Analoghìa
La mostra è un dialogo condiviso fra tre artisti diversi tra loro, ma complementari per via dei loro approcci a una pratica pittorica che predilige simbologie e analogie, ma anche per un’attitudine plurale che include pittura, installazione, azione performativa e riflessione dilatata sugli spazi.
Comunicato stampa
La mostra è un dialogo condiviso fra tre artisti diversi tra loro, ma complementari per via dei loro approcci a una pratica pittorica che predilige simbologie e analogie, ma anche per un’attitudine plurale che include pittura, installazione, azione performativa e riflessione dilatata sugli spazi.
Le opere esposte (installazioni, dipinti, sculture) – molte delle quali concepite appositamente per il progetto, nato lo scorso anno in seguito a sopralluoghi e riflessioni da parte dei tre artisti – convivono tra loro in stretto contatto con la storia e il carattere architettonico del castello Carlo V, relazionandosi in particolare con la grande sala d’Enghien del primo piano.
Una figura retorica, l’analogia, ben si presta al dialogo dialettico tra Matteo Fato, Luigi Massari e Luigi Presicce, tre protagonisti dell’arte italiana contemporanea, che insieme attivano un dispositivo di confronto, serrato e insieme pacifico, convivendo per oltre quaranta giorni sotto la stessa storica volta di una delle sale più affascinanti dell’antico maniero del capoluogo salentino.