Andrea Fiorino – Lost Paradise
Alla sua prima personale milanese, Andrea Fiorino, giovane artista siciliano trapiantato a Milano, presenta il frutto della sua ultima ricerca: una “mostra concept” dall’allestimento inedito e site specific che non mancherà di stupire: foreste e boschi abitati da esseri antichi che rimandano ad una cosmogonia universale, raffigurati con una ricchezza di colore immaginifica e potente.
Comunicato stampa
Venerdì 22 maggio Circoloquadro inaugura la prima personale milanese di Andrea Fiorino, Lost paradise, curata da Elisa Fusi. In mostra l’ultimo progetto dell’artista in un allestimento inedito e site specific.
Alla sua prima personale milanese, Andrea Fiorino, giovane artista siciliano trapiantato a Milano, presenta il frutto della sua ultima ricerca: una “mostra concept” dall’allestimento inedito e site specific che non mancherà di stupire: foreste e boschi abitati da esseri antichi che rimandano ad una cosmogonia universale, raffigurati con una ricchezza di colore immaginifica e potente.
Scrive Elisa Fusi: Fiorino dà vita a un progetto immortale, espresso a livello pittorico nella circolarità delle forme e nella pennellata fluente, che vede il corpo come un portale da attraversare, una ferita-fessura da cui diparte la creazione di una nuova vita, richiamandosi al mito della creazione di Eva dalla costola di Adamo. Un mondo in continuo rinnovamento, in cui tutto si trasforma e si determina in ragione dell'immortalità che è propria della natura. Un paradiso di armonia e spiritualità, che oggi è perduto.
Lost paradise rimanda direttamente al nucleo concettuale della ricerca artistica di Fiorino e contestualizza i soggetti delle opere, uomini appartenenti ad un mondo primitivo, pre-civilizzato, all’interno di un vero e proprio paradiso perduto.
Le fonti iconografiche e tematiche delle opere sono infatti le rappresentazioni del momento della creazione, così come viene tramandata dalle Scritture, anche nella sua accezione non prettamente cristiana e quindi tratta da altri contesti religiosi come quelli orientali o addirittura precedenti, propri di una realtà pre-storica, primitiva.
Nel momento della creazione l'uomo compare per la prima volta sulla Terra e, interagendo con essa, ne diviene a tutti gli effetti abitante, poiché instaura col mondo naturale un rapporto di collaborazione e di interrelazione. Nei dipinti del giovane artista acqua, aria, terra sono gli elementi primari con cui l’uomo si trova a interagire, ma anche entità ricche di simbologie che ritornano in immagini primitive non occidentali, come il totem.
Il linguaggio di Fiorino, di grande efficacia e potenza espressiva, si avvale delle possibilità comunicative del colore, steso con pennellate fluide e in tonalità squillanti, per conferire ai suoi soggetti l'evidenza e l'immediatezza di un'immagine tribale, di una maschera oceanica o di un dipinto rupestre, coerentemente col tema a cui si riferiscono le sue opere, il paradiso perduto in cui il rapporto uomo-natura era ancora autentico e non intaccato dalla civilizzazione e dal progresso.
Circoloquadro, spazio espositivo attento a captare le tendenze artistiche più innovative, si diversifica dal panorama espositivo milanese per la volontà di dare spazio ai talenti più giovani. In questa mostra l'allestimento e i testi del catalogo sono curati da Elisa Fusi, giovane curatrice, che ha avuto modo di seguire il progetto artistico di Andrea Fiorino fin dall'esordio. È all'insegna dell'apertura ai talenti più giovani che Circoloquadro ospita questa mostra, frutto della stretta collaborazione tra artista e curatrice.
Andrea Fiorino, nato nel 1990 ad Augusta (SR), vive e lavora a Milano. Laureato in Grafica d’Arte all’Accademia di Brera, frequenta il biennio specialistico in Pittura; ha partecipato a mostre collettive e personali in Italia e all'estero.
Elisa Fusi, nata nel 1990, studia e lavora tra Milano e la Brianza. Laureata in Scienze dei Beni Culturali, attualmente frequenta il biennio di Comunicazione espositiva presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Ha curato alcune mostre personali e collettive e scrive d’arte e culturale per alcuni portali di settore.