Anime in cammino sulla via Francigena
La mostra presenta una cinquantina di scatti realizzati dal celebre fotoreporter Graziano Perotti lungo la via Francigena.
Comunicato stampa
Un passo dopo l'altro. Lentamente. Ricalcando le impronte lasciate nella storia dai pellegrini che, già dall'anno Mille, intraprendevano percorsi mistici e spirituali alla ricerca di se stessi e dei simboli della fede. Un viaggio lungo la via Francigena, la stessa che lo storico Jacques Le Goff ha definito "il ponte tra l'Europa anglosassone e quella latina".
La mostra Anime in cammino sulla via Francigena (organizzata dal Settore Cultura del Comune di Pavia) inaugura giovedì 24 marzo 2014 (inaugurazione ore 18) nello Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto di Pavia e presenta fino al 25 aprile 2016 una cinquantina di scatti realizzati dal celebre fotoreporter Graziano Perotti lungo la via Francigena.
Le immagini (frutto di un progetto dell'Assessorato al Turismo della Provincia di Pavia che le ha messe a disposizone per realizzare la mostra) immortalano uomini e donne, pellegrini con le loro storie, anime in cerca di una risposta o forse solo di una consolazione, e poi paesaggi, scorci, simboli religiosi e spirituali, ai quali sembra che Perotti voglia dare una vita propria.
Con questa iniziativa prosegue il "cammino" culturale che abbiamo voluto intraprendere sui temi della spiritualità nell'anno giubilare. Non poteva mancare un evento sul tema della Via Francigena, così profondamente legato al nostro territorio, che ci permette di continuare a investire sul tema dei cammini di fede. Con le immagini straordinarie di Graziano Perotti, inoltre, la grande fotografia torna protagonista allo Spazio Arti Contemporanee come forma di espressione artistica sulla quale continueremo a puntare. Un ringraziamento speciale va alla Provincia di Pavia che ha messo a nostra disposizione questo prezioso corpus di immagini, realizzando con noi un' ottima sinergia tra istituzioni del territorio, dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
E' difficile raccontare la Via Francigena, perché è facile cadere nella retorica. Percorrerla si rivela però sempre un'esperienza straordinaria, che cambia profondamente non solo chi s'incammina lungo le 79 tappe dei suoi 1600 km, ma anche le comunità attraversate e la loro cultura, grazie al contatto umano diretto e senza filtri. Abbiamo scelto di affidare questo progetto a Graziano Perotti, confidando nel suo talento capace di condensare in un racconto fotografico un'umanità ricca di mille sfumature e nessuna differenza così come di dipingere con forza e delicatezza la bellezza dei nostri paesaggi. L'obiettivo di questo progetto di oltre 150 scatti (50 quelli in mostra) è la valorizzazione turistica e la tutela ambientale -perché senza conoscenza non c'è protezione- della nostra terra, grazie alla narrazione fotografica di una Via Francigena guadagnata passo dopo passo dai pellegrini e vissuta dagli abitanti in un mosaico che - complice lo sguardo di Graziano Perotti- ha l'ambizione di essere universale, dichiara Emanuela Marchiafava, assessore al Turismo della Provincia di Pavia.
Racconta l'artista a proposito di questo lavoro sulla spiritualità della via Francigena: È un viaggio sui 140 km della via Francigena che attraversano la provincia di Pavia. Un viaggio alla ricerca dei pellegrini con le loro storie, di paesaggi mutevoli nelle stagioni e di storie dei nostri tempi. Un viaggio culturale nella bellezze delle chiese ed abbazie dove il pellegrino entra anche per pregare, un viaggio nella bellezza dei paesaggi che cambiano nel ritmo delle stagioni. Una via Francigena moderna, accompagnati dai pellegrini dei nostri tempi che possono avere anche la pelle diversa, oppure sono scappati dalla loro terra martoriata dalla guerra.
Oltre 3000 km percorsi in un anno, perché il pellegrino non aspetta il fotoreporter, ma è il fotoreporter che lo deve trovare e fotografare nei luoghi più significativi. Può capitare di andare nove volte sino a Palestro (che è la loro prima tappa nella provincia di Pavia) senza mai incontrarne uno, oppure voler scattare una foto dove il pellegrino cristiano si confronta con altre religioni e bisogna passare giorni e giorni sempre in viaggio sperando di fotografare quella nuova situazione, e ancora, cercare un pezzo di storia italiana sul tratto pavese che nessuno conosce. Un viaggio sulla via Francigena con tante anime in un mondo che sta sempre più cambiando e dove può anche capitare che il pellegrino cristiano divida lo stesso tetto con un profugo del Mali nell'anno del giubileo, durante il suo cammino verso Roma.