Amore in bianco e nero
Memorie fotografiche dello stare in due. Come lo scorso anno, la galleria proprone una ricognizione nella fotografia storica indagando il tema dell’amore attraverso una selezione di fotografie tra la fine XIX e la seconda meta’ del XX secolo. Esposta anche una tela di Lisa Giuliana.
Comunicato stampa
“Se tu non mi ami, non importa, sono in grado di amare per tutti e due.”
Ernest HEMINGWAY
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT, da oltre dieci anni promuove la cultura fotografica attraverso l’opera di autori contemporanei e, pur avendo generato il MUSEF – il Museo della Fotografia Storica e Contemporanea – di Caltagirone, anche quest’anno, come nel giugno del 2010 con un’analoga mostra singolare e accattivante, opera una ricognizione nella fotografia storica indagando un tema tanto caro e ricercato quanto selvaggiamente banalizzato – l’amore – il tutto per tracciarne, più che una mappa accurata, un singolare abbozzo dove l'unica tela di Lisa GIULIANA, valente pittrice siciliana contemporanea, offre la chiave di lettura e declinazione di una sorta di estetica dell’immagine di coppia in questa selezione di fotografie, appartenenti a due collezioni private siciliane, che spaziano tra la fine XIX e la seconda metà del XX secolo.
Se ogni mostra è un viaggio di scoperta e se una bussola necessita ad ogni peregrinare, in questa nuova proposta Ghirri, serendipicamente, un dipinto ci accompagna e, idealmente, ci conforta. L’Ottocento e il Novecento non hanno completamente esaurito la querelle tra pittura e fotografia ma resta indubbia l’osmosi profonda che lega le due arti e la ricerca che le sottende: il dipinto di GIULIANA gioca con gli sguardi e l’amore ammicca indiscreto con tutta l’audacia che il seduttore riesce a manifestare e, parallelamente, la fotografia consegna all’immortalità delle immagini icone in bianco e nero orfane delle vite … e dei sentimenti che rappresentano.
Nelle stampe, come in ogni dove, le coppie si arrendono all’obiettivo portando con sé solo la loro fisicità e ciò che la ospita, sia essa una ricca scenografia o un anonimo fondale: si mira e si è mirati guardando al futuro e all’eternità di quell’amore che infiammandoci azzera il tempo e lo spazio. Fortunosamente sopravvissute agli uomini e alle loro vite le fotografie, decantate come preziosi nettari divini, si offrono alla curiosità del presente come reliquie parzialmente mute. Nascondono storie e vite e amori … tutto, o niente, solo per chi sa ancora ascoltare le immagini.
Sebastiano FAVITTA, Attilio GERBINO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
Caltagirone, luglio 2011
“Ti prego, grazioso mortale, canta ancora.
Il mio orecchio si è innamorato delle tue note come il mio occhio è rapito dal tuo aspetto.
Il potere irresistibile della tua virtù mi spinge fin dal primo sguardo a dirti, anzi a giurarti che t’amo.”
William SHAKESPEARE, Sogno di una notte di mezza estate, 1595 ca
RINGRAZIAMENTI: Assessorato alle politiche culturali, città di Caltagirone e
Sergio VINCI – di Riesi – senza la cui disponibilità ultima, sarebbe arduo dar seguito alle mostre della Galleria Ghirri