Andy Cross – House Painter
L’approccio pittorico e costruttivo di Andy Cross abbatte barriere linguistiche che spesso impieghiamo per separare stili e discipline: architettura, scultura e pittura si confondono e dialogano in una dimensione di totale potenzialità espressiva.
Comunicato stampa
House Painter ha un tetto spiovente, una porta, tre finestre e perfino una piccolo veranda. È letteralmente una casa costruita con quadri. Un centinaio di lavori che coprono tutta la superficie esterna, combinati insieme come fossero un comune materiale da costruzione, presentandosi come un vero e proprio caleidoscopio visivo.
Nessuna opera è stata realizzata appositamente per la Casa: dipinti plein-air, ritratti, autoritratti, nudi, nature morte, lavori astratti e testuali costituiscono una sorta di racconto della sperimentazione sul linguaggio pittorico di Cross degli ultimi anni e vivono ognuno di vita propria. Solo successivamente sono stati assemblati, dall’artista stesso, per divenire parte di una esperienza più pervasiva e totalizzante.
L’epifania di luci, colori, forme e le inaspettate relazioni tra queste e l’opera generate dal lavoro a cavalletto all’interno di questo “nuovo studio” sono divenute illuminanti per l’artista.
L’approccio pittorico e costruttivo di Andy Cross abbatte barriere linguistiche che spesso impieghiamo per separare stili e discipline: architettura, scultura e pittura si confondono e dialogano in una dimensione di totale potenzialità espressiva.
“Dipingere all’interno dei propri dipinti, riciclare il quadro, girarlo dall’altra parte e ricominciare daccapo; farlo a pezzi e inserire i frammenti a collage su un altro quadro. Fissare insieme con delle viti un paio di quadri per creare una superficie più ampia e ricominciare a dipingerci sopra, abbinare insieme i quadri e costruire una casa”. Questa la sua pratica, dichiarata e impiegata in questo progetto che si pone come un ponte che collega degli “opposti” - interno ed esterno, personale e pubblico - in linea con la sua visione della vita intesa come una costante “residenza artistica”.