Angelo Morbelli – Tra Verismo e impegno sociale
L’esposizione, che presenta 25 dipinti del caposcuola del Divisionismo italiano, molti dei quali ritornano visibili dopo oltre un secolo, s’inserisce nelle celebrazioni che Milano dedica al pittore alessandrino, in occasione del primo centenario della sua scomparsa.
Comunicato stampa
Milano celebra Angelo Morbelli (Alessandria 1853 - Milano 1919), uno dei più importanti artisti dell’Ottocento, caposcuola del Divisionismo italiano, in occasione del primo centenario della sua scomparsa, con una serie d’iniziative che avrà uno dei suoi momenti più alti nella retrospettiva, in programma dal 15 marzo, alla GAM - Galleria d’Arte Moderna.
Ad aprire idealmente il centenario, dal 28 febbraio al 13 aprile 2019, Enrico Gallerie d’Arte di Milano (via Senato 45) ospitano la mostra dal titolo Angelo Morbelli. Tra Verismo e impegno sociale, che presenta 25 dipinti, tra i più famosi realizzati dal maestro piemontese, molti dei quali ritornano visibili dopo oltre un secolo, in grado di ripercorrere i principali capitoli della sua carriera.
La rassegna, curata da Giovanni Anzani, tra i più autorevoli esperti di Morbelli e del Divisionismo, ed Elisabetta Chiodini, storica dell’arte specializzata in pittura italiana dell’800, è la prima iniziativa dell’Archivio Angelo Morbelli, per lo studio e l’ordinamento del materiale storico e artistico dell’artista piemontese, finalizzato alla pubblicazione del Catalogo ragionato della sua opera.
Il percorso ruota attorno ad alcuni autentici capolavori di Angelo Morbelli, come Visita alla stalla del 1886, presentata nel 1888 alla mostra londinese curata da Alberto Grubicy, Italian Exhibition, esposta l’ultima volta in pubblico nel 1913 alla Famiglia Artistica, o Venduta! del 1897, ultimo di una serie di tre opere realizzate a partire dalla metà degli anni ottanta, o ancora Per sempre, del 1906, capolavoro divisionista, che manca da una rassegna pubblica dal 1982.
A questi si aggiungono dipinti come la prima versione dell’Ave Maria della sera del 1910, Tetti sotto la neve del 1912, la prima versione de La sposa (1909), o Risaiuole (1897), opera importante per approfondire le trasformazioni della tecnica divisionista utilizzata da Morbelli, in parallelo con lo sviluppo dell’interesse per il tema del lavoro femminile, in particolare di quello svolto nelle risaie.