Analitica – Mente

Informazioni Evento

Luogo
RES PUBLICA GALLERIA DEMOCRATICA
Via dei Mille 38, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

giovedì - domenica 10.00/13.00 – 15.00/19.00

Vernissage
11/02/2017

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

Res Publica – Galleria d’Arte Democratica apre il nuovo anno con la mostra collettiva Analitica-Mente.

Comunicato stampa

Res Publica – Galleria d’Arte Democratica apre il nuovo anno con la mostra collettiva Analitica-Mente che sarà inaugurata sabato 11 febbraio 2017 alle ore 18.00 e potrà essere visitata fino a domenica 12 marzo. L’esposizione riunisce diverse opere di alcuni dei principali esponenti della Pittura Analitica e alcuni outsider dell’epoca, influenzati direttamente o indirettamente da queste nuove ricerche. A queste si aggiungono un paio di proposte contemporanee di artisti emergenti che seguono da vicino, attualizzandoli, i dettami dei propri maestri.
Sono molte e varie le opere in mostra: un imponente trittico dell’artista sarda Rosanna Rossi, precedentemente esposto alla Pinacoteca di Oristano, si scorge già dalle vetrate dello spazio espositivo, proprio di fronte alla Reggia di Venaria. Seguono alcune opere di Giorgio Griffa, un cemento e un multigum di Enzo Cacciola, una tela e una carta di Riccardo Guarneri, una grande scultura metallica di Paolo Cotani, un dittico di Carmengloria Morales, una grammatura di colore di Elio Marchegiani, un lavoro tardo di Gianfranco Zappettini. A queste si aggiungono quattro cartoni di Paolo Masi, un artista che, pur non rientrando a pieno titolo nel movimento ha anelato a una ricerca che comprendesse la pittura nei suoi fondamenti. Chiudono la mostra le nuove proposte di Greta Grillo e Piero Enrico Lombardo.
Un’ampia panoramica – successiva alla collettiva Pittura Analitica. Ricerca Anni Settanta curata da Luca Beatrice e organizzata dalla galleria venariese nel novembre 2015 – consentirà al visitatore di immergersi completamente nell’atmosfera dell’inizio degli anni Settanta quando la pittura veniva data ormai per morta. Una rivoluzione silenziosa portata avanti da alcuni esponenti, in particolar modo italiani, che andarono a comporre un gruppo caratterizzato da radicato individualismo ma capace di identificare il grado zero della pittura da cui ripartire. In questo modo sondarono tutte le infinite possibilità e gli elementi costitutivi del mezzo pittorico: il colore, il supporto, il materiale, il processo e lo spazio divennero i temi centrali. Una ricerca in aperta opposizione alle sperimentazioni precedenti e proprio per questo costretta a una riscoperta della critica e del mercato tardiva.