Animula Vagula Blandula

Informazioni Evento

Luogo
THE PROJECT SPACE
Via Nazario Sauro 52, Pietrasanta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
24/06/2023

ore 18

Curatori
Massimo Scaringella, Alessandro Romanini
Uffici stampa
ILOGO
Generi
arte contemporanea, collettiva

Parole riferite sia alle persone psicologicamente fragili e incerte che, in archeologia, alla rappresentazione dell’anima del defunto.

Comunicato stampa

In occasione della ottava edizione della Collector’s Night a Pietrasanta, l'evento annuale promosso dalle gallerie d'arte della città con la più alta densità di luoghi espositivi, sabato 24 giugno alle ore 18, sarà inaugurata presso The Project Space (Ex Marmi - Pietrasanta, via Nazario Sauro 52), la mostra “Animula Vagula Blandula” prodotta da The Project Space, Lis10 Gallery, Tg Residency e curata da Alessandro Romanini e Massimo Scaringella con opere di Brice Esso, Armand Boua e Aron Demetz. Sia Esso che Demetz saranno presenti all'evento ed incontreranno il pubblico. La mostra si estende dagli spazi di The Project Space, fino alla corte di via Garibaldi 44 nel centro storico e nella piazzetta San Martino adiacente alla piazza del Duomo, dove saranno esposte alcune delle sculture. Il titolo “Animula Vagula Blandula” (Piccola Anima Delicata), è una citazione delle ultime parole in forma di epigramma attribuite all’imperatore Adriano morente citate nel famoso testo di Marguerite Yourcenar “Memorie di Adriano”. Parole riferite sia alle persone psicologicamente fragili e incerte che, in archeologia, alla rappresentazione dell'anima del defunto. I tre artisti presenti in mostra al netto delle loro peculiarità disciplinari, tecniche e stilistiche, sono accomunati da una ricerca che incrocia un riflessione metalinguistica sul ruolo dell’arte e dell’artista oggi, con un’attenta meditazione alle vicende socio politiche e l'analisi dei fenomeni che incrociano la storia con la cronaca.

Brice Esso (Dabou, Costa D'Avorio, 1991) è una figura singolare di artista multidisciplinare che in breve tempo si è imposto all’attenzione della critica internazionale, in grado di sviluppare la sua ricerca a cavallo tra pittura, scultura, fotografia e fashion design. Brice Esso sarà anche uno dei protagonisti della mostra nel parco della Versiliana che sarà inaugurata il 9 luglio e sarà presente con una installazione nella Torre dei Mattoni a fianco del Duomo a Pietrasanta. La sua ricerca è tra la scultura tradizionale africana in legno, avorio e metallo e quella della tradizione occidentale “classica”, in marmo e bronzo di cui ha studiato storia e pratica nel corso degli ultimi anni nei territori simbolo di questa cultura, fra Carrara e Pietrasanta. In mostra presenta il nuovo ciclo di opere – tra cui le famose “tête de bébés” - realizzate sia in bronzo che con vari tipi di marmo, pietre e minerali preziosi, rappresentazioni di un’idea o addirittura “autoritratti psicologici” di un popolo migrante in cerca della sua identità a cavallo fra radici millenarie e istanze contemporanee.

Armand Boua (Abidjan, Costa D'Avorio, 1978), pittore, reduce, come Aron Demetz, dalla partecipazione nel 2022 alla 59° Biennale di Venezia e alla Biennale di Dakar, come uno dei protagonisti del Padiglione Nazionale della Costa d’Avorio, sviluppa uno stile pittorico, che, utilizzando materiali rimediati e riciclati pescati dalla strada, è vocato a dare identità e dignità simbolica, a quella massa anonima, vagante e dolente (in particolare il ciclo de “Les Enfants de la Rue”...i bambini di strada) che popolano la periferia di Abidjan; luogo che diviene simbolo di tutte le periferie e delle identità umane che vivono ai margini.

Aron Demetz (Val Gardena, 1972), scultore, è reduce nel corso degli ultimi anni da un ciclo di mostre e manifestazioni internazionali di grande livello presenta a Pietrasanta un ciclo di opere che rappresentano la sua inesausta ricerca trentennale attorno alla figura umana; erose, martoriate, combuste e spesso scavate fino al limite estremo della sostenibilità strutturale della materia, le figure di Demetz sono simboliche di un’incessante lavoro del tiranno Cronos sull’individuo e sull’esistente e dell’inutile affaccendarsi dell’essere umano nella illusoria ricerca di identità attraverso manifestazioni della potenza dell’ego.

Per informazioni, tel. 333 4191734, e-mail: [email protected] sito web: www.theprojectspace.it

Ufficio stampa agenzia iLogo, Fabrizio Lucarini, tel. 342 5721200, e-mail: [email protected]