Alla Mensa del Signore
Un grande e importante, pur se temporaneo, Museo sarà allestito alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Alla Mensa del Signore. Capolavori dell’arte europea da Raffaello a Tiepolo, è la rassegna formata da 120 opere fra capolavori pittorici, alcune di dimensioni monumentali, oggetti e antichi donativi rari e preziosi.
Comunicato stampa
Ancona 30 giugno 2011:Un grande e importante, pur se temporaneo, Museo sarà allestito alla Mole Vanvitelliana di Ancona dal 3 settembre all’8 gennaio 2012.
Alla Mensa del Signore. Capolavori dell’arte europea da Raffaello a Tiepolo, è la rassegna promossa e realizzata dal Comitato organizzatore del XXV Congresso Eucaristico Nazionale in collaborazione, e con il determinante apporto, della Regione Marche. Il percorso espositivo è formato da 120 opere fra capolavori pittorici, alcune di dimensioni monumentali, oggetti e antichi donativi rari e preziosi.
La rassegna ha potuto realizzarsi grazie all’apporto del Comune di Ancona, che ha messo a disposizione lo spazio espositivo della Mole Vanvitelliana, i cui suggestivi ambienti sono stati oggetto di un recente e impegnativo restauro promosso dalla Regione Marche.
La mostra, organizzata da Artifex, si avvale, altresì, della collaborazione del Ministero dei Beni Culturali, che ha fornito la sua assistenza attraverso la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Regione Marche, e del significativo contributo dei Musei Vaticani, che hanno offerto la loro collaborazione soprattutto con l’apporto culturale, scientifico e artistico del prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani e della Dott.ssa Micol Forti, Curatore della Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, che hanno concesso il prestito di alcune opere di altissimo valore.
La mostra è curata da Giovanni Morello e Vittoria Garibaldi, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Regione Marche, e si avvale della collaborazione di un prestigioso Comitato Scientifico composto da: Antonio Paolucci, Direttore Musei Vaticani; Alessandro Zuccari, La Sapienza Università di Roma; monsignor Timothy Verdon, Direttore Ufficio diocesano catechesi per l’arte Firenze; don Stefano Russo, Direttore Ufficio Beni culturali della CEI; Maria Luisa Polichetti, Esperta Culturale per il Congresso Eucaristico di Ancona; Micol Forti, Musei Vaticani; Claudia Caldari, Soprintendenza di Urbino; Gabriele Barucca, Soprintendenza di Urbino; suor Maria Gloria Riva; monsignor Cesare Recanatini, Direttore Ufficio Beni Culturale dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo; monsignor Ermanno Carnevali, Rettore della Cattedrale di Ancona.
LA MOSTRA EIL SUO PERCORSO ESPOSTIVO
Nella storia ormai più che centenaria dei Congressi Eucaristici Nazionali non sono mai mancate le attività culturali. Ben 120 anni separano il Congresso di Ancona dal primo Congresso tenutosi a Napoli nel 1891.
Soprattutto negli ultimi anni la celebrazione dei Congressi Eucaristici è stata sempre accompagnata da importanti manifestazioni espositive di carattere artistico. A Siena, nel 1994, rimasero aperte nella settima edizione del Congresso ben undici mostre documentarie; a Bologna nel 1997 furono organizzate due grandi mostre d’arte e a Bari nel 2005, fu dato spazio ad una esposizione, centrata sul materiale storico-artistico conservato nella Puglia sul tema eucaristico.
Oggi, ad Ancona, al fine di anticipare e accompagnare lo svolgimento del XXV Congresso Eucaristico Nazionale è stato predisposto un articolato programma espositivo, culturale e artistico.
La più significativa e rappresentativa rassegna, che sarà aperta al pubblico dal 3 settembre 2011 all’8 gennaio 2012 nella Mole Vanvitelliana, è la straordinaria esposizione Alla mensa del Signore. Capolavori dell’arte europea da Raffaello a Tiepolo, organizzata in collaborazione con la Soprintendenza di Urbino.
Il percorso espositivo è composto da una serie di opere, dipinti, sculture e arazzi di grandi maestri dell’arte, dal Cinquecento al Settecento ed oltre, sul tema dell’Ultima Cena, nell’interpretazione degli artisti che del tema hanno spesso raffigurato i due momenti distinti, l’Istituzione dell’Eucaristia e la Comunionedegli Apostoli. Fra le opere in mostra si citano, fra le altre,La carità, parte della predella della Deposizione Baglione di Raffaello, proveniente dai Musei Vaticani; l’Ultima Cena e altre scenedi Luca Signorelli, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi; l’Arazzo con l’Istituzione dell’Eucaristia di Rubens, proveniente da Ancona; l’Ultima cena del Tiziano, proveniente dalla Galleria Nazionale di Urbino; la Comunionedi Santa Lucia del Tiepolo, proveniente da Venezia; l’Ultima cena del Tintoretto, proveniente dalla chiesa di S. Trovaso in Venezia;l’Istituzione dell’Eucaristia e Comunione degli Apostoli di Federico Barocci, provenienti da Urbino e da Roma;l’Ultima Cena dell’Empoli, proveniente da Firenze;l’Ultima Cena di Simon Vouet, proveniente da Loreto;la Comunionedegli Apostoli di Marco Palmezzano, proveniente daForlì e la Processionedel SS. Sacramento di Guido Cagnacci, proveniente da Saludecio.
L’esposizione è ordinata in undici sezioni: Anteprima, Nozze di Cana, Istituzione, dell’Eucaristia, Ultima Cena, Ricordo del Cenacolo, Comunione degli Apostoli, Cena in Emmaus, Processione dell’Eucaristia, Custodia dell’Eucaristia, Allegorie eucaristiche, Eucaristia nell’arte del Novecento.
Nella sezione d’apertura, le Nozze di Cana, verranno presentate due immense tele, (335 x 935 e 450 x 750) le Nozze di Canadel Padovanino, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia e l’altrettanto maestoso dipinto con lo stesso soggettodi Nicola Maria Rossi, proveniente dalla Chiesa dell’Annunziata di Piedimonte Matese. Non è comune trovare in mostre opere di tali dimensioni ma i grandi spazi della Mole Vanvitelliana hanno permesso l’allestimento di questi monumentali capolavori.
La sezione di chiusura è dedicata alle allegorie eucaristiche dove accanto alla celebre Visione di san Bernardo del Grechetto, proveniente dalla chiesa di S. Maria della Cella di Sanpierdarena, farà bella mostra di sé il Miracolo del corporaledi Andrea Sacchi, proveniente dalla cattedrale di Macerata, tela (impropriamente detta cartone) preparata dal pittore romano per la trasposizione dell’opera in mosaico per l’altare di San Pietro.
L’esposizione renderà omaggio a Leonardo ed al suo Cenacolo con tre opere straordinarie. La prima è costituita dall’antico complesso scultoreo in legno dipinto realizzato negli anni 1528-1532 da Andrea da Milano e Alberto da Lodi e composto da tredici figure, Cristo e gli Apostoli. L’opera, che prende a modello proprio l’affresco del refettorio delle Grazie, viene esposta per la prima volta fuori sede, le sculture che provengono dal Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno sono state generosamente prestate nell’occasione della loro delocazione per importanti lavori di restauro nella cappella dove sono abitualmente conservate. Le altre due opere che fanno da cornice al magnifico e maestoso gruppo scultoreo sono altresì importanti, si tratta della copia settecentesca del grande arazzo vaticano raffigurante il Cenacolo di Leonardo, proveniente dagli appartamenti vaticani, e la tela di Cesare Magni raffigurante l’Ultima Cenaleonardesca, proveniente dalla Pinacoteca di Brera.
Quale completamento della prestigiosa rassegna per la parte antica sarà ordinata nel percorso espositivo una ricca raccolta del vasto tesoro di oggetti liturgici conservati nelle diocesi marchigiane. La raccolta, selezionata da Gabriele Barucca della Soprintendenza di Urbino, presenta, fra i tanti e preziosi oggetti spesso inviati dai Papi alle chiese marchigiane, il sontuoso e solenne ciborio cinquecentesco in bronzo dorato e argento, già appartenuto ad una chiesa delle Marche e ora in collezione privata.
Al fine di rendere esauriente il tema proposto dalla mostra, la stessa si conclude con un’esaustiva sezione di opere di Maestri del XX secolo. Nella selezione, assai significativa, appaiono, fra gli altri, la Portadi Tabernacolodi Georges Rouault dei Musei Vaticani; la Cenain Emmausdi Ardengo Soffici dei Musei Vaticani; Ultima Cenadi Aligi Sassu, Cartone con Angelo eucaristicodi Carlo Mattioli, ed Emmausdi Franco Gentilini, proveniente da Assisi.
Una mostra impegnativa, un vero e proprio grande evento espositivo che accoglierà il pubblico con i suoi importanti capolavori fino al gennaio 2012.
Parafrasando le recenti parole del Santo Padre Benedetto XVI non vi è dubbio che “il patrimonio di storia che” la Chiesa custodiva e “custodisce è una via per avvicinare le persone alla fede. Invito tutti a fare tesoro nella catechesi di questa ‘via della bellezza’ che conduce a Colui che è, secondo s. Agostino, la Bellezza tanto antica e sempre nuova”.