Aligi Sassu – Opere 1927-1941

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO COMEL PER L'ARTE CONTEMPORANEA
Via Neghelli, 68 , Latina, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00

Vernissage
23/11/2019

ore 18

Artisti
Aligi Sassu
Curatori
Anna Pia Apilongo
Generi
personale, arte moderna

Pitture su carta, inchiostri, matite colorate, opere grafiche.

Comunicato stampa

Tornano le retrospettive dedicate ai Maestri del ‘900 allo Spazio COMEL Arte Contemporanea di Latina. Sarà inaugurata sabato 23 novembre 2019 un’esposizione dedicata ad Aligi Sassu.
Si potranno ammirare 24 lavori tra tecniche miste, disegni, inchiostri, acquerelli, tempere e grafiche, risalenti al periodo che va dal 1927 al 1941. La mostra, a cura di Anna Pia Apilongo, vede la cura scientifica di Giorgio Agnisola. Realizzata grazie alla disponibilità di Alfredo Paglione, cognato e gallerista di Aligi Sassu, alla preziosa collaborazione della Fondazione MuseAte e del Museo Sassu della Città di Atessa, la mostra gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Latina, del Comune di Atessa e della Regione Lazio.
La mostra, di particolare interesse scientifico, focalizzerà l’attenzione sui primi anni della lunghissima e precoce carriera dell’artista lombardo, quando, mossi i primi passi nel mondo dell’arte accanto all’amico Bruno Munari e incoraggiato da Filippo Tommaso Marinetti, Sassu partecipò nel 1928 alla Biennale di Venezia a soli 16 anni.
Un’esposizione che si pone dunque come approfondimento dei lavori realizzati durante gli anni formativi, delle prime influenze artistiche con cui Sassu è entrato in contatto e di come tutto ciò sarà fondamentale per la prosecuzione della sua carriera.
Come afferma il prof. Agnisola: in queste opere di Aligi Sassu “… sono rintracciabili quei riferimenti ispirativi che poi saranno i capisaldi della sua avventura creativa e quelle tracce di una personale identità che lo renderanno inconfondibile nel panorama dell’arte italiana del Novecento. Tutto, o quasi, riguardo al suo registro, sembra in effetti delinearsi e persino compiersi proprio in quei primi anni…”.
La breve parentesi futurista di cui perpetuerà il dinamismo delle forme negli anni successivi, l’utilizzo del colore in maniera simbolica, la scelta dei soggetti (tra cui spiccano la serie dei Ciclisti e degli Uomini Rossi) sono solo alcune delle caratteristiche riscontrabili in questa retrospettiva che coglie in pieno gli aspetti sociali, ideologici, emozionali e spirituali del giovane Aligi Sassu.
A corredo della mostra il catalogo con testi di Giorgio Agnisola (curatore scientifico), della prof.ssa Adele Cicchitti presidente della fondazione MuseAte, dell’arch. Anna D’Intino, direttrice del Museo di Atessa e di Alfredo Paglione.