Andy Warhol
Mostra personale di Andy Warhol, protagonista assoluto del Movimento della Pop Art.
Comunicato stampa
Il 22 maggio si inaugura la mostra personale di Andy Warhol, protagonista assoluto del Movimento della Pop Art.
Non è un caso che Ferrara celebri nuovamente questo grande artista del Novecento, che espose presso la prestigiosa sede di Palazzo dei Diamanti nel lontano 1975, con la cura di Franco Farina, allora direttore dell’Istituzione.
Nella mostra presso la Mazzacurati Fine Arts sono esposti otto importanti lavori su tela e su carta di piccole, medie e grandi dimensioni, che abbracciano un arco temporale compreso tra gli Anni Sessanta e gli Anni Ottanta.
Su Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) e sulla Pop Art sono state realizzate innumerevoli pubblicazioni, che testimoniano l’importanza e la straordinaria “attualità” di questo artista che ha saputo raccontare, interpretare e, infine, condizionare, la società del suo tempo, tanto che la sua poetica si può, anche se in modo trasfigurato, leggere nelle sperimentazioni di tanti artisti contemporanei fino alle giovani generazioni. Renato De Fusco parlò, tra gli altri, di “nuova figurazione” e di “nuova creatività”. Pop non è solo il nome di un movimento, di una corrente, ma è soprattutto un modo di sentire, che è entrato prepotentemente nella nostra cultura visiva (arte, moda, design), musicale, culturale ( letteratura, semiologia, sociologia), tanto da far parlare, oggi più che mai, di “civiltà delle immagini”. Nel mondo di Warhol e della sua Factory si mescolano marketing e creatività, produzione e innovazione, in cui i soggetti (uomini, donne, oggetti e animali) diventano icone attraenti, brillanti, come se fossero esposte sugli scaffali di un ipotetico supermarket, nel gioco all’infinito della riproposizione della civiltà dei consumi e della cultura di massa. E se è vero che, come sostiene E. L. Smith, le radici della Pop Art sono da ritrovare in movimenti quali il Dadaismo e il Cubismo, ad esempio, non possiamo non condividere, con il critico inglese, una certa vena nichilista, o, quanto meno, enigmatica, nell’artista che ancora oggi ci stupisce e ci fa riflettere. Dopo Warhol niente è più stato come prima.
L’immagine della mostra è un potente ritratto dell’artista Joseph Beuys, Beuys Laundry Bag, un’opera del 1980 di cm. 117 per 187, un omaggio al grande artista tedesco con l’aria pensierosa e lo sguardo quasi sognante, che indossa il suo immancabile “cappello di feltro”. Seguono due celebri ritratti di due icone del cinema e simboli di immagine, Liz Taylor (1964) e Marilyn Monroe (1967), ed uno struggente ritratto di Carlo Scarpa che campeggia tra strisce di colori, commissionatogli da Cleto Munari, del 1980. Tra le opere esposte anche uno dei dieci ritratti raccolti nella serie Ladies and Gentlemen, del 1975, esposta nello stesso anno a Palazzo dei Diamanti.
Un importante catalogo bilingue italiano /inglese edito da Sate Edizioni Ferrara, con testi di Vittoria Coen e Lucio Scardino, riproduce le opere esposte con importanti apparati fotografici sull’artista e verrà presentato durante la vernice.
Preview, 21 maggio ore 18,30 (su invito)
Vernice, 22 maggio ore 11,00
Durata della mostra: 21 maggio al 2 luglio 2016