Andrea Chisesi – Saligia
Mostra personale di Andrea Chisesi.
Comunicato stampa
Da giovedì 4 luglio, nelle lussuose stanze della Reggia di Caserta, verrà inaugurata SALIGIA, la grande mostra personale dell’artista Andrea Chisesi.
L’evento eccezionale, che sarà presentato alla stampa alle ore 11,00 da un lato apre i battenti della stagione estiva della Reggia, e dall’altro costituisce il punto di congiunzione tra l’ideale classico e l’arte contemporanea, con un percorso a serpentina che si svilupperà tra le stanze più ricche di fascino di questo prezioso scrigno settecentesco.
La pluralità dei linguaggi dell’arte contemporanea al confronto con l’eredità antica presente nella collezione permanente del luogo, innesca una riflessione altrettanto fertile sulle ripercussioni visive, estetiche, tecniche che si producono quando tra l’arte antica e quella contemporanea non si pone soltanto un semplice accostamento. Se l’arte di oggi reinventa il presente attraverso il passato, se è capace di rimpastarlo nel tempo della vita, allora va sempre all’arte il merito di sapere rinegoziare un patto antico, che attraverso il racconto di una memoria visiva e condivisa, sia capace di ricomporre il filo, in fondo mai spezzato, tra il passato e il presente.
Allora ecco che SALIGIA, la mostra di Andrea Chisesi che presenta un nucleo di 62 opere, molte delle quali site specific, realizzate dalla tecnica da lui stesso coniata delle “Fusioni”, costituisce il presupposto ideale di questo legame dell’antico versus il contemporaneo.
Acronimo dei 7 vizi capitali, SALIGIA racconta quanto l’idea del vizio umano non sia soltanto già ampiamente connotata negativamente dal sentire comune, ma a riconferma della fragile natura umana, stabilisce come sia impensabile abbandonare una visione che incentra nella dualità vizio - virtù, la vera essenza dell’uomo e della donna.
È cosi che le storie antiche come quelle di Diana e Atteone, il richiamo alle tre Grazie, i canoni formali intrappolati nel manifesto strappato, cosi come i numerosi riferimenti ai miti presenti nella Reggia, assumono un significato diverso poiché tutti insieme compongono un patrimonio universale capace di leggere i difetti umani in chiave simbolica mentre in contemporanea recano un augurio di eterna bellezza, tema non esclusivamente di matrice foscoliana e già presente nei “Matrem” di Chisesi.
Non è un caso infatti, che l’inedita chiave di lettura chisesiana reinterpreta alla luce di una più ampia visione i fatti storici, mitici e letterari: narrando come dall’egoismo del conte Ugolino, all’accidiosa posa del Satiro dormiente, dall’ira di Achille, o del peccato di gola di Bacco, si giunga senza soluzione di continuità fino a una profonda rivisitazione della superbia di Adamo ed Eva, nonché all’estrema sintesi del peccato di lussuria inquadrata in un’odierna scena di film osé.
È l’arte quindi, che ristabilisce i confini ripristinando i valori nella giusta collocazione. Con la forza delle sue immagini in quanto valori muti, possiede anche una componente decisamente impattante sui presupposti ideologici che guidano una società civile; Amy Winehouse oggi per Chisesi rappresenta il peccato di gola, Trump la superbia, ed ancora, legata alla nostra contemporaneità, il ritratto del Cardinal Bertone che connota meglio oggi il peccato dell’avarizia. In questi termini la poetica di Chisesi, narrata attraverso la sua personale tecnica pittorica che si declina in stratificazioni di pittura, manifesti ed immagini iconiche, contribuisce non solo a svecchiare idee consunte che oggi non trovano più spazio, ma pone domande artisticamente scomode, entrando nel vivo delle questioni attuali.
Come è da intendersi infatti oggi l’idea di “vizio” rispetto per esempio alla visione dantesca della Commedia? A riprova di come l’arte sia l’unico strumento capace di liberare l’umanità dai preconcetti, il confronto tra canone antico e sguardo contemporaneo è quanto mai stringente con i temi presentati. La lezione d’arte di Chisesi, mai didascalica, mette davanti agli occhi le molteplici possibilità dell’arte contemporanea, la sua capacità di usare ampiamente tutti quei filtri interpretativi che possono rielaborare un’immagine classica attraverso il medium artistico.
“Quello che ho sentito di rappresentare nella collezione Saligia è il mio specchio della realtà, non a caso le opere che aprono la mostra sono Dante e la Zattera della Medusa. La prima chiarisce le conseguenze nefaste dell’attaccamento al vizio. La seconda invece rappresenta un esempio di degradazione delle coscienze, quando non d’impoverimento dell’anima, lo vedo e lo vivo tutti i giorni, niente ormai diventa insostenibile, ogni fatto di cronaca è già passato e a questo subito dopo ne seguirà un altro”. (Andrea Chisesi)
Ospite e padrino della serata sarà lo stilista Rocco Barocco.
La Tecnica
La formazione da fotografo, insieme a quella di pittore, ha permesso ad Andrea Chisesi di sviluppare una tecnica chiamata “fusione”, che consiste nell’imprimere uno scatto fotografico scattato da lui, o da immagini prese dal web e sovrapposte direttamente sulla tela. Questa, precedentemente dipinta viene poi preparata con vari stratificazioni e sovrapposizioni di materiali come gesso di bologna, acrilici, manifesti strappati dalla strada e foglia oro, con lo scopo di creare una texture che costituisce la base pittorica. Successivamente, impressa l’immagine, se necessario, l’artista ritorna con un secondo intervento pittorico atto a integrare ulteriormente la fusione tra i diversi strati.
L’immagine impressa e la preparazione pittorica, non si annullano tra loro, ma si fondono permettendo all’artista un controllo totale dello spazio. In questo senso avviene una reinvenzione dell’uso dello strumento fotografico che, contrariamente a come avveniva in passato, ora, grazie a Chisesi, si mette al servizio dell’opera pittorica.
Biografia
Andrea Chisesi nasce a Roma nel 1972, all’età di due anni Andrea e la sua famiglia si trasferisce a Milano. Qui frequenta il Liceo Artistico e il Politecnico di Milano. Nel 1998 apre in Porta Venezia a Milano, “Andrea Chisesi photographer”, lo studio nel quale si dedica principalmente alla fotografia ma dove inizia a sperimentare quella tecnica che lui stesso definirà “Fusione” tra pittura e fotografia. Dal 1998 al 2008 , la fotografia di ritratto sarà per l’artista l’attività principale che lo porterà a pubblicare su prestigiose riviste come Vogue, Vanity Fair, Max, Rolling Stone e a ritrarre nel suo studio e sui set cinematografici attori, scrittori, musicisti di fama mondiale come Harvey Keitel, Robbie Wiliams, Ken Follet, Steven Tyler e molti altri. Nonostante i suoi successi in campo fotografico Andrea Chisesi non ha mai smesso di dipingere; sperimenta le sue prime “Fusioni” tra pittura e fotografia e continua la sua ricerca iconografica nella pittura pura. Nel 2008 apre il suo atelier di pittura in via Piranesi a Milano, dopo due anni si trasferisce a Siracusa dove apre lo studio e l’Atelier e dove tuttora vive.
Mostre principali
2019
Street Heroes, EtnaComics, Catania
Viaggio di Elena, Ex Convento del Ritiro, Siracusa
Saligia, Reggia di Caserta, Caserta
2018
Street Home, Castel dell’Ovo, Napoli
Le Muse, Spazio Donno, Milano
2017
#TRIBE17 ottobre 2017, OXO Bargehouse, Londra
Saligia, personale, Palazzo Zacco, Ragusa
Saligia, personale, ex Chiesa del Carmine, Taormina
Mostrando L’isola Palazzo Gancia, Siracusa
Imago Mundi, Luciano Benetton Collection
Rotte Mediterranee ZAC, Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo
2016
4levels Palazzo Velli, Roma
Matrem Galleria Civica Montevergini, Siracusa
My Money Palazzo Trigona, Noto
2015
1/30 agosto, personale Fuochi d’artificio e anime di Sicilia, Ottagono di Santa Caterina P.za Duomo Cefalù
5/29 maggio, Di non solo pane, Mediateca Santa Teresa, Milano Expo
2014
Spazio Tadini, 10/30 settembre, Milano
Ottagono Santa Caterina,15/30 settembre, Cefalù
Palazzo Montalto, 11/24 agosto, Siracusa
Palazzo della Provincia, 3/30 maggio, Siracusa
Biennale della creatività, 12/16 febbraio, Verona
2013
Art center, Wynwood Art District, Miami, FL, US
Frigoriferi milanesi in contemporanea al Flash Art Event espone “Fusione,
fuochi e altre passioni” personale, sala Carroponte, via Piranesi, Milano
“Fuochi e fusioni” Londra Palace, Riva Degli Schiavoni, personale, Venezia
“Approdo della Sfinge” collettiva, Bari, Lecce, Lugano, Zurigo
“Sacro e contemporaneo”, palazzo Duchi di S. Stefano,Taormina
“VII Biennale di arte contemporanea”, collettiva, Rocca Sforzesca, Soncino
2012
Triennale di Milano, Fondazione Mazzotta, Pelle di donna, collettiva
Zucchi Collection, Galleria Bianca Maria Rizzi, collettiva
Spazio “Concordia Dieci” Corso Concordia 10 Milano, personale
Galleria civica d’arte contemporanea Montevergini, Piazza Duomo, Ortigia, Siracusa
“Arte Padova” in collaborazione con Kolima Milano, Palazzo Giuri e Consulti, Duomo Milano “Fuochi e vortici”, personale
2011
Open Care, Spazio Kolima via Piranesi, Milano
Andrea Chisesi e Nicolai Lilin presentano il “Progetto Icone” Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino
2010
Spazio Concept, personale, “1996 - 2009”, via Forcella, Milano
Zucchi Collection, Zucchi Store, Duomo Milano, collettiva
AArte Accessibile, Palazzo Sole 24ore, Milano
“L’ètè des portrait”, collettiva, Bourbon Lancy, France
2009
la Rosenberg di Milano espone i suoi lavori e lo inserisce nei cataloghi d’asta
EsseBlu, Spazio al bello, Collettiva Milano
2008
“Mustaches”, collettiva, via Villapizzone, Milano
2004
“Spazio50”, personale, presentazione di Ibrain Kodra, Idroscalo, Milano