Anita Dube

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MARABINI
Vicolo Della Neve 5, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lun-ven 10-18

Vernissage
27/01/2012

ore 18

Contatti
Email: desk@galleriamarabini.it
Artisti
Anita Dube
Generi
arte contemporanea, personale

L’artista crea i suoi lavori attraverso un linguaggio concettuale che valorizza opere prevalentemente scultoree incentrate su tematiche quali la memoria sociale e personale, la storia, la mitologia e le esperienze fenomenologiche.

Comunicato stampa

La Galleria Marabini ha il piacere di annunciare la prima personale in Italia dellʼartista indiana Anita Dube. La vernice si terrà Venerdì 27 Gennaio dalle 18:00 alle 20:00 alla presenza dellʼartista. Anita Dube crea i suoi lavori attraverso un linguaggio concettuale che valorizza opere prevalentemente scultoree incentrate su tematiche quali la memoria sociale e personale, la storia, la mitologia e le esperienze fenomenologiche. La Dube è giunta alla pratica scultorea attraverso il suo coinvolgimento con lʼAssociazione dei Pittori e Scultori Radicali Indiani, un gruppo formatosi negli anni Ottanta a Baroda il cui stile caratterizzato da una forte consapevolezza di critica politica e sociale contrastava con il genere più narrativo della scuola tradizionale. Questa sorta di provocazione al contesto culturale e la tematica socio-politica rimarranno delle costanti nel lavoro della Dube spesso concentrato sullʼansia del genere umano nei confronti dei processi di perdita e rigenerazione sia personali sia della società.

Anita utilizza spesso nei suoi lavori una grande varietà di oggetti tratti dal settore dellʼindustria (gommapiuma, plastica, cavi), della manifattura (velluto, fili, perle), biologici (denti ed ossa) e readymade (famosissimi gli occhi di ceramica tipici delle statue Hindu). Spesso contrappone materiali organici ed inorganici con oggetti fatti a mano ed artigianali per creare un senso di contrasto tra familiare ed estraneo, invitante ed inquietante. Ad esempio nelle opere esposte in questa mostra riprende più volte il concetto di “pelle” ricoprendo e rivestendo oggetti come radici di alberi su cui è applicato un rivestimento di velluto scuro come Void ( Coitus), 2008. Con stoffe e ricami riprende quelli che sono stati per secoli i gesti ed i mestieri domestici tradizionalmente assegnati alla donna. Alla donna è dedicata anche la candela Woman, 2007 di grandi dimensioni che compone le lettere della parola “woman” che dà alla figura femminile un senso di sacralità e la rende quasi un concetto universale.

In altri lavori come Chanche Piece A-B, 2008 lʼartista utilizza un tessuto zebrato che ricopre unʼipotetica tela e cornice di legno in cui sono intagliate frasi e parole illuminate a loro volta dal retro. Lʼutilizzo della parola è fondamentale nel lavoro della Dube che per la mostra alla Galleria Marabini riprende inoltre nelle sue opere delle citazioni di Pasolini rendendo omaggio allʼItalia.

Di incredibile impatto infine il lavoro Ah (a Sigh), 2008 in cui da una fotografia in bianco e nero stampata su una larga tela fuoriescono rami rivestiti in velluto come prolungamenti delle mani delle persone raffigurate affamate di cibo e speranze.

La forza e la durezza dei contenuti delle opere vengono stemperate e rese meno aggressive da una purezza formale ed estetica che fanno di ogni opera un pezzo di estrema eleganza e di raffinata bellezza. Anita Dube è nata a Lucknow (India) nel 1969, Vive e lavora a New Delhi.

Inizia la sua carriera come critica dʼarte per poi dedicarsi sempre più alla professione dʼartista.
Artista internazionale ha avuto mostre personali a New York, in India e a Parigi: ”Illegal” ,Nature Morte, New Delhi and Bose Pacia,New York (2005), “ Phantomos of Liberty” Gallerie Almine Rech, Parigi (2007). Tra le partecipazioni collettive più importanti:"Seventh Havana Biennial"- Havana, Cuba (2000), “Resonance: Anita Dube and Subodh Gupta”, Vancouver Internetional Center for Contemporary Asian Art, Vancouver (2004), “Urban Manners: 15 Contemporary Artists from India”, Hangar Bicocca, Milano (2007), Parigi-Delhi-Bombay” , Cente Pompidou, Parigi (2011).