Andy Warhol – Suggestioni
La mostra è impostata su un insieme molto variegato di opere grafiche di tipologia varia, che documenta tutto l’arco della ricerca artistica dell’artista, dagli inizi degli anni’50 alla fine degli’80, oltre quarant’anni di vita artistica complessa e innovativa.
Comunicato stampa
La mostra è impostata su un insieme molto variegato di opere grafiche di tipologia varia, che documenta tutto l’arco della ricerca artistica dell’artista, dagli inizi degli anni’50 alla fine degli’80, oltre quarant’anni di vita artistica complessa e innovativa.
Andy Warhol va sicuramente considerato come uno dei principali riferimenti a cui tuttora si riconduce la maggior parte dei grafici pubblicitari e art designers di tutto il mondo. L’eleganza e la sinuosità delle sue linee, unite ad un formidabile senso cromatico, rendono inconfondibile il suo styling, sempre così moderno ed aggressivo. L’artista si è sempre attenuto – nel trionfo della serialità e trattando qualsiasi tipo di immagine – alle modalità linguistiche e comunicative della cultura di massa, dove fobie, ossessioni, desideri ed ideali si confrontano con l’immagine ammiccante del kitsch e del cattivo gusto imperante, mirando a coniugare desiderio ed aspirazione al bello nel none dell’utile tout-court. La sua ricerca deriva dalle proprie ossessioni, poiché – nell’ostentazione fredda e quasi impersonale di rappresentare persone, oggetti e animali – risulta evidente il tentativo di dare una giustificazione a tutto ciò che ci circonda, quasi un perenne e costante elogio dell’american way of life. L’artista e interessato praticamente da tutto, ampliando così il proprio repertorio iconografico grazie all’infallibile sicurezza del suo occhio fotografico, abile ad operare con obiettività e freddezza; con indifferente equanimità ha reso omaggio a personaggi celebri o totalmente sconosciuti, a prodotti commerciali notissimi ed ai più banali oggetti quotidiani, scavando nel mito e nell’immaginario collettivo.
Con il suo proverbiale aplomb Warhol non ha mai cessato di stupire, frastornare e scandalizzare il pubblico, elaborando incessantemente immagini di tipologia e significato diverso, avvicendando emozioni di taglio sensazionalistico, sapienti e intriganti. La sua formula era basata su di una essenziale riduzione formale, manipolando ogni cosa con il proprio personalissimo lessico pop. Nel suo universo l’immagine diventa più artificiale , autoproducendosi con il consumo della sua vita, senza nemmeno avere il tempo per consolidarsi, poiché al suo interno già ha avuto inizio un processi di logoramento che produce un’inevitabile frustrazione dell’occhio e della psiche nello spettatore.