Angelo Aligia – Identità?

Informazioni Evento

Luogo
IPOGEO MATERASUM
Recinto XX Settembre, 7 , Matera, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 9.30/19.30

Vernissage
27/05/2023

ore 19

Biglietti

Biglietto, 5 euro

Artisti
Angelo Aligia
Curatori
Andrea Romoli Barberini
Generi
arte contemporanea, personale

L’evento espositivo presenta tre installazioni inedite, realizzate dal maestro calabrese a partire dal 2019.

Comunicato stampa

Da sabato 27 maggio (fino al 31 ottobre 2023), gli straordinari ambienti dell’ipogeo Materasum, nel capoluogo lucano, faranno da cornice alla mostra di Angelo Aligia, Identità?. L’evento espositivo presenta tre installazioni inedite, realizzate dal maestro calabrese a partire dal 2019. Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra documenta una nuova fase di ricerca dell’artista basata sulla sperimentazione di nuovi materiali plastici utilizzati per dare forma visibile ai concetti che da sempre sostanziano il suo lavoro: la memoria e la salvaguardia di valori antropologici e identitari che rinviano, sovente, alle culture rurali.
Nell’analizzare l’installazione, Identità?, la più imponente della mostra, Andrea Romoli Barberini, curatore della mostra, osserva: “[…] Sono umani simulacri, figure ieratiche, stanti, ma la loro arcaica fissità e la sommaria e reiterata caratterizzazione fa pensare, anche, a epoche distanti, iconiche rappresentazioni di lontane esistenze, di eroi e semidei, consumate in remote culture. Riduttivo considerarle il frutto di una ricerca plastica che ha trovato l’ennesimo punto di tangenza tra una certa idea di scultura e le seduzioni degli arcaismi mediterranei di pregreche civiltà. […] Sono l’effetto dell’annichilimento, di certezze smentite, quesiti irrisolti, dubbi indissolubili, angosce riemerse dalle più intime e comuni profondità; e la fissità delle posture non basta a dissimulare dietro l’apparente, rassegnata impotenza, la forzata e sofferta compostezza che tutte le caratterizza. […] Anche in quest’opera, tuttavia, Aligia, con un semplice ma efficace gioco di luci aggiunge una ulteriore e insospettabile possibilità di lettura, quasi una speranza celata nel buio. E’ nelle ombre di queste figure, infatti, che sembra di ritrovare quella vitalità negata nella fisica tridimensionalità di quegli stessi simulacri. Un’energia che può trasformare un mesto rito della memoria intriso di malinconica nostalgia in concreta riflessione su valori antichi ed eterni, pensiero funzionale all’azione, tensione al futuro.”
(dal testo di presentazione di Andrea Romoli Barberini)
Biografia dell’artista
Angelo Aligia è nato a Maierà (Cs) nel 1959. Giovanissimo, dotato di una spiccata inclinazione per il disegno, si dedica alla scultura, in cui trasferisce l’esigenza di un rapporto con un principio originale e antropologico, come condizione autentica vitale dell’essere umano oltre le differenze individuali e storiche. Le sue sculture precedenti gli anni Ottanta, riconducibili ad alcune esperienze dell’avanguardia storica, si sono sviluppate nel tempo in composizioni più libere e sperimentali. L’area della sua ricerca si colloca sin dagli esordi nell’ambito poetico del recupero del primario cui aggiunge una sensibilità architettonica che lo ha portato a indagare inizialmente nel mondo delle forme geometriche solide regolari realizzate con antiche tecniche (muro a secco) che rinviano alle culture rurali. Quest’ultimo ambito fa da sfondo a quasi tutta la sua produzione artistica a partire dai primi anni duemila. Ha esposto in numerose mostre, in Italia e all’estero, in spazi pubblici e gallerie private. Tra queste si segnalano le personali “Il canto delle pietre silenziose” (S. Ivo alla Sapienza, Roma, 2006); “In attesa del vento” (Complesso monumentale del Vittoriano, Roma, 2008); “Terra, vento, pietra” (Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone, Cosenza 2010). Ha preso parte alla 54° Biennale d’arte di Venezia, Padiglione Italia, Villa Genovese Zerbi (Reggio Calabria). Vive e opera a Diamante (Cs).