All you need is Love. John Lennon artista attore performer

Informazioni Evento

Luogo
FMAV - PALAZZO SANTA MARGHERITA
Corso Canalgrande 103, Modena, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mercoledì-venerdì 10.00-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso.

apertura straordinaria in occasione del festivalfilosofia
venerdì 13 settembre 9.00-23.00, sabato 14 settembre 9.00-1.00, domenica 15 settembre 9.00-21.00

Vernissage
13/09/2013

ore 18

Contatti
Email: galcivmo@comune.modena.it
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Organizzazione e Produzione
Galleria Civica di Modena Fondazione Cassa di Rispamio di Modena

con il sostegno di Hera Group

in collaborazione con Beatlesiani d'Italia Associati

Artisti
John Lennon
Curatori
Marco Pierini, Enzo Gentile, Antonio Taormina
Uffici stampa
CLP
Generi
arte contemporanea, performance - happening

Per la prima volta in Italia una mostra intende render conto degli esiti del multiforme talento di John Lennon, in questa occasione solo di riflesso considerato nella celeberrima veste di musicista.

Comunicato stampa

Per la prima volta in Italia una mostra intende render conto degli esiti del multiforme talento di John Lennon, in questa occasione solo di riflesso considerato nella celeberrima veste di musicista.
Inaugurerà infatti venerdì 13 settembre alle 18.00 nella sala grande di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena “All you need is Love. John Lennon artista, attore, performer”, mostra curata da Enzo Gentile, Marco Pierini, Antonio Taormina, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di Hera Group in collaborazione con Beatlesiani d’Italia Associati.

Naturalmente portato per il disegno, Lennon studiò (con risultati alterni) al prestigioso Liverpool College of Art e non abbandonò mai l’abitudine di fermare con rapidi schizzi idee, pensieri, fantasie. Di una vera e propria attività artistica, però, si può parlare soltanto a partire dall’incontro con Yoko Ono, con la quale realizzerà tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta alcuni video – "Smile", "Rape", "Fly", "Up Your Legs" – tutti quanti presenti nella mostra modenese.
Di straordinario interesse, e di grande pertinenza con “Amare”, il tema del festivalfilosofia di quest’anno, la cartella di 14 litografie intitolata "Bag One", pensata da John come regalo di nozze per Yoko in occasione del loro matrimonio nel 1969. Lo scambio degli anelli, il celebre bed-in per la pace di Amsterdam e Montreal, la luna di miele, momenti della loro intimità sono i soggetti scelti da Lennon per questa serie di immagini caratterizzate da un tratto fresco, agile, ironico. "Bag One" venne esposta per la prima volta il 15 gennaio 1970 alla London Arts Gallery e immediatamente sequestrata da Scotland Yard per l’alto tasso di erotismo di cui erano permeate le stampe.
Se si escludono "A Hard Day’s Night", "Help!" e "Magical Mystery Tour", realizzati assieme agli altri tre Beatles, la commedia satirica e antimilitarista "Come ho vinto la guerra" (1967) di Richard Lester rimane l’unico film interpretato da Lennon, qui nei panni del soldato semplice Gripweed. John vi compare per la prima volta con gli occhiali tondi, look che rimarrà iconico per tutti gli anni a venire. Del film sono in mostra tutte le locandine e i manifesti realizzati con effervescente fantasia grafica per il suo lancio in Italia, nonché altri materiali iconografici ed editoriali ad esso dedicati. Fra questi il catalogo originale della mostra allestita nel febbraio 1970 alla Nordness Galleries di New York che presentava le 14 litografie della "Bag One", il cofanetto originale con le riproduzioni in bianco e nero delle stesse litografie realizzato a cura della Galleria Ponte Sisto di Roma nel 1971, una selezione di biografie e di libri che dedicano ampio spazio al film "Come ho vinto la guerra" e ne documentano le riprese, la copia originale della rivista Rolling Stone del gennaio 1981 che reca in copertina il celebre ritratto di Yoko Ono e John Lennon scattato da Annie Leibovitz nel 1980 a poche ore dall’assassinio dell’ex Beatle che fa parte della raccolta di Fotografia della Galleria civica di Modena e che pure sarà esposto in mostra.
Dall'Archivio Bonotto il multiplo "Build Around It/Danger Box", 1968, opera realizzata insieme a Yoko Ono, e un poster, sempre del '68, dal titolo "Love is all you need" che ritrae un nudo della coppia Yoko Ono-John Lennon oltre a una ricca selezione di materiale documentario.
A John Lennon brillante autore di calembour, giochi di parole puns, racconti surreali, poesie nonsense, sarà riservato lo spazio dedicato alla letteratura nell’house organ della Galleria “civico 103” – numero speciale dedicato alla mostra – con il racconto in versi "Toy Boy" non incluso nei tre libri ufficiali scritti da Lennon e mai tradotto finora in italiano.

La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 20 ottobre da mercoledì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.30 alle 19.00. Lunedì e martedì chiuso.

In occasione del festivalfilosofia
venerdì 13 settembre 9.00-23.00, sabato 14 settembre 9.00-1.00, domenica 15 settembre 9.00-21.00

L'ingresso è gratuito

John Lennon, "Bag One", 1969, serie di 14 litografie su carta BFK Rives, edizione 163/300, The Bank Street Atelier, Ldt., New York
Collezione Rolando Giambelli

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Si segnala inoltre che dal 18 settembre al 20 ottobre 2013 nell'ambito della decima edizione di Artelibro. Festival del Libro d'Arte è inoltre aperta al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna la mostra "Literary Lennon", a cura di Antonio Taormina ed Enzo Gentile, un'occasione per andare alla scoperta della vena letteraria di Lennon, che nel corso di una folgorante carriera multiforme, declinata in diverse direzioni artistiche, ha pubblicato libri di successo, tradotti in russo, giapponese, turco, danese, svedese, finlandese, ungherese, spagnolo, oltre naturalmente al francese, tedesco e italiano. Dedito alla scrittura sin dai tempi della scuola, fu il primo artista in grado di muoversi con disinvolta tra cultura pop, “arte colta” e nuovi media.