Andrea Boyer – Analisi Monocromatiche

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA STEFANO FORNI
Piazza Cavour 2, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da Martedì a Sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30

Vernissage
22/10/2011

ore 18

Artisti
Andrea Boyer
Generi
fotografia, arte contemporanea, personale

Andrea Boyer torna a Bologna alla Galleria Stefano Forni con una mostra personale dopo alcuni anni dalla sua ultima esposizione. In mostra una serie di opere a matita su carta e ad olio su tela dell’ultimo periodo unitamente ad alcuni scatti fotografici realizzati dall’artista.

Comunicato stampa

Sabato 22 ottobre 2011 alle ore 18.00 presso la Galleria Stefano Forni in Piazza Cavour 2 sarà inaugurata Analisi monocromatiche una mostra personale di Andrea Boyer.
Andrea Boyer torna a Bologna alla Galleria Stefano Forni con una mostra personale dopo alcuni anni dalla sua ultima esposizione. In mostra una serie di opere a matita su carta e ad olio su tela dell’ultimo periodo unitamente ad alcuni scatti fotografici realizzati dall’artista.
Il corpo umano con i suoi dettagli, le mani, gli occhi, le labbra, gli indumenti tipicamente maschili quali cappotti, giacche e impermeabili indossati da uomini il cui volto non si vede mai sono i soggetti che Boyer predilige per le sue opere e che rappresentano la maggior parte dei lavori presenti in questa mostra. Ad ampliare le tematiche dell’artista saranno esposti anche alcuni drappeggi, tovaglie, fiori e una accattivante aringa, sempre però colti in un loro dettaglio quasi a voler lasciare all’immaginazione dello spettatore l’idea del tutto.

Alle 18.30 introdurrà la mostra un intervento musicale dell’arpista Duccio Lombardi.

“Questi uomini e queste donne muti, caldamente fermi o camminanti nella notte del loro giorno, ovvero nel giorno della loro notte, derivano dalla loro millimetrale, sublime “qualità” proprio dall’aver dimesso ogni attributo psicologico. “ (Giovanni Testori)

“Boyer è una delle eccellenze del disegno italiano. […] Cosa riesca a fare con la tecnica della grafite e del carboncino è davvero strabiliante. […] Quelle di Boyer sono opere aperte a mille domande, osservazioni e meditazioni, a quella consapevolezza dell’essere che ormai è quasi fastidioso trovare.” (Carlo Franza)

“Il chiaroscuro esasperato, con quell’inseguirsi dei bianchi e dei neri assoluti, dalle più accecanti luci alle ombre le più cupe, è lo strumento, più mentale che reale, per trasportare la realtà visibile in una dimensione nella quale il pensiero si fa forma, il tempo spazio.” (Alberto Agazzani)

“Quello che più amiamo in questo artista è la sua intuizione primaria e radicale del corpo nell’esaurimento dell’epoca, e quindi nell’esaurimento dei rapporti artistici. Il corpo è il punto di non ritorno, al limite dell’assenza e dell’oggetto. Le sue pitture sono icone della separatezza. I suoi frammenti spettrali, fuori dall’unità umanistica, significano decentrare il senso, esentare il senso, colpirlo con una sorta di turbamento più grande.” (Stefano Crespi)

Andrea Boyer nasce a Milano nel 1956. Dopo gli studi scientifici ed artistici, per anni lavora come fotografo professionista a Milano, per poi dedicarsi esclusivamente alla matita, alla pittura ed alla puntasecca. Nel 1991 incontra Giovanni Testori, che lo invita a tenere la sua prima mostra personale di disegni e incisioni alla Compagnia del Disegno di Milano e l’anno successivo alla biblioteca “Sormani” di Milano, dedicandogli in quella occasione un’importante testo critico. Da allora le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in importanti gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero.