Andrea Tonellotto – This Must Be The Place

Informazioni Evento

Luogo
GLENDA CINQUEGRANA ART CONSULTING
Via Luigi Settembrini 17 I-20124, Milano, Italia
Date
Dal al

Dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. 

Vernissage
12/01/2023

ore 19

Artisti
Andrea Tonellotto
Generi
fotografia, personale
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Glenda Cinquegrana Art Consulting è lieta di presentare la mostra personale dedicata al fotografo italiano Andrea Tonellotto (Padova, 1974).

Comunicato stampa

Glenda Cinquegrana Art Consulting è lieta di presentare la mostra personale dedicata al fotografo italiano Andrea Tonellotto (Padova, 1974). Intitolata This Must be the Place ed accompagnata dal testo critico di Rebecca Delmenico, l’esposizione attraverso la raccolta di più di quaranta lavori fra polaroid singole e mosaici riunisce la produzione più recente dell’artista italiano dedicata al tema urbano.

Come spiega il testo di Rebecca Delmenico “davanti alle fotografie di Andrea Tonellotto cessa qualsiasi pretesa di incasellare in una logica il metodo dell’artista, il quale segue nient’altro che il proprio sentire, restituendo tramite queste immagini una narrazione atmosferica che lo vede tornare più volte, in tempi diversi, in luoghi verso cui nutre una fascinazione per ritrovare e cristallizzare quei sapori e quelle suggestioni che permangono immutati, una continuità che persiste oltre il cambiamento nell’inevitabile scorrere dei giorni”. La critica sottolinea la modalità di ricerca dell’artista padovano, che per costruire i suoi mosaici di Polaroid si reca più volte sugli stessi luoghi allo scopo di ritrovarvi suggestioni atmosferiche, realtà emozionali e prospettive di volta in volta differenti, capaci di racchiudere una visione su un luogo, che è la dilatazione di un momento poetico. Come sottolinea Delmenico, la forma mosaico, in cui le singole immagini compongono una forma più ampia, per Tonellotto è lo strumento linguistico fondamentale: Tonellotto coglie connessioni tra luoghi e sentimenti e le polaroid, singole e in composizione, ne sono la prova: esse sono in grado di rievocare sinfonie emozionali perché è in quella dimensione, in cui un istante si dilata e il tempo come categoria cessa di esistere, che abita l’anima dei luoghi in assonanza con quella dello stesso artista”. Alla base del suo lavoro c’è un’ispirazione emozionale molto forte, cui segue una fase costruttiva di natura razionale: prosegue Delmenico, Tonellotto, nel perlustrare questi spazi urbani a distanza di giorni, mesi o addirittura anni, riconosce istantaneamente quei segnali che balzano al suo occhio, come un colore, un motivo, un gioco di luce, e subito li immortala, ma sarà solo al termine del lungo processo di raccolta delle immagini che all’artista si palesano quelle connessioni che danno vita a composizioni in cui l’artista ritrova per primo sé stesso.