart (Jonathan De Checchi e Marco Jean Pierre) rappresentano nelle loro azioni e nelle installazioni “45 METRI SOTTO I MARI”, volti, a centinaia, fissano negli occhi e non possono mentire. Incatenano ad una verità senza giustizia né giudizio, nelle profondità di un baratro blu, dove ballano una danza eterna i corpi ormai senz'anima, di coloro che fuggivano per essere liberi. Liberi almeno quanto lo siamo noi.
Ascolta il lamento del mare, un pianto innocente ed implacabile, che richiama verso l'alto, verso la “vera superficie” dell'universo. Guarda lassù, dove le farfalle si liberano del giogo del mondo materiale e scavano la loro via verso una nuova esistenza. La speranza, che un tempo quegli occhi cercavano nel nostro meraviglioso stivale di fango, ora è svanita; si è mostrata nella sua vera forma: una dolce e placida illusione. Un'innocente e bianca falena, sussurra dal mare cosmico parole di commozione; non per se stessa, ma per noi, ignari prigionieri delle nostre invisibili gabbie.
Beatrice Zagato, nelle sue tele poetiche esprime poesia, lontano da qui, eppure dentro di me, vive un mondo che non è della realtà ma privo di menzogna, forse più vero di ció che mi circonda. Chissá se è da lì che il destino intreccia la sua trama”.
Il percorso espositivo intende avere un respiro internazionale grazie alla presenza di artisti stranieri.
Sabato 25 gennaio 2014 nell’ambito di ART CITY WHITE NIGHT la mostra sarà aperta dalle ore 18 alle 24.00.
Alle ore 21.15 BOLOGNA LA CITTA’ OVE NACQUERO I TAROCCHI Arcani….. e altre magie dedicate a Bonomia antica, presentazione a cura di Morena Poltronieri e Ernesto Fazioli scrittori e ricercatori direttori del Museo Internazionale dei Tarocchi.
Ore 22.00 performance del gruppo SHAKINART (Jonathan De Checchi e Marco Zocca Jean Pierre) e gruppo Open (Adolfina De Stefani, Antonello Mantovani, Donato Ceron) voce Elisa Rampon