Ana Gonzalez Sola – El color del viaje

Piove su Shibuya. La folla degli ombrelli copre al ritmo delle luci verdi e rosse l’immensa spiaggia urbana dei paesaggi striati.
Luce rossa, la marea si ritira, la strada gigantesca si vuota per un momento. Ana dipinge.

Comunicato stampa

Piove su Shibuya. La folla degli ombrelli copre al ritmo delle luci verdi e rosse l'immensa spiaggia urbana dei paesaggi striati.
Luce rossa, la marea si ritira, la strada gigantesca si vuota per un momento. Ana dipinge.
Le automobili s'inseguono su uno specchio, scivolano sui loro riflessi, cala la notte, la città s'illumina. Ana dipinge.
A Ginza le luci sembrano irradiare le facciate, le insegne ricoprono interamente i palazzi, avvolgono le torri, Time Square è minuscola.
Ana dipinge il flusso esasperante delle luci di Tokyo, il brulichio vitale, inspiegabilmente così ben ordinato, così connaturato a questa città in cui una volta si faceva l'elogio dell'ombra.
Le grandi metropoli sono così, complesse e misteriose, terrificanti e sublimi. Non bisogna avere paura di affrontarle.
Avevo lasciato Ana a Madrid, di fronte ad una vetrina con i vestiti in fila in attesa della loro ballerina. Tutte le sue tele composte da vestiti dai colori saturi parlavano di flamenco. La gioia luminosa della promessa di una danza.
L'ho ritrovata su un'autostrada spagnola, inserita in un paesaggio attraversato con forza da una ferrovia. Ana continua il suo cammino, dipingendo con sguardo intenso e vivace gli sfondi dei luoghi dove la vita è forte, gravida di contrasti, sensuale, troppo veloce.
E' già qualche anno che vedo, sotto i miei occhi, costruirsi un'opera sensibile, vibrante, personale e sottile.
Non credo ci sia viaggio più bello.
Ana dipinge.
Venite...

Francine Deroudille