Andrea Barzaghi – Milano Torino
Milano-Torino è un progetto pensato e sviluppato in due luoghi e in due tempi: la prima mostra ha inaugurato l’8 aprile 2021 a Milano, nella sede della redazione di Forme Uniche per il progetto Emporio Centrale di Giuseppe.
Comunicato stampa
Société Interludio è lieto di inaugurare Milano-Torino, mostra personale dell’artista Andrea Barzaghi (Monza, 1988).
Lo spazio aprirà di nuovo al pubblico venerdì 7 maggio 2021, dalle ore 15.00 alle ore 19.00 in Piazza Vittorio Veneto 14, Torino, su prenotazione.
La mostra sarà visitabile il sabato e la domenica, dall’8 maggio all’8 agosto, su appuntamento.
Milano-Torino è un progetto pensato e sviluppato in due luoghi e in due tempi: la prima mostra ha inaugurato l’8 aprile 2021 a Milano, nella sede della redazione di Forme Uniche per il progetto Emporio Centrale di Giuseppe Amedeo Arnesano e curata da Stefania Margiacchi. Per questa occasione Andrea Barzaghi ha pensato ad un lavoro site-specific che rielabora l’elemento “braccio” ed il suo passaggio di studio fino alla stabilità progettuale. Dando così un corpo reale al lavoro - che dal bidimensionale passa al tridimensionale - l’installazione entra in dialogo con lo spazio espositivo.
Se Milano rappresenta la stazione di partenza della riflessione pittorica di Barzaghi, Torino (che ospita la seconda parte della mostra) diventa sì la stazione di arrivo ma anche il luogo dove il pensiero e il lavoro si dilatano.
Mettendo in mostra un corpus di opere di Barzaghi inedite in Italia, i lavori in esposizione vogliono raccontare di uno studio e di una ricerca di “pittura espansa”: all’entrata l’installazione Braccia crea un ponte con l’intervento spaziale di Milano, proseguendo così questa riflessione sull’oltrepassare il limite del bidimensionale. Qui il movimento, a differenza di quanto realizzato nella redazione di Forme Uniche, non è più vorticoso ma circolare, per poi diventare lineare nel secondo ambiente espositivo con Pittore con autoritratto. Questo “eterno ritorno” di un quadrato (l’intervento nella bidimensionalità) che diventa un cerchio (la pittura espansa che diventa installazione) si chiude infine con la tela Inizio, dove il moto pittorico si ripresenta puntuale nella forma - delimitato adesso da confini perimetrici – ma non nel contenuto che vede al contrario un cambiamento costante.
Andrea Barzaghi (Monza, 1988) vive e lavora a Milano.
I suoi lavori sono stati presentati in occasione di varie mostre, collettive e personali, in Italia come all’estero. Ricordiamo, tra le altre: Through Unfamiliar, Tbilisi History Museum, Tbilisi – 2019; Vie di Fuga, Société Interludio, Torino – 2019; Superstimulus, A&O Kunsthalle, Lipsia – 2019; Dozen, Rosenbaum Contemporary, Boca Raton, Florida – 2018; Malerei!Malerei!, Raum für Zeitgenossische Kunst, Norimberga – 2017; Mit dem Raum reden, Bistro21, Lipsia – 2017; Verso nuovi lidi, Federico Rui Arte Contemporanea, Milano – 2016; Punto e a capo, Kreis Galerie, Norimberga – 2015; Artsiders, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia – 2014.
Oltre all’attività espositiva, si possono menzionare la partecipazione al workshop Q-RATED Nuoro, organizzato dalla Quadriennale di Roma – 2019, il primo premio del Nürnberger Nachrichten Kunstpreis, Norimberga – 2014 e varie residenze artistiche come Italia-Georgia Prize, Tbilisi, Georgia – 2019, Villa Fontaine, Cap d’Antibes, Francia – 2017 e Tyrone Guthrie Center, Annaghmakerrig, Irlanda – 2016.
Giuseppe Amedeo Arnesano (Lecce, 1982) Storico dell’arte, giornalista e curatore indipendente fonda nel 2020 giardinoproject. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali all’Università del Salento e in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha conseguito il master universitario di I livello alla LUISS Master of Art di Roma. Giornalista pubblicista, iscritto all’ordine nazionale, collabora dal 2011 come critico d’arte su Artribune e dal 2018 scrive regolarmente su ATPdiary curando la rubrica Future Interviews’Archive. Precedentemente ha lavorato con la Fondazione Morra a Napoli.
Tra le mostre recenti è co- curatore del catalogo per la mostra Shozo Shimamoto/Spazio Nel Tempo a cura di Achille Bonito Oliva, realizzata in occasione di Manifesta12- Palermo Capitale della Cultura.
Curatore esecutivo della mostra su Vettor Pisani Victory of Pain per il progetto Puglia. Circuito del Contemporaneo a cura di Giusy Caroppo; co-curatore del progetto Studio e Bottega - Tradizione e Creatività nel segno dell’Arte, ideato da Ilaria Gianni e realizzato negli spazi della Fondazione Pastificio Cerere di Roma e co- curatore della mostra Tracks. Linguaggi d'arte urbana al MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma.
Société Interludio è un progetto ideato e diretto dalla curatrice Stefania Margiacchi (1990) e dall’artista Paul de Flers (1988). Spazio per l’arte contemporanea, si trova al piano nobile di un palazzo del primo ‘900 in Piazza Vittorio Veneto.
I luoghi espositivi sono fortemente connotati da un pavimento alla veneziana che suggerisce una vita passata di abitazione domestica, adesso a completo servizio delle esigenze richieste dalle arti visive.
Intermezzo di altre stanze, porzione di luogo, Société Interludio vuole essere un lungo intervallo artistico che ogni operatore e/o fruitore si ritaglia dal suo vivere quotidiano per l’attento osservare.