All is New in Art #1 – Fotografia
La lezione vuole essere un focus su questo particolare genere fotografico e sulla sua evoluzione, alla luce dell’uso di tecnologie sempre nuove.
Comunicato stampa
Fotografia e nuove tecnologie
Curatore: Marco Delogu, fotografo
Osservazione per una visione del ritratto in fotografia
Se nella seconda metà dell'Ottocento l'introduzione della tecnica fotografica ha completamente stravolto l'idea rinascimentale del ritratto, oggi il rapidissimo susseguirsi di innovazioni tecnologiche, che modificano in continuazione la tecnica fotografica, induce a ripensare nuovamente il suo ruolo: in un momento in cui tutti fotografano, ritraggono e si autoritraggono, cosa rimane del genere accademico del ritratto?
La lezione vuole essere un focus su questo particolare genere fotografico e sulla sua evoluzione, alla luce dell'uso di tecnologie sempre nuove. Si aprirà con un introduzione su quei fotografi che sentono il ritratto come esigenza personale, ossia quella di fotografare il conosciuto o indagare il conoscibile: la New York di Leonard Freed, gli americani di Paul Fusco, la famiglia di Bernard Plossu, le maghe di Graciela Iturbide, gli amici di Finsbury Park di Donald McCullin, il bar di Anders Petersen, il Central Park di Tod Papageorge, la maternità di Senada nella foto dell'autore, la Sardegna di Pablo Volta.
Questa prima parte fornirà anche gli elementi per contestualizzare ed essere quindi in grado di leggere le opere di artisti che attraverso alcune pratiche nate dall'uso quotidiano delle nuove tecnologie, come ad esempio la pratica dello screenshot, secondo cui appunto si “fotografa” quanto succede sul monitor, traducono l'attività fotografica coniugandola con il mondo digitale.
Due esempi e modus fra tutti che verranno illustrati nella lezione, sono quelli del canadese Jon Rafman e del greco Miltos Manetas.
Jon Rafman con il suo 9 eyes esplora il mondo così come lo catturano i nove occhi della Google car che per il popolare servizio di street viewing si occupa di scandagliare il mondo. L'artista individua ed estrae dei frames, alcuni bizzarri e ironici, altri che si rifanno direttamente alla fotografia contemporanea, altri ancora sfruttando i glitches che occasionalmente è possibile incontrare utilizzando street view e che l'artista abilmente integra.
Miltos Manetas invece è stato uno dei pioneri della Net Art con una pratica, quella degli screenshots, per molti versi simile a quella di Rafman ma legata al mondo dei videogiochi. Nato come pittore, uno degli ultimi progetti di Manetas è “Blackberry Paintings”. Ad oggi il cellulare è diventato lo strumento più utilizzato per la riproduzione di foto e video e Manetas registra questo fenomeno sociale puntando la fotocamera del cellulare verso soggetti tradizionali della rappresentazione fotografica o pittorica, come volti o panorami. Nei brevi video di “Blackberry Paintings” la fotocamera è fissa sul soggetto e l'unico elemento mobile è la mano di Manetas che impugna un pennello e la gestualità replica accuratamente i movimenti che sarebbero necessari delineare i contorni, disegnare dei particolari ed il tratteggio tipico per riempire le ombre.
La lezione, inoltre, sarà un'intensa giornata di studio con testimonianze di esperienze dentro e fuori la fotografia con l'obiettivo di trasformarsi in un infinito laboratorio dove tutti fotografano e si fotografano per costituire un ritratto di gruppo che sia un ritratto di questa giornata di studio incentrata sul tempo e sulla figura.
Relatori: Matteo Lafranconi, Valentina Tanni.
Marco Delogu è nato a Roma, dove vive e lavora, nel 1960.
La sua ricerca si concentra a lungo su ritratti di gruppi di persone con esperienze o linguaggi in comune.
Negli ultimi anni, invece, la sua attenzione si è spostata dall'uomo a ciò che lo circonda e i suoi progetti si sono maggiormente concentrati sulla natura.
Ha esposto in Italia e all'estero (Accademia di Francia,Villa Medici a Roma, Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Palazzo delle Esposizioni a Roma, Warburg Institute a Londra, Henry Moore Foundation a Leeds, IRCAM, Centre George Pompidou a Parigi, Museé de l'Elysee a Losanna, PhotoMuseum, Mosca; ecc.).
Affianca all’attività di fotografo, quella di editore e curatore di mostre: ha pubblicato oltre venti libri sul tema della fotografia; nel 2002 ha ideato FotoGrafia, festival internazionale di Roma di cui è il direttore artistico; nel 2003 ha fondato la casa editrice Punctum; come curatore ha all’attivo oltre 50 mostre con i nomi più importanti della fotografia mondiale, quali Josef Koudelka, Sally Mann, Olivo Barbieri, Don McCullin, Anders Petersen, Martin Parr, Graciela Iturbide, Guy Tillim, Lee Miller, Tod Papageorge, Alec Soth e molti altri.