Andrea (Akelo) Cagnetti – Materia Nova
Il titolo della mostra si ispira al celeberrimo capolavoro dantesco “Vita Nova” e vuole sottolineare come queste opere siano l’espressione di un rinnovamento interiore dell’artista e rappresentino una svolta importante nell’itinerario creativo di Andrea Cagnetti, in arte Akelo.
Comunicato stampa
Il titolo della mostra si ispira al celeberrimo capolavoro dantesco “Vita Nova” e vuole sottolineare come queste opere siano l’espressione di un rinnovamento interiore dell’artista e rappresentino una svolta importante nell’itinerario creativo di Andrea Cagnetti, in arte Akelo.
Anima antica, da sempre dedito ad un’esistenza riservata, nel suo paese d’origine, Corchiano, non lontano da Roma e costruito sulle rovine della leggendaria città etrusca di Fescennia, Akelo si è concentrato sullo studio di testi alchemici e delle fonti letterarie greche e latine tradizionali, riservando particolare attenzione ai trattati di metallurgia, oreficeria, lavorazione delle pietre e della ceramica. Studi e sperimentazioni che lo avrebbero portato a creare un "corpus" di opere, composto di gioielli tecnicamente ineccepibili realizzati con metodiche risalenti a oltre 3.000 anni fa e di sculture in metallo, scabre e volutamente incompiute di estrema avanguardia.
Sono proprio queste le sculture che saranno esposte in questi giorni nel capoluogo della Tuscia, queste forme umane rappresentate dall’artista in un perfetto equilibrio tra forma classica e arte contemporanea. In un contrasto profondo tra Akelo scultore, che utilizza un materiale forte e ruvido come il ferro e Akelo orafo che utilizza il più prezioso e morbido dei metalli, l’oro.
Due poli all’apparenza tanto lontani da apparire inconciliabili, ma in realtà uniti dallo stesso, sottile “fil rouge”: una sorta di processo a ritroso dell’alchimista che, dopo aver lavorato il materiale più sublime, intende riscoprirne le umili origini di materia plasmabile. Con la profonda convinzione che tutte le minuscole particelle che compongono la materia del cosmo, siano sospese nel vuoto, in attesa di essere plasmate in entità superiori che assumono forme e collocazioni differenti, ma sempre animate dal sottile soffio della creazione e della vita.
I lavori di Akelo sono stati esposti in diverse mostre di carattere nazionale ed internazionale e hanno avuto ampia risonanza nei media di tutto il mondo. Negli ultimi anni, inoltre, alcuni pezzi sono entrati a far parte delle collezioni permanenti di importanti musei negli USA come il Museum of Art and Archeology a Columbia in Missouri e il Museum of Fine Art di Boston.