Andrea Mariconti – Mens Aequorea

Informazioni Evento

Luogo
AQUA HOTEL
via Paolo Mantegazza 12/14 47921 , Rimini, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 22

Vernissage
04/03/2012

ore 18

Contatti
Sito web: http://www.percorsiestravaganti.it
Patrocini

del Comune di Rimini

Artisti
Andrea Mariconti
Generi
arte contemporanea, personale

In mostra le opere di Andrea Mariconti, un materialista dell’arte, di una pittura bituminosa, di qualità fredda e sapiente, emotivamente sospesa e come straniata in cui ogni elemento è destinato a galleggiare in una dimensione illogica e sospesa, in un magma onirico e impalpabile, ma anche alquanto reale, sognato ma terribilmente concreto.

Comunicato stampa

Il progetto che l’Associazione culturale Percorsi Estravaganti dedica all’hotel AQUA si articola in due mostre estemporanee volte a omaggiare la Rimini fuori stagione, il mare d’inverno, attraverso artisti che ce ne offrono un’interpretazione figurativa ed evocativa. Dopo il grande successo ottenuto dalla personale di Luca Giovagnoli, protagonista, dal 4 marzo al primo aprile, è Andrea Mariconti, un materialista dell’arte, di una pittura bituminosa, di qualità fredda e sapiente, emotivamente sospesa e come straniata in cui ogni elemento è destinato a galleggiare in una dimensione illogica e sospesa, in un magma onirico e impalpabile, ma anche alquanto reale, sognato ma terribilmente concreto.

Approcciarsi alla pittura di Mariconti, fa ritrovare il senso di un labor cognitivo ormai perduto. Non sono solo gli occhi ad esserne compensati ed appagati, i quadri di Mariconti risvegliano la mente, la trattengono, fermano l’attenzione davanti alla tela, richiedono di essere esperiti non solo in chiave sensibile ma anche metafisica; rivelano un pittore solerte che studia, sperimenta, viaggia, nasconde e poi svela.
La geometria del suo linguaggio è in continua oscillazione tra ascendenze e compenetrazione alla ricerca del perfetto connubio tra pensiero e azione, della sintesi tra sensibilità espressiva e intendimenti di significato.
Strumenti di questa sperimentazione sono gli elementi classici della pittura quali colore, spazio, luce e un bagaglio culturale che palesa una grande attenzione al passato.

Mariconti distende i colori in veloci pennellate su grandi composizioni tra i toni del nero, del grigio e del bruno in dialogo con il bianco. È questo l’unico colore prelevato dai tubetti. Nell’intreccio delle infinite gradazioni in cammino dai grigi trasparenti verso i neri più profondi c’è la sorpresa di materiali extrapittorici, cenere o terra, e persino le tinte calde di intonaci murali polverizzati: la scelta della materia concorre a dare significato al soggetto e a rafforzarne il messaggio. Responsabile unica delle colorazioni è la tinta propria delle materie, impastate nella liquidità dell’olio, plasmate e assimilate all’opera anche nell’imprevedibilità del loro muoversi, raggrumarsi e sgocciolare. Per lui il colore è uno spreco, anzi un disturbo, perché distrae. Gli basta il grigio. Un grigio che non è colore ma una materia (per lo più cenere, altre volte cemento) che gli struttura, anzi modella il quadro e gli dà corpo col variare delle sue stesure e spessori.

Andrea Mariconti nasce a Lodi nel 1978, vive e lavora tra Cremona e Milano. Si laurea all'Accademia di Belle Arti di Brera e, successivamente, in Scenografia e Discipline dello Spettacolo. Coordina e promuove laboratori artistici in ambito sociale in Sud Africa e Italia (orfani, psichiatria, problemi relazionali). Dopo la prima personale a Milano del 2003 viene presentato regolarmente nelle più importanti fiere di arte contemporanea. Nel 2011 è vincitore del Premio UNESCO di Arte e Bioetica che garantirà delle esposizioni in 6 continenti durante il 2012.