Àlma Venùs

Informazioni Evento

Luogo
CANTINE PLANETA BUONVINI
Contrada Buonivini , Noto , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/08/2022

ore 18

Curatori
Mara Sartore, Ignazio Mortellaro
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra d’arte contemporanea Àlma Venùs, curata da Mara Sartore e Ignazio Mortellaro.

Comunicato stampa

Il 6 agosto, alla Cantina Planeta di Buonivini, tra le colline della Val di Noto, si
terrà la seconda edizione di Planeta Sessions, Sounds and Art between Heaven
and Earth, un progetto realizzato da Planeta con Radiceterna Arte e Ambiente in
collaborazione con Lightbox, con l’intento di consolidare il legame tra Planeta e il
territorio attraverso l’incontro ibrido tra due linguaggi espressivi: l’arte e la musica.
Insieme, il vino è l’altro grande protagonista della serata: per tutta la durata
dell’evento sarà possibile degustare una selezione di etichette provenienti dai cinque
territori siciliani in cui l’azienda Planeta ha le sue sedi.
Per la serata d’apertura verrà inaugurata la mostra Àlma Venùs - visitabile dal
7 Agosto al 10 Ottobre presso la Cantina Planeta Buonivini - con esplorazioni sonore
di musicisti di spessore internazionale che si intersecheranno in modo organico
con l’esposizione: l’artista siracusano Enzo Bauso assieme a Ilo apriranno la serata con
un deejay set dove sensi, emozioni e sentimenti verranno trasportati tra mixer e
macchine varie, come fossero vento. A seguire, nella suggestiva cornice della Cantina
Invisibile, il live concert di Bhakti: il nuovo progetto del sassofonista di fama
internazionale Gianni Gebbia ed il tablista Riccardo Gerbino, un caleidoscopio di musica
devozionale tra ambient, raga, minimalismo ed anche sperimentazione. Proseguiremo
l’itinerario musicale con la deejay e producer A Colder Consciousness, i cui live set si
colorano di musica evocativa, misteriosa e sempre sperimentale.
La mostra di arte contemporanea, curata da Mara Sartore e Ignazio
Mortellaro, è titolata À lma Venù s. Alma è l’epiteto tradizionale di Venere:
l’aggettivo almus deriva dal verbo alere, “nutrire, alimentare, far crescere” ed indica
quindi una forza cha dà e trasmette la vita. Venere - Afrodite per i greci - dea della
bellezza e dell’amore nata dalla spuma del mare, nella cultura latina diviene anche la
protettrice della natura; Venere tra gli astri è il terzo pianeta per luminosità nel cielo
dopo il Sole e la Luna. Così come il poeta latino Lucrezio, nel suo celebre poema De
Rerum Natura, invoca Venere a guida pregando Lei sola di seguirne la scrittura - Lei
che governa la natura delle cose e senza la quale alcunché sorge, né alcunché di lieto
né di amabile si produce - la mostra À lma Venù s è un contemporaneo “Inno a Venere”,
la cui presenza è il fil rouge che connette le opere di Luca Cutrufelli, Ignazio Mortellaro,
Giovanni Ozzola, Matilde Sambo, Lucia Veronesi e Lorenzo Vitturi.
Il percorso espositivo è declinato in tre momenti archetipici del discorso
amoroso: l’incontro, il viaggio e il mistero. Di conseguenza la mostra è stata concepita
per svilupparsi attraverso tre spazi della Cantina Buonivini: l’enoteca, la cantina
invisibile e l’antico palmento. La mostra si apre con il dittico di Lorenzo Vitturi,
sintesi del suo viaggio autobiografico e dell’incontro fra la cultura peruviana e
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veneziana, e prosegue con le sculture in bronzo di Matilde Sambo, simbolo della
contrapposizione di Venere a Marte, in dialogo con i disegni in carboncino su carta di
Luca Cutrufelli, il cui gesto graffiante evoca elementi naturali avvolti da un senso di
mistero.
La Cantina Invisibile ospita gli stendardi sospesi di Lucia Veronesi, la cui serie “La
distanza dell’eterno” recupera alcune frasi discriminatorie pronunciate contro grandi
astronome della storia e cucendole sul tessuto compone un ritratto di ognuna di esse.
I suoi lavori rendono omaggio all’intraprendenza femminile così come il neon
dell’artista Claire Fontaine, ospite speciale di questa mostra collettiva. Lascia spazio
all’immaginazione di una presenza femminile, attorno a cui anela un senso di
sospensione e mistero, l’opera site specific di Ignazio Mortellaro “Scalza varcando
da sabbie lunari”. Il percorso all’interno della cantina volge al termine con le sculture
di Cutrufelli, un vero e proprio vocabolario personale di immagini a mostrare i segni,
le cicatrici e le relative sensazioni che celiamo dentro noi stessi. Infine, camminando
attraverso un sentiero tra i carrubi, si giunge all’antico Palmento dove avviene
l’incontro tra i due artisti Giovanni Ozzola, che presenta un grande trittico
fotografico su tela “Winter” e Ignazio Mortellaro che presenta la scultura “Black Hole
Sun”. Due opere specchio che rimandano entrambe alla ricerca della luce per
negazione.
PLANETA SESSIONS
Con Planeta Sessions: Venus si aggiunge un altro tassello al progetto di Planeta, che vuole creare per il
pubblico un’esperienza finalizzata ad arricchire la fruizione della cantina – intesa come apparato produttivo
organico al territorio circostante - e il contatto con la natura, lavorando su contenuti che coniughino il
momento contemplativo dell’arte e l’energia naturale del territorio di Buonivini. Oltre ad affrontare il tema
della sostenibilità attraverso il rapporto binario tra uomo e natura, Planeta Sessions vuole abbracciare
una visione olistica del mondo naturale, che vede uomo e territorio parte di un unico e organico racconto
da declinare nel contemporaneo per generare valore condiviso.
PLANETA CULTURA PER IL TERRITORIO
Un ricchissimo palinsesto che spazia dalla musica al teatro, all’arte contemporanea, alla letteratura. Ormai
celebre è “Viaggio in Sicilia”, un progetto di residenza nomade d’artista che vede ogni anno impegnati
talenti italiani e stranieri in un viaggio nell'isola alla ricerca di luoghi, storie e atmosfere sconosciute al
grande pubblico e perfino ai siciliani stessi, cui segue una mostra che raccoglie le opere frutto delle
suggestioni del viaggio. PLANETA offre un corpus coerente di attività culturali e di ospitalità volte a
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trasmettere, a partire dal vino, i valori positivi che animano l’azienda: etica della produzione e cura
maniacale per la qualità; rispetto del paesaggio e della cultura di ogni luogo con cantine e strutture
perfettamente integrate nel territorio, amore per la Sicilia e passione secolare per l’agricoltura.
CANTINA BUONIVINI
Fa da scenario, ma anche da protagonista, la Cantina Buonivini: ultimata nel 2003 su una proprietà
acquisita nel 1998, è la terza tappa del “Viaggio in Sicilia” di Planeta. La Cantina aveva già ospitato il
maestro Giovanni Bietti in occasione delle precedenti edizioni di “Santa Cecilia in Musica”, il progetto di
Planeta sulla musica classica. La Cantina si sviluppa secondo il principio di massima integrazione nel
paesaggio con il minimo impatto. Buonivini è la sintesi tra rispetto per il territorio, esigenze tecniche e
soluzioni architettoniche: la cantina vera e propria si sviluppa interamente nel sottosuolo, onde non
modificare il paesaggio; qui sono stati filologicamente recuperati gli antichi fabbricati rurali ed il
palmento; nel 2009 le abitazioni sono state arredate interamente con materiali di recupero dall’artista-
artigiana Costanza Algranti; al vigneto sono stati affiancati carrubi, mandorli e ulivi, ripristinando quello
schema produttivo che in queste terre si ripete da oltre 2.500 anni. Infine, nel più spazioso dei fabbricati
è stato ricavato proprio quest’anno il nuovo spazio – ampio e funzionale - dedicato alla conservazione e
alla degustazione dei vini, dove i visitatori della cantina possono concludere con l’assaggio il percorso
iniziato tra i vigneti e proseguito tra le barriques.
BIOGRAFIE
LUCA CUTRUFELLI
Luca Cutrufelli (Messina, 1982) attualmente vive e lavora tra Milano and Lipari, Isole
Eolie. Dopo aver lavorato come assistente presso lo studio di Marco Tirelli, Maurizio
Mochetti e Bruna Esposito a Roma e aver conseguito la laurea in Ingegneria Edile per
il Recupero presso l’Università di Messina nel 2007, prosegue nella sua carriera di
artista con alcune mostre personali. Fra queste “Le Marais/La Palude” presso la Galerie
Bendana-Pinel a Parigi (2013) e “Mein Gebiet/Il mio campo” presso la Galleria
Fuoricampo a Siena (2012). Fra le collettive citiamo “Liber fare” a Palazzo Ziino,
Palermo (2018); “Museo delle Palme” presso l’Orto Botanico di Palermo (2015);
“Generazione x” al Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Palermo;
“C’era una volta un futuro” allo Spazio industriale, Roma. Luca Cutrufelli ha preso parte
anche a numerosi workshop e residenze, tra cui Viafarini, Milano (2021/22); Bocs Art
Residenze d’Artista, Cosenza (2016); Loc - Laboratorio contemporaneo, workshop con
Masbedo, Capo D’Orlando (2016), Atelier sul mare, workshop con Diego Perrone e
Gianni Caravaggio, Tusa (2014).
CLAIRE FONTAINE
Claire Fontaine è un’artista collettiva fondata da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel
2004 a Parigi. Dal 2017 vive e lavora a Palermo. Il suo nome è uno pseudonimo che
suona come il nome proprio di una donna francese. I due artisti l’hanno scelto
ispirandosi all’urinale di Duchamp (Fontaine) e a una nota marca di cancelleria francese
(Clairefontaine) volendo deliberatamente creare l’equivoco, affinché le loro biografie
non fossero direttamente associate alle opere, in modo da poter trasformare il lavoro
in uno spazio di libertà. L’uso della citazione e del pirataggio è legato alla stessa
intenzione: la pratica di Claire Fontaine non si focalizza sul genio individuale e
l’eccellenza dei singoli ma ricerca l’attivazione delle forze e delle forme presenti nella
storia dell’arte e sottolinea il loro contenuto politico. Per l’artista esiste un valore d’uso
delle immagini che è il loro potere di mettere in movimento i nostri corpi e i nostri
pensieri, di illuminare il sensibile. Claire Fontaine usa vari medium e rifiuta l’obbligo
della riconoscibilità formale nel suo lavoro, che invece considera come una ricerca
sperimentale in progress, un’esplorazione continua. Utilizza il video, la scultura, i testi
luminosi spesso in neon, la pittura e la scrittura sia letteraria che saggistica. Tra le sue
pubblicazioni ricordiamo l’antologia Lo sciopero umano e l’arte di creare la libertà,
Derive Approdi, 2017, tradotta in Francese per Diaphanes, 2019 e in inglese per
Semiotext(e) i libri d’artista: con Some instructions for the sharing of private property,
One Star Press, 2011 e Vivre, vaincre, Dilecta, 2009.
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IGNAZIO MORTELLARO
Ignazio Mortellaro (Palermo, 1978) vive e lavora tra Palermo e Noto. Lo studio della
realtà, attraverso i suoi fenomeni e i suoi spazi, è il cardine della ricerca artistica di
Mortellaro. Grazie alla sua formazione di architetto e ingegnere, le sue opere
combinano l'interesse per molte discipline come la scienza, la filosofia, la musica e la
letteratura. Il disegno ha un ruolo centrale nell'opera progettuale, come strumento
privilegiato di sintesi e ragionamento. La produzione dell'artista è eterogenea, in
quanto utilizza diversi media (scultura, disegno, fotografia, video e installazione) per
analizzare il complesso rapporto tra uomo e natura. Tra le mostre personali “Matr —
मात” 2020, “We are two abysses, a well staring at the sky” 2018, “Barefoot stepping
from lunar sands” 2017, “Heaven Abolished” 2015 e “ ‘Apar ” 2014, con la galleria
FPAC Palermo | Milano, e mostre collettive in spazi museali come la Fondazione Merz
di Torino.
GIOVANNI OZZOLA
Giovanni Ozzola (Firenze 1982) vive e lavora alle Isole Canarie. È un artista
multidisciplinare che lavora con la fotografia, il video e con mezzi più tradizionali come
l'incisione su ardesia o la fusione di sculture. La pratica di Ozzola dimostra una profonda
sensibilità verso il fenomeno della luce e le sue diverse caratteristiche fisiche. Una
selezione delle sue più recenti mostre personali include “Traces of Wind”, Galleria
Continua, Beijing 2022; “I did’t see you”, 166 Art Space, Shanghai 2021. Tra le
collettive più recenti, “Kronos e Kairos”, Foro Romano e Palatino, Parco Archeologico
del Colosseo, Roma, 2019); “Recto Verso”, Foundation Louis Vuitton, Parigi 2018;
“Insights”, Shanghai Exhibition Centre, Shanghai 2018.
MATILDE SAMBO
Matilde Sambo (Venezia, 1993). Si è laureata in Arti Visive allo IUAV di Venezia. Ha
partecipato a mostre, progetti artistici e residenze nazionali e internazionali tra cui
“Dormiveglia” (mostra personale, Associazione Barriera - Torino, 2022); “De Rerum
Natura” (Venice Meeting Point - Venezia, 2022); “Art Colony, Bronze Symposium”
(Ungheria, 2021); “Tagli” (Stromboli, 2021); Open Studio Fonderia Artistica Battaglia
(Milano, 2021); “New Echo System” (Palazzo degli Ulivi, Pro Helvetia - Venezia, 2021);
“BoCs Art” (Cosenza, 2019); Art Encounters “Six Steps forward one step back”, Volvo
Studio (Milano, 2019); “Falsità in buona coscienza”, aA29 Project Room (Milano,
2019); “Argo 16” (Venezia, 2019); Pasinger Fabrik (Monaco di Baviera, 2019); Radio
Raheem (Milano, 2019); “Collective Signatures” (Isole Baleari, 2018); VIR, Via Farini
in Residence (Milan, 2017/2018).
LUCIA VERONESI
Lucia Veronesi (Mantova,1976) si è laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di
Brera, Milano nel 2000 e si è trasferita a Venezia nel 2003. Artista multidisciplinare,
lavora con collage, tessuti, pittura, disegno, video e installazioni. Lucia ha esposto in
numerose gallerie, musei e fondazioni tra cui il Museo Pino Pascali, la galleria Alberta
Pane, Casa Testori, la Fondazione Bevilacqua La Masa. I suoi video sono stati presentati
a festival nazionali e internazionali tra cui il Torino Film Festival, Lago Film Fest, Oodaaq
Festival, MUFF 10. Montré al. Nel 2011 ha co-fondato Spazio Punch, uno spazio no-profit
alla Giudecca, co-diretto fino al 2015.
LORENZO VITTURI
(Venezia, 1980) è un fotografo e scultore basato a Londra. Le mostre personali
dell’artista hanno avuto luogo al FOAM Museum di Amsterdam, alla The Photographers’
Gallery di Londra, al Contact Photography Festival di Toronto e al CNA di Lussemburgo.
Lorenzo Vitturi ha anche partecipato a mostre collettive al MaXXI di Roma, al Centre
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Georges Pompidou di Parigi, a La Triennale di Milano, allo Shanghai Art Museum e al
K11 Art Space di Shanghai, e al BOZAR di Bruxelles.
A COLDER CONSCIOUSNESS
A Colder Consciousness nasce come progetto radiofonico di Flora Pitrolo, in onda sulla
londinese Resonance FM dal 2011 e dal 2014 su Kanal 103 a Skopje, Macedonia del
Nord. Amante da sempre delle scene DIY e sperimentali degli anni ’80, Flora fonda ACC
come programma specializzato in suoni “sintetici/distopici/sentimentali” d’archivio,
affiancandolo al suo lavoro come editor della sezione Archival and Reissues di Juno Plus
e dal 2018 all’etichetta ACC Records.
Inizia come dj intorno al 2015 sul circuito underground londinese, affiancando selezioni
“sporche” dall’archivio wave e industrial a nuove sensibilità techno, ambient e post -
digitali, sviluppando via via un sound freddo ma densamente atmosferico e immersivo
in cui ogni set è un’occasione per raccontare una storia, danzare dentro a un film,
scatenare un po’ di dramma. Ha collaborato con brokntoys, Blackest Ever Black, Global
Warming Records, wannamarchi.club, curato la serata ACC Presents al Glove that Fits
e suonato per anni allo storico party Brzina a Grow Elephant/Tottenham e poi a Ormside
Projects; oltre Londra, ha suonato a Berlino, Glasgow, Vienna, Copenhagen, Belgrado,
e soprattutto a Skopje. Dopo molti anni in UK è a Palermo dal 2020, dove ha co-fondato
Creature della Notte e l'associazione culturale di cinema, performance e musica
elettronica Nuova Orfeo.
BHAKTI
Bhakti significa ‘devozione’ in sanscrito e si usa , tra l’altro, per indicare una forma di
yoga basata sulla dedizione e l’invocazione dei mantra. Bhakti è anche il nome scelto
per il nuovo progetto del sassofonista di fama internazionale Gianni Gebbia ed il tablista
Riccardo Gerbino cultore di musica indiana ed attivo percussionista sulla scena world.
Un caleidoscopio di musica devozionale tra ambient, raga, minimalismo ed anche
sperimentazione.
ENZO BAUSO
Enzo Bauso (Siracusa, 1967) è un artigiano, creativo, visionario. Si definisce un
vulcano: metonimia, personalizzazione, trasposizione dei sensi, emozioni e sentimenti.
"Penso disegni, forgio l'intimità del guscio ed educo metalli a trasmettere un impulso".
Ogni sua materia crea un suono che traduce smanettando tra mixer e macchine varie;
come se fosse vento.
ILO
ILO, all’anagrafe Francesco Aiello (Catania, 1963) ha il suo primo contatto con la
consolle a soli quindici anni e, dopo aver conseguito la maturità classica al liceo Ximenes
di Trapani, approda ai migliori club della Sicilia orientale. Curioso di tutti i generi, egli
decide di non cavalcare mai un’unica onda, convinto dell’enorme potere del miscelare
musica outside e pietre miliari che hanno caratterizzato i dance floors degli ultimi
trent’anni discografici. In questo modo, crea veri e propri show utilizzando il mixer e
dando vita a dj set spiazzanti e multidirezionali.