Andrea Marcaccini – Teatro Pensieri. Trasparenze emotive
Con la mostra “Teatro Pensieri. Trasparenze emotive” di Andrea Marcaccini riparte impetuosa, chic e irriverente la Festa dell’Arte in occasione della Fashion Week milanese a “GAD” (Galleria d’Arte Domestica) a firma Crudemon e a cura di Luca Cantore D’Amore, la rivoluzionaria modalità espositiva al 25° piano dell’imponente grattacielo di Torre GalFa a Milano.
Comunicato stampa
Con la mostra “Teatro Pensieri. Trasparenze emotive” di Andrea Marcaccini riparte impetuosa, chic e irriverente la Festa dell’Arte in occasione della Fashion Week milanese a “GAD” (Galleria d’Arte Domestica) a firma Crudemon e a cura di Luca Cantore D’Amore, la rivoluzionaria modalità espositiva al 25° piano dell’imponente grattacielo di Torre GalFa a Milano che tanti consensi ha riscosso da parte del pubblico. Mercoledì 20 settembre dalle ore 19.00 le opere di Andrea Marcaccini svetteranno sullo skyline a 360 gradi di Milano.
“Riparte la nuova stagione di GAD con Andrea Marcaccini, un creativo, un sognatore, un eccentrico, un felice irregolare che svolge tutta la sua vita dentro quello che io ho sempre definito il suo ‘eccesso educato’ – afferma il curatore Luca Cantore D’Amore -. Marcaccini è un randagio di lusso che si nutre di energie, di sintonizzazioni estemporanee, rapide ma potentissime con il mondo circostante e che le asseconda fino, talvolta, all’autosabotaggio o al raggiungimento del sublime. Lo spettacolo dell’arte, con Andrea Marcaccini, pur non appartenendo alla cerchia di artisti conclamatamente e all’unanimità riconosciuti o esaltati dal sistema dell’arte ufficiale - e spesso snob - si arricchisce di un outsider di lusso e pieno di anima da elargire al prossimo, fino al contagio. Il suo intento, da buon trasgressore, non è quello di fare la morale a nessuno, quanto quello di descrivere una affannata e variegata panoramica di ciò che ci circonda attraverso nuove modalità di rappresentazione e di metterci davanti ad una scelta che continuamente dice: “da che parte stiamo?”, consapevoli che, qualsiasi sia la risposta, sarebbe inevitabilmente quella giusta”.
Le tematiche di Andrea Marcaccini sono forti e di grande attualità, spaziando dal sesso, alle droghe, all’alcool, alla trasgressione fino ad arrivare al concetto di Dio, a quello della musica, della poesia e dell’arte stessa. Molteplici e schizofrenici soggetti esplosivi compongono sempre la sua opera come in un richiamo perverso alla poetica pittorica di Hieronymus Bosch. “Verità mai come adesso esibita senza retorica e buon senso. Paradossi, estremizzazioni, provocazioni e tumulti compongono lo scenario delle questioni in cui ci invita subdolamente ad immergerci e a rapportarci, attraverso queste lastre di grande formato retroilluminate, che, nel riportare alla luce tutta la miseria umana spesso nascosta con retorica in quanto, nonostante la modernità, ancora si presenta come tabù contemporaneo, vuole urlarci tutte le sfaccettature di un mondo che cambia nei modi ma non nelle prassi, nei pericoli e nelle passioni, ma non nelle pulsioni. Il risultato? Un gioco di esseri umani che, della loro stessa condizione sono vittime e carnefici, impietosamente” sottolinea il curatore.
“GAD” (Galleria d’Arte Domestica) a firma Crudemon da febbraio 2023 presenta una serie di personali, a cadenza mensile, che vedono di volta in volta l’esposizione di opere di artisti emergenti o già affermati, nel suggestivo scenario della suite al 25° piano dell’imponente grattacielo di Torre GalFa, sede di Crudemon, che per le occasioni artistiche indossa gli abiti di Crudeart, con vista a 360 gradi su tutta la città di Milano. L’idea vincente, grazie all’ingegno di Massimiliano Pianta e Domenico Galeotti, e la curatela di Luca Cantore D’Amore, che da mesi continua a confermarsi ed attirare sempre nuovo pubblico, è quella di esporre le opere d’arte all’interno di quella che, da molti anni ormai e per molti che ne godono, è diventata la loro naturale destinazione finale: le case e gli appartamenti dei collezionisti, degli appassionati e di coloro che investono nel settore dell’Arte o anche che, semplicemente, comprano per il proprio gusto e godimento personale; svecchiando, così, il preconcetto per cui il prestigio di un’opera può essere certificato solo se esposto in un museo, in un’istituzione o in un luogo di culto; conferendo, così, ai migliaia di appassionati del settore dell’arte la possibilità non solo di incontrarsi e creare rete, ma anche di venire a stretto ed intimo contatto con artisti di grande prestigio in un luogo che, finalmente, può profumare di contatto, di confidenza, di intimità e di informalità tra il pubblico e l’opera d’arte.