Andrea Stepkova / Gianadrea Poletta – Burrasca e Carbonio senza tempo
“Burrasca e Carbonio senza tempo”, mostra degli artisti Gianandrea Poletta e Andrea Stepkova sarà il primo atto del nuovo progetto del gallerista Vittorio Rappa che da Milano approda in Sicilia.
Comunicato stampa
Uno spazio antico riportato alla vita, un fitto programma di sperimentazione contemporanea, due studi d’artista all'interno di un palazzo del quattrocento nel cuore del centro storico di Palermo.
E’ Spazio Speciale, nuovo indirizzo imperdibile nella mappatura dei luoghi dell’arte contemporanea in città, che inaugura il prossimo martedì 15 maggio alle ore 17 (preview ore 11) presso Palazzo Speciale nell’omonima piazzetta al numero 2.
I locali, appositamente riconvertiti dall’ex cavallerizza di palazzo Raffadali, sono ora sede di Vittorio Rappa project room e dei due studi-laboratori degli artisti Ignazio Mortellaro e Luca Cutrufelli.
“Burrasca e Carbonio senza tempo”, mostra degli artisti Gianandrea Poletta e Andrea Stepkova sarà il primo atto del nuovo progetto del gallerista Vittorio Rappa che da Milano approda in Sicilia: un salone espositivo temporaneo ma allo stesso tempo bottega d’arte e luogo di incontro di nuovi linguaggi contemporanei.
Una programmazione audace, quella proposta dal gallerista, con artisti nazionali ed internazionali emergenti.
Per l’opening VRproject-room presenta i lavori degli artisti Andrea Stepkova e Gianandrea Poletta.
Andrea Stepkova, nonostante la giovane età è un’artista che si è già fatta notare tra gli emergenti dell’arte contemporanea per la sua instancabile ricerca legata alla botanica e al territorio madonita. "Andrea non mostra fedelmente la natura, non è interessata all’analisi delle caratteristiche botaniche, non intende presentare un compendio di immagini dalla valenza illustrativa o divulgativa. Diventa qualcosa di diverso, elimina le barriere arrivando ad una vera e propria immedesimazione, fino alla perdita dei tratti fisici per mutarsi in altro. [...] Il suo pollice verde attraverso la pittura diventa blu, e grazie a questa sensibilità cromatica trascende la figurazione e l’idea di natura morta. Dando sfogo ad una visione mentale più che reale, si connette con queste creature su altre frequenze, in una condizione di scambio, di conoscenza e di totale - panistica - simbiosi" - Tiziana Pantaleo.
Gianandrea Poletta presenta Babylon Object (2018), imponente scultura in alluminio che raffigura, tagliate nel metallo, delle grandi sagome di foglie di Banano, assemblate in una sorta di drammatico turbinio, quasi un crollo. Accompagnano i due rilievi in gesso Ache I e Ache II (2018) composizioni ispirate a mosaici antichi che originariamente rappresentano graficamente forme naturali ma il cui ordine è stato scomposto con violenza dall’artista che li ha trasformati in drammatici fiori caduti. Con questi nuovi lavori Poletta ci racconta una natura crepuscolare, emotiva e delicatamente politica.