Angelo Di Castro – Artista e antiquario romano
Retrospettiva dedicata ad Angelo Di Castro, curata da Francesca Di Castro, con testo critico in catalogo di Stefania Severi.
Comunicato stampa
Si inaugura giovedì 13 giugno alle ore 18.00 presso la Galleria Russo di Roma, la retrospettiva dedicata ad Angelo Di Castro, curata da Francesca Di Castro, con testo critico in catalogo di Stefania Severi.
Per l'occasione saranno presentati 36 lavori dell'artista esposti negli anni Quaranta e Cinquanta in mostre nazionali e internazionali: dipinti, sculture e disegni, che ripercorrono i tratti fondamentali della sua ricerca artistica e di una poetica alimentata dalla incessante ricerca della vera bellezza: “Se mai dovessi avere dubbi nella tua vita, guarda intorno a te e studia la Natura: senza questo studio noi viviamo in un mondo sconosciuto senza sapere dove siamo né chi noi siamo. Nella contemplazione del Bello e della Natura, che non è che lo splendore del Vero, noi sentiamo il Bene affermarsi e illuminarsi nelle nostre anime". (Angelo Di Castro)
A un anno dalla scomparsa, e a più di 65 anni dagli esordi, gli spazi di via Alibert 20, accolgono l'omaggio reso alla figura e all'opera di Angelo Di Castro, artista e antiquario di grande talento, che nel maggio del 1947 proprio in questa strada e a questo numero civico - in quello che fu il suo negozio di antiquariato fino al 2006 - allestì la sua prima personale. L'evento si svolge in contemporanea con una mostra organizzata presso il Casino dei Principi a Villa Torlonia che ricorda Alfredo Biagini, maestro mentore e amico dell'artista.
"Per Angelo l’arte doveva essere figurativo-verista. Innamorato della statuaria antica non concepiva arte diversa da quella ispirata alla mimesi. Esemplari per lui erano l’Ermes di Prassitele e l’Efebo di Subiaco. Apprezzava anche le forme astratte di Viani ed era attratto verso forme astratto simboliche, ma poi prepotentemente riaffiorava in lui l’esigenza del vero e tornava alla tradizione che dall’antichità giungeva al Rinascimento. Amava il vero non pedante, era affascinato dall’anatomia, cercava il bello di Canova. Desiderava cogliere l’essenza della natura, ma senza copiare i maestri. Cercava l’assoluto della scultura arcaica greca, che ritrovava anche in Arnolfo di Cambio". (S.Severi)
La mostra è accompagnata dal Catalogo Ed. Palombi, che contiene numerosi saggi di amici, storici dell’arte, antiquari e collezionisti che contribuiscono a delineare la complessa e indimenticabile figura dell’artista – antiquario. Contributi di: Maria Grazia Barucci, Maurizio Berri, Alvar Gonzales Palacios, Mario Lolli Ghetti, Maria Paola Maino, Renato Mammucari, Elisa Tittoni, Lucia Pirzio Biroli, Cesare Terracina, Paolo Emilio Trastulli, Carlo Virgilio.