Andrei Pokrovskii – Sprout
Sprout (germoglio) nasce da una riflessione intorno a una tradizione ricorrente negli ornamenti di molte chiese inglesi. È usanza in quei territori, soprattutto negli edifici di epoca medievale, ricorrere all’iconografia del cosiddetto “green man” per decorare porzioni di spazio nascoste generalmente sotto i capitelli, le volte o le basi delle colonne. Si tratta di un personaggio maschile ornato da fogliame che fuoriesce e si genera dai suoi stessi occhi, dalle narici e dalla bocca.
Comunicato stampa
RIBOT è lieta di presentare la prima personale in galleria di Andrei Pokrovskii (Mosca, 1996, vive e lavora a Londra), un progetto corale e appositamente concepito in cui ogni opera contribuisce al determinarsi di una dimensione in bilico tra la nostalgia e il sogno.
Sprout (germoglio) nasce da una riflessione intorno a una tradizione ricorrente negli ornamenti di molte chiese inglesi. È usanza in quei territori, soprattutto negli edifici di epoca medievale, ricorrere all’iconografia del cosiddetto “green man” per decorare porzioni di spazio nascoste generalmente sotto i capitelli, le volte o le basi delle colonne. Si tratta di un personaggio maschile ornato da fogliame che fuoriesce e si genera dai suoi stessi occhi, dalle narici e dalla bocca. Spesso ritenuto un manufatto assimilabile al paganesimo, il motivo decorativo è stato tuttavia ricondotto anche al contesto della mitologia cristiana e alla "Leggenda della Vera Croce". Secondo questa credenza, il terzo figlio di Adamo ed Eva piantò tre semi dell'Albero della Vita nella bocca del padre defunto. Il legno proveniente dagli alberi germogliati dal suo corpo, dopo molte vicessitudini, finirà per essere utilizzato per la costruzione della croce cristiana. La storia del seme continua in qualche modo in "The Dream of the Rood", un poema medievale inglese in cui la storia della crocifissione viene raccontata a un sognatore dal punto di vista della croce nel tentativo di animare un elemento strutturale e architettonico.
È questa traslazione di significato, questo passaggio che riconnette uomo, natura e spazio che indaga e interessa la ricerca pittorica dell’artista. La mostra propone un'idea di trasformazione e di confine labile tra un personaggio e un ambiente, dove la storia di una personificazione ibrida diventa il motivo centrale. Gli alberi e i fiori, ma anche le stesse architetture e figure che caratterizzano i dipinti, appaiono già come parte di un ciclo di metamorfosi, evoluzione e ritorno. Non manca in questa serie di opere l’uso del legno, una delle cifre ricorrenti nella poetica di Pokrovskii, che in questo contesto diventa elemento con una funzione quasi metonimica, ma anche materia strutturale che caratterizza l’allestimento.
Per Sprout l’artista ha inoltre realizzato uno special project in cinque esemplari differenti, una serie di opere dove la tecnica del collage si alterna all’olio. Le piccole carte restituiscono l’immagine di un mondo onirico dove le forme della natura e le geometrie dell’architettura inaspettatamente si mimetizzano e convivono.
Andrei Pokrovskii (Mosca, 1996; vive e lavora a Londra, UK) ha studiato presso Moscow State University of Printing Arts, Mosca, 2013, e British High School of Arts and Design, BA Illustration, Mosca, 2016. Sue mostre personali e collettive si sono tenute presso: ZÉRUÌ, Londra, 2024; MAMA PROJECTS, New York, 2024; RIBOT gallery, Milano, 2023; Plague Space, Krasnodar, 2022; Osnova Gallery, Moscow, 2022, 2021; Sector 2 Gallery, Bucharest, 2022; Ural Vision Gallery, Ekateringburg, 2022; The Foundation of V. Smirnov and K. Sorokin, Moscow, 2021; Osnova Gallery, London, 2021; Plague, Kazan, 2021; Chicory, Zheleznogorsk, 2021; Lobby, Moscow, 2021; ISSMAG Gallery, Moscow, 2021; 155a Gallery, London, 2020; ZDES Gallery, 2020; Moscow Artists Union, Moscow, 2020, 2019; Berrywaterfest, Moscow, 2019; LAMPA studios, Moscow, 2019; Boomfest, St.Petersburg, 2017; Triumph Gallery, Moscow, 2017; Library of H.C. Andersen, Moscow, 2015; German Embassy, Moscow, 2014.