Animalia. Arte del riciclo
In mostra le opere di 15 artisti che presentano un moderno “bestiario”, uno zoo immaginario dove gli
animali sono realizzati, in una sorta di “riciclaggio artistico”, con materiali di scarto tratti dalla più
ordinaria e banale quotidianità.
Comunicato stampa
La mostra “ANIMALIA, arte del riciclo”, promossa dalla Casa dell’Architettura e dalla NEWART2000
eventi & comunicazione, a cura di Luigi Fiorletta, con testi in catalogo di Massimo Bignardi, Ilaria
Mariotti, Patrizia Molinari, Beatrice Peria e Loredana Rea, dal 7 al 21 luglio 2011 negli spazi della
“Casa dell’Architettura – Acquario Romano”, piazza Manfredo Fanti, 47 della città di Roma, dopo
l’entusiastica accoglienza ricevuta nell’eccezionale, e quanto mai appropriata, vetrina del Giffoni
Film Festival 2010, presenta il talento e le capacità creative di 15 giovani artisti con una selezione di
21 opere tridimensionali.
Un coup de foudre che ha travolto, senza risparmiare nessuno, anche le migliaia di spettatori che
hanno visitato già questa straordinaria esposizione, dai bambini a bocca aperta, gli occhi sgranati
dallo stupore, al grande pubblico, entusiasta e prodigo di lodi, fino agli addetti ai lavori, forse, tra
tutti, i più sorpresi dalla freschezza delle invenzioni e dalla armonica coerenza del progetto, certo
non consueti in artisti così giovani.
Ad accrescere ancora di più il valore e l'importanza dell'iniziativa è il riconoscimento arrivato dal
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha destinato ad Animalia una medaglia
quale suo premio di rappresentanza e sua adesione alla manifestazione.
E' un riconoscimento importante per gli artisti, e per noi organizzatori, a conferma che iniziative
come queste, volte a valorizzare e a far conoscere l'attività di quanti stanno ancora cercando la
propria identità e la consapevolezza nel proprio lavoro, rappresentano la vera spinta del futuro,
perché solo attraverso la conoscenza delle pratiche creative dei più giovani è possibile
comprendere i successivi sviluppi della sperimentazione contemporanea.
“ANIMALIA, arte del riciclo” presenta, infatti, un moderno “bestiario”, uno zoo immaginario dove gli
animali sono realizzati, in una sorta di “riciclaggio artistico”, con materiali di scarto tratti dalla più
ordinaria e banale quotidianità – dalle tettarelle per i neonati ai panni per spolverare – o tramite il
recupero di giochi della nostra infanzia, come le figurine Panini, i palloncini, le matite colorate, le
tessere di puzzle, ma anche i rotolini di profumata liquerizia o i frammenti di specchio, le carte da
gioco o le biglie, le collezioni di conchiglie o quelle di bottoni.
Dalla sapiente manipolazione di questi elementi, dallo studio attento dei rapporti formali e cromatici, prendono forma l’istrice, il gallo, il cnguro, il cammello, la tigre, il fenicottero, la foca, il tucano e tante altre creature di un mondo incantato che ci restituisce il piacere puro della visione e la libertà della fantasia.
Una esposizione “extraordinaria”, nelle cui opere il rigore progettuale e realizzativo si unisce alla capacità di trasformare la realtà, dando ad essa la sostanza fantastica del sogno, in una magica metamorfosi che trova nella dimensione ludica dell’arte una sua nuova e poetica verità.
Del resto l’arte è anche gioco, e il gioco è una cosa seria.
Oggetti che traducono il ritmo della quotidianità, scandito da immagini che forano lo schermo o i mega schermi con i quali i pubblicitari globalizzano la città contemporanea. È una pratica d’insegnamento che si fa, dunque, progettazione creativa, intesa come chiave strutturale, in pratica come necessità di ragionare sulla linea, sulla sagoma, sulla forma, sul volume e sul loro rapporto con lo spazio, in primis quello urbano; una pratica che fa leva sulla formazione, sulla didattica, insomma su una nuova concezione della coscienza estetica. Da questi laboratori della ‘coscienza’ nascono progetti per una città ideale, quel sogno che ciascun artista imprigiona nel proprio lavoro: una città che è espressione del pensiero e dell’artificio, della capacità di gestire le mani, la loro attitudine a tradurre i valori della tradizione, attraverso un rinnovato e critico processo progettuale che, ogni volta, rinnova il dialogo fra storia e contemporaneità.
Gli artisti:
Lucia Bortolotti, Ilaria Caringi, Anna Maria Cellupica, Debora Fabrizi, Fabiola Fagiolo, Alessandra Fossacreta, Martina Garofali, Anna Giona, Lucrezia Maggi, Maria Laura Mascetti, Stella Maurelli, Riccardo Parisi, Francesca Rossi, Gloria Sifoni, Marcela Ioana Vasi.