All These Fleeting Perfections
La mostra, realizzata in collaborazione con Artissima e con i suoi espositori, anticipa alcuni temi centrali della prima edizione del festival a maggio 2024, come la dimensione del post-fotografico, ossia la persistenza dell’idea di rappresentazione nella creazione delle immagini.
Comunicato stampa
EXPOSED. Torino Foto Festival
presenta
All These Fleeting Perfections
a cura di Domenico Quaranta
La mostra, realizzata in collaborazione con Artissima e con i suoi espositori,
anticipa alcuni temi centrali della prima edizione del festival a maggio 2024,
come la dimensione del post-fotografico,
ossia la persistenza dell’idea di rappresentazione nella creazione delle immagini.
27 ottobre – 5 novembre 2023
EVENTO DI PRESENTAZIONE | 3 novembre 2023, ore 10.00 – 13.00
Biblioteca Geisser
Corso Casale 5, Torino
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EXPOSED. Torino Foto Festival
Direzione Artistica: Menno Liauw e Salvatore Vitale
Prima edizione: New Landscapes – Nuovi Paesaggi
2 maggio – 2 giugno 2024
vernissage: 2 – 5 maggio 2024
www.exposed.photography
Torino, 26 ottobre 2023. In occasione di Artissima e della Torino Art Week, dal 27 ottobre al 5 novembre 2023 EXPOSED. Torino Foto Festival presenta All These Fleeting Perfections [Tutte queste fugaci perfezioni], mostra collettiva a cura di Domenico Quaranta realizzata negli spazi della Biblioteca Geisser in collaborazione con Artissima e alcune delle gallerie espositrici. La mostra – parte del palinsesto EXPOSED PRELUDE – anticipa alcuni dei temi che saranno approfonditi dal nuovo Festival Internazionale di Fotografia della città di Torino, che con il titolo New Landscapes – Nuovi Paesaggi si svolgerà dal 2 maggio al 2 giugno 2024 sotto la Direzione Artistica di Menno Liauw e Salvatore Vitale.
All These Fleeting Perfections raccoglie fotografie, video, installazioni e dipinti che indagano la dimensione del post-fotografico, ossia quella complessa persistenza, nelle immagini, della rappresentazione di un modo di relazionarsi al reale di cui la fotografia è stata ed è tuttora l’espressione più nitida. Le “fugaci perfezioni” citate nel titolo sono dunque i “modi di vedere”, superati ma mai completamente superabili, che hanno contribuito a definire l’essenza stessa della fotografia nel tempo.
“La persistenza del fotografico si ritrova non tanto nell’accanimento terapeutico con cui coltiviamo nostalgicamente tecniche di cattura e di sviluppo obsolete – sottolinea il curatore Domenico Quaranta – quanto nel modo in cui alcune funzioni cruciali della fotografia, come la documentazione obiettiva della realtà e la memoria, vengono tenute in vita non solo nei suoi usi sociali o istituzionali (la gallery fotografica come diario di vita, le foto segnaletiche, ecc.), ma anche in quelle stesse implementazioni tecniche che per altri versi le negano: le immagini satellitari, i dataset delle intelligenze artificiali (che hanno bisogno di migliaia di foto di gatti per riconoscere, o per sintetizzare, un gatto), le immagini scientifiche (immagini di sintesi mascherate da fotografie), le scansioni tridimensionali, le immagini generate da macchine a guida autonoma. La persistenza del fotografico si ritrova, ancora, nell’evocazione dello sguardo fotografico in altri media, dalla pittura alla CGI; nell’uso della fotografia d’archivio come prova e come memoria nei lavori di ricerca e di ricostruzione documentaria del reale; nel modo in cui artefatti tipici del mezzo fotografico –come il pixel dell’immagine Bitmap – vengono percepiti come segno di autenticità, e la postproduzione evidente come segno di falsificazione.”
Attraverso una selezione che presenta, accanto momenti nodali della riflessione contemporanea sul mezzo fotografico come le jpegs di Thomas Ruff, le sperimentazioni più recenti con l’intelligenza artificiale di Anna Ridler, alcuni contributi storici come Autoportrait aux orchidées 1939) di Claude Cahun, e progetti che vedono la fotografia convertirsi in flussi di dati effimeri e solo occasionalmente visibili come nelle opere di Eva e Franco Mattes e di David Horvitz, la mostra rivela come, nel corso dell’ultimo secolo, la fotografia abbia irrimediabilmente condizionato il nostro modo di affrontare questioni come il rapporto tra rappresentazione e realtà, tra verità e simulazione, tra archivio e ricordo, tra memoria e oblio.
Completa l’esposizione una corposa sezione dedicata al ritratto, individuato come una delle forme in cui la fotografia come “standard” della rappresentazione si è imposta con maggiore evidenza, segnando irrimediabilmente gli sviluppi di questa pratica attraverso altri media, dalla pittura alla CGI, e condizionando l’immagine della “famiglia dell’uomo” che il presente consegna alla posterità.
All These Fleeting Perfections fa i conti con la nostalgia della fotografia non come doloroso ritorno a un mezzo obsoleto, ma come complessa e contraddittoria sopravvivenza di una funzione.
ARTISTI
Matthew Attard (Michela Rizzo, Venezia); Bernadette Corporation (Meyer*Kainer, Vienna); Mariella Bettineschi (z2o Sara Zanin gallery, Roma); James Bridle (NOME, Berlino); Claude Cahun (Galleria Alberta Pane, Parigi / Venezia); Federica di Pietrantonio (The Gallery Apart, Roma); Linda Fregni Nagler (Monica De Cardenas, Milano); Francesco Gennari (ZERO..., Milano); Oscar Giaconia (Monitor, Roma); Teresa Giannico (Viasaterna, Milano); Matthias Herrmann (silvia steinek galerie, Vienna); Thomas Hirschhorn (Galleria Alfonso Artiaco, Napoli); David Horvitz (ChertLüdde GmbH, Berlino); Voluspa Jarpa (NOME, Berlino); Simon Lehner (Kow, Berlino); Eva & Franco Mattes (APALAZZOGALLERY, Brescia); Boris Mikhailov (Guido Costa Projects, Torino; Sprovieri, Londra); Rebecca Moccia (Mazzoleni, Torino); Anna Ridler (Nagel Draxler, Berlino); Thomas Ruff (Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli); Joachim Schmid (P420, Bologna); Lucie Stahl (Meyer*Kainer, Vienna); Marco Strappato (The Gallery Apart, Roma); Leslie Thornton (Rodeo, Londra); Franco Vaccari (P420, Bologna); Sharon Ya’ari (Sommer Contemporary Art, Tel Aviv / Zurigo)
Domenico Quaranta è critico d'arte, curatore e docente interessato ai modi in cui i cambiamenti tecnologici in corso condizionano le pratiche artistiche contemporanee. I suoi testi sono comparsi in numerose riviste, giornali, libri e cataloghi. É autore, tra l'altro, di Net Art. Scritti sull'arte nell'era dell'informazione (Postmedia Books, 2023), Surfing with Satoshi (Postmedia Books, 2021), Media, New Media, Postmedia (Postmedia Books, 2010; 2018) e curatore di diversi volumi. Dal 2005 ha curato e co-curato diverse mostre, tra cui Cyphoria (Quadriennale 2016, Roma, Palazzo delle Esposizioni), Hyperemployment (MGLC, Ljubljana 2019 - 2020) e Salto nel vuoto. Arte al di là della materia (GAMeC, Bergamo 2022-2023, con L. Giusti). È docente presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
EXPOSED è il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino che ogni anno porterà nel capoluogo piemontese, nel mese di maggio, mostre temporanee, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri, committenze artistiche ed eventi off declinati attorno a un tema, coinvolgendo le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine. Promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino, EXPOSED nasce per rinsaldare il profondo legame tra Torino e la fotografia. Visita il sito: https://exposed.photography