Andrea Spavento – I Colori del Forte
La mostra è incentrata sul tema della natura e del trascorrere delle stagioni e parte dall’osservazione quotidiana condotta da Andrea Spavento in un luogo altamente simbolico, sia sotto l’aspetto storico che paesaggistico, del territorio veneziano di terraferma: Forte Marghera.
Comunicato stampa
Si inaugura venerdì 10 ottobre 2014, alle ore 19.00, presso gli spazi espositivi di Forte Mezzacapo a Zelarino - Venezia (vedi scheda evento) I Colori del Forte, personale del fotografo veneziano Andrea Spavento, a cura del critico d’arte Gaetano Salerno.
La mostra, visitabile fino a mercoledì 22 ottobre 2014 e realizzata da Dettaglio Digitale in collaborazione con Segnoperenne, è incentrata sul tema della natura e del trascorrere delle stagioni e parte dall’osservazione quotidiana condotta da Andrea Spavento in un luogo altamente simbolico, sia sotto l’aspetto storico che paesaggistico, del territorio veneziano di terraferma: Forte Marghera.
In occasione dell’appuntamento espositivo verrà infatti presentata al pubblico una selezione composta da circa settanta stampe fotografiche di medio formato, seguendo una lettura critica e ragionata dell’intero ciclo composto da oltre cento scatti, realizzati da Andrea Spavento nel corso di due anni di intenso lavoro all’interno dell’area del Forte, archivio storico della memoria veneziana e luogo divenuto nel tempo contenitore di importanti realtà artistiche, culturali e sociali che l’artista, nel ruolo di fotografo ufficiale del Padiglione Palmanova, ha in più occasioni avuto modo di ritrarre e documentare.
I Colori del Forte si concretizza come lavoro complesso e aperto a più livelli interpretativi; pur partendo dall’osservazione della natura e dei segni tracciati sul territorio dal trascorrere delle stagioni (la metamorfosi dunque di luci e di colori), oltrepassa il dato ambientale e paesaggistico determinato dal luogo per porsi infatti nei confronti dello spettatore come momento di analisi introspettiva e di riflessione sul passaggio lento ma inesorabile delle stagioni della vita.
La capacità di evidenziare con poesia il dettaglio come l’insieme, di sottolineare nell’immediatezza dello scatto e senza ritocchi grafici le variazioni di luminosità dei diurni e dei notturni (e le impercettibili sfumature suggerite dalle diverse ore del giorno), le atmosfere in rapporto agli elementi climatici posti in dialogo con i soggetti fotografici (alberi, acqua, edifici), la trasposizione sensoriale del silenzio di un ambiente ricco di memorie e di trascorsi, conferisce al lavoro di Andrea Spavento primariamente il valore di documentazione oggettiva del tempo fisico e successivamente del tempo esistenziale, oltre le linearità della cronologia, superando così la bellezza dell’icona fotografica e il fascino del soggetto in essa ritratto per individuare, oltre l’immagine stessa, risvolti concettuali, digressioni filosofiche, ermetismi e suggestioni psicologiche.
A proposito del ciclo di lavori dice Andrea Spavento: “La mostra presenta l’ambiente del Forte ripreso nelle varie stagioni dell’anno. E’ un progetto sul quale ho lavorato per due anni. Le foto documentano il passare delle stagioni e alcuni fenomeni eccezionali avvenuti nel 2012: l’evento della “galaverna chimica” che ha interessato a macchia di leopardo tutta la pianura padana il 17 gennaio 2012 e che, a Mestre, ha colpito in particolare proprio la zona di Forte Marghera e San Giuliano. La copiosa nevicata di febbraio 2012 e la glaciazione della laguna attorno alle rive del Forte. L’enorme esplosione di pollini di pioppo avvenuta durante la primavera dello stesso anno. Completano l’esposizione alcune foto degli interni delle due casermette francesi e particolari foto notturne scattate in inverno nello stesso contesto con effetti artistici di colore ottenuti con l’uso di torce a pila e candele, atte a ricreare l’ originale ambiente dell’epoca antica”.
Scrive di lui Gaetano Salerno nel testo critico che accompagna la mostra :
“[…] Ecco così introdurre l’elemento primo di questa ricerca inteso come dato cromatico fortemente ricercato dall’artista ed esaltato in ogni composizione, allo scopo di evidenziare il battito silenzioso di organismi viventi in lenta evoluzione, in costante mutamento, l’assenza di frastuono e di rumori relegati nella città esterna ed estranea, per sostituire al clamore delle folle, al vociare delle masse qui fortunatamente assenti la voce del colore, sufficiente a saturare, anche acusticamente, queste composizioni in cui ogni aspetto della natura, il fruscio del vento o il lento scorrere dell’acqua, diviene suono universale, in comunicazione con gli elementi del cielo e della terra […]”.
Andrea Spavento e il ciclo di lavori I Colori del Forte verranno presentati al pubblico in occasione della vernice di venerdì 10 ottobre 2014, introdotti dal critico d’arte Gaetano Salerno. L’artista sarà inoltre presente durante i successivi giorni di apertura della mostra o su appuntamento (info: +39 348 80 39 588 ; +39 349 36 03 189).