Alice Olimpia Attanasio – Anestetico del mordace
La mostra Anestetico del mordace, curata dal critico d’estetica Paolo Meneghetti tramite la Beauties Model Agency, raccoglie circa 30 opere dell’artista Alice Olimpia Attanasio. Per l’occasione lei esporrà pitture, sculture ed installazioni (in chiave antologica).
Comunicato stampa
Sabato 13 Settembre 2014, alle ore 17.00
presso la Fondazione San Domenico di CREMA (CR) – Via Verdelli n°6
inaugurerà la Mostra d’arte contemporanea ANESTETICO DEL MORDACE – Personale di ALICE OLIMPIA ATTANASIO.
La mostra Anestetico del mordace, curata dal critico d’estetica Paolo Meneghetti tramite la Beauties Model Agency, raccoglie circa 30 opere dell’artista Alice Olimpia Attanasio. Per l’occasione lei esporrà pitture, sculture ed installazioni (in chiave antologica).
L’artista Alice Olimpia Attanasio (nata a Milano nel 1985) lavora da anni sul concetto estetico del buon medicamento.
Le sue pitture ed installazioni possono esibirci sia i più “temuti” attrezzi in sala operatoria (quali il bisturi, la forbice, la siringa ecc...) sia i correlati organi del malato, rivelando così “l’ansia” del corpo.
In realtà, esteticamente l’artista provvede a “dolcificare” ogni lavoro. Così, anche lo scarno teschio potrà arricchirsi, rivitalizzandosi tramite una nuova “pelle” di (vere!) caramelle. Un effetto placebo, che però vorrà – più sottilmente – ironizzare contro la mera lettura dell’arte che (specie nel mondo contemporaneo) si faccia “mangiare”, facilmente, dal suo mercato. Sarà questo l’anestetico del mordace, cui rimanda il titolo.
ANESTETICO DEL MORDACE
L’artista Alice Olimpia Attanasio cerca da tempo l’estetica del “buon medicamento”. Nelle sue intenzioni, la pittura ad olio su tela e le installazioni esibiscono gli scenari d’una cura terapeutica più “addolcita”. Spesso, le persone che si fanno visitare negli ambulatori, o che abbiano un ricovero ospedaliero, temono gli strumenti dei dottori. Alice Olimpia Attanasio ci mostra che la flebo si fa coi “globuli… più succosi (della caramella) che succhianti (del sangue)”, mentre chi cura ha fantasticamente le sembianze d’un animale, coi flaconi a sciogliere le pastiglie di zucchero, e le forbici a tagliare cordoni di pura liquirizia. Nella pittura, spesso torna la rappresentazione dei bambini. L’artista esibisce un quadro dove un oculista invita a leggere una tavola, che in luogo delle classiche lettere ha i disegni dei dolci. Ma l’ironia pop di Alice Olimpia Attanasio, paradossalmente, si rivaluta a livello di “contenuto”. Ciò vale dal momento che lei vuole darci un messaggio “etico”, mentre l’uomo “si scrollerà di dosso” il peso del male interiore. Nelle sue installazioni, Alice Olimpia Attanasio inviterebbe virtualmente a “mordere” l’arte contemporanea. La raffigurazione del teschio sarà “imbellettata” dalle caramelle gommose. L’arte contemporanea spesso conosce “l’ingrassamento” delle quotazioni. Ma alla fine, paradossalmente, quella avrà da “sclerare” (fra le istituzioni della galleria, o del museo). Alice Olimpia Attanasio ironizza contro il decorativismo dell’arte contemporanea. Qualcosa che lo spettatore si divertirà a “succhiare”, però avidamente. Più genericamente, Alice Olimpia Attanasio avanzerebbe una “medicazione” dell’arte contemporanea. Qualcosa che adorni la vitalità soltanto nel proprio “restringersi”. Lo stesso avviene per l’ironia, rispetto ai più ingenui “paroloni” (pure nel loro dogmatismo). Di frequente noi percepiamo che il medicamento “morda” la buona salute. I bambini temeranno di guarire! Per questo, noi offriamo loro il “palliativo” della puntura indolore, o della caramella ai frutti (come s’evince dai quadri dell’artista). Alice Olimpia Attanasio farà la “mordace”, medicando le sue installazioni e pitture tramite una più “anestetizzante” ironia.
Recensione estetica a cura di:
PAOLO MENEGHETTI