Angelo Filomeno – Works. New Millennium
Ideata dalla direttrice del MUST, architetto Claudia Branca e curata dal professore
Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università del
Salento, sarà la prima mostra di taglio antologico dedicata all’artista italoamericano
Angelo Filomeno.
Comunicato stampa
Giovedì 29 giugno alle ore 18.30 verrà inaugurata nelle sale del piano terra del
MUST Museo Storico della Città di Lecce (via degli Ammirati 11) la mostra
Angelo Filomeno. Works. New Millennium.
La mostra nasce dalla collaborazione tra il MUST Museo Storico della Città di Lecce
e il Laboratorio TASC Territorio, Arti visive e Storia dell’arte contemporanea del
Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e sarà visitabile dal 29
giugno al 22 ottobre 2023.
Ideata dalla direttrice del MUST, architetto Claudia Branca e curata dal professore
Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università del
Salento, sarà la prima mostra di taglio antologico dedicata all’artista italoamericano
Angelo Filomeno.
«La mostra si pone in linea con la programmazione culturale del MUST Lecce, con la
finalità di ideare e produrre autonomamente iniziative di valore scientifico e
divulgativo al tempo stesso (vedi le mostre di Marianna Elmo e Francesco De
Matteis), per estendere conoscenze e consapevolezze sullo scenario culturale sia
storico che strettamente contemporaneo» ha sottolineato Claudia Branca, direttrice
del MUST.
Per meglio comprendere il percorso artistico di Angelo Filomeno, il catalogo bilingue
a corredo della mostra, a cura di Massimo Guastella, edito da Sfera Srl – Must
Edizioni, raccoglie i testi di Vittorio Sgarbi, dello stesso curatore, di Lia De Venere
e gli apparati filologici a cura di Alessia Brescia, Erika Presicce e Cristina Sergi,
giovani ricercatrici dell’ateneo salentino.
Angelo Filomeno, originario di San Michele Salentino (BR), classe 1963, tra le
personalità più interessanti del panorama artistico internazionale, ha frequentato il
corso di pittura del professore Alfonso Siano all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Il
luogo della formazione rappresenta un fattore non secondario nella motivazione
dell'esposizione: «Tale aspetto non può che rafforzare saldamente il legame tra la
formazione accademica territoriale con i luoghi dove si è sviluppata e svolta la
produzione artistica e culturale di Filomeno» ha scritto in catalogo Massimo
Guastella.
Dopo il diploma, Angelo Filomeno si è trasferito a Milano dove ha avuto modo di
esercitare le abilità sartoriali acquisite in giovane età, lavorando per note maison di
moda: Raffaella Curiel, Mila Schön, Versace. Dal 1992 si è stabilito a New York dove
ha collaborato con atelier di sartorie teatrali, come Eaves Brooks, nel Queens e per
Oscar de la Renta. È stato, in particolare, il rapporto con l’amica Carolyn
Kostopoulos, proprietaria della Carrelli Costumes di Manhattan, a offrirgli
l’opportunità di lavorare i tessuti per realizzare i costumi di cinema, teatro e
spettacolo. Dopo varie esplorazioni di impronta concettuale degli anni Novanta, agli
esordi del nuovo millennio si registra la svolta della sua carriera, quando sceglie di
mettere a frutto la grande abilità di ricamatore su pregiate sete shantung, affiancate
poi ad altri materiali.
L’artista vanta numerose partecipazioni a rassegne di respiro internazionale; nel 2007
è stato invitato alla 52° Biennale di Venezia dal curatore Robert Storr. L’esposizione
veneziana ha sancito la sua consacrazione nel sistema dell’arte contemporanea.
In mostra nel museo leccese, una selezione di oltre sessanta opere, prevalentemente
ricami, ma anche disegni, acquerelli, opere plastiche e installazioni, che ripercorrono
la sua produzione artistica dal 2001, anno in cui ha sviluppato un linguaggio
autonomo e riconoscibile con le singolari, prime “pitture ricamate” dalle tematiche
macabre, realizzate con l’inseparabile macchina da cucire SINGER, sino ai lavori più
recenti realizzati nel 2023, con fienili e circhi americani ricchi di policromie.