Anna Caser – Il tessuto dei sogni
Anna Caser in questa ultima serie di lavori dimostra come il suo cammino continuo, tenace, ricordato spesso nei contributi critici da Dino Formaggio, sia arrivata ad una svolta tecnica importante. E questo perché si è accresciuta la capacità combinatoria però anche la capacità visionaria dell’artista appare estremamente più libera.
Comunicato stampa
Anche nei recentissimi lavori in cui entrano per la prima volta le tecniche digitali e l’ elaborazione al computer accanto alle tecniche pittoriche tradizionali, la fantasia conquista facilmente il potere di mettere in sintonia con il mondo la capacità visionaria dell’artista. …Quello che si può dire di questi lavori recenti è proprio l’innovazione compositiva che non si adagia più nell’alveo infantile e primitivo di Klee, ma si lancia direttamente dal collage dadaista direttamente negli xfiles dei software di elaborazione immagini. Lo spirito delle avanguardie è soffiato ancora, ma questa volta nella direzione di una contemporaneità che è sempre memoria aggiornata dei western files artistici,ma in un modo veramente libero e sempre più esplicito.
…E’ come se il mondo infantile, illogicamente narrativo, fantastico e surreale, avesse trovato un linguaggio più duttile, forse più veloce, per riuscire ad esprimere una complessità che vive di spostamenti rapidi, di sinergie tra i segni e il colore, d’ attenzione al dettaglio ma anche di una visione d’insieme che colpisce come un graffito sulla corteccia di un albero.
Anna Caser in questa ultima serie di lavori dimostra come il suo cammino continuo, tenace, ricordato spesso nei contributi critici da Dino Formaggio, sia arrivata ad una svolta tecnica importante. E questo perché si è accresciuta la capacità combinatoria però anche la capacità visionaria dell’artista appare estremamente più libera. … Ancora una volta la tecnica diventa importante nel lavoro della Caser, ma in questo caso probabilmente vi è stato anche un chiarimento concettuale necessario soprattutto alle nuove procedure creative.
Allora il mondo dell’artista entra in una fase vibratile, energetica, come in un risveglio di primavera. Se da un lato si accentua il racconto, in questi lavori, sembra che la fantasia si sciolga in forme e combinazioni che si situano sotto il segno della metamorfosi. Gli oggetti cambiano e danno vita ad altri oggetti. Le forme nello stesso tempo subiscono cambiamenti e tensioni che ne fanno nascere di nuove. Una sottile allusione agli “oggetti nuovi” surrealisti c’è, masi tratta di uno spostamento sintagmatico. E’ invece importante come dalla semplificazione degli elementi, l’artista riesca atrarre un aumento della complessità compositiva, che è sempre crescente e sempre magmatica nell’inseguire le continue metamorfosi delle unità elementari.
Queste ultime recano la memoria dello strappo, dell’essere parte di un tutto perduto di cui non rimane alcuna nostalgia perché l’artista lo sa reinventare ogni volta. Diventano nuove parole di una nuova poesia che viene scritta dalla prima volta ed è sempre diversa. Questi supercollage hanno l’eredità di una condizione visiva in cui il frammento coincide con il tutto. Sono parti di un discorso originale attorno all’arte come stupore e invenzione. Ma sono anche la genesi di una creatività che sa autoalimentarsi, crescere e proliferare percostituire un universo a parte, sereno e felice come un mattino lustrale.
VALERIO DEHO' , testo del catalogo “ SUPERCOLLAGE”
Anna Caser
è nata a Verona. Ha vissuto a Genova, Rovereto, Milano, Torino, Roma e Varese. È ritornata a Verona nel 1985 dove ora risiede seguendo le orme della famiglia che da tre generazioni annovera pittori e scultori di professione.
Opera nel campo delle arti figurative dal 1960 partecipando a mostre personali e collettive in tutto il mondo ricevendo segnalazioni e premi. Nel 2002 è stata scelta tra artisti internazionali a eseguire l’HOLIDAY CARD per l’Orchestra Sinfonica di Chicago. Nel 2003, da maggio a settembre, è stata invitata al Museo Italoamericano di S. Francisco a presentare la mostra personale: “Time and Dreams on my Hands. E’presente al Museo di Arte Contemporanea “Dino Formaggio” di Teolo (Padova) dove nel 2005 ha tenuto una personale “Il tempo delle fiabe”.