Anna Laura Angeletti. Inventario con anima
Edito da Umberto Allemandi & C., curato da Luca Ronchi, con una prefazione di Folco Quilici, Inventario con anima racconta la vita di Anna Laura Angeletti, attraverso gli episodi e gli incontri più importanti della sua carriera.
Comunicato stampa
“Ho provato a raccontare con ironia cinquanta anni di lavoro di interior designer, dove ho sempre corso scivolando sui problemi e cercando una certa sensualità che volevo diventasse il mio stile". Anna Laura Angeletti
Le case di Valentino e Giammetti, di Audrey Hepburn, di Ira von Furstenberg, dei Brachetti Peretti, di Tomas Milian sono solo alcuni dei lavori realizzati da Anna Laura Angeletti, interior designer, arredatrice di barche, di case magnifiche oltre che grande collezionista e amante dell’arte contemporanea. Il suo lavoro, svolto sempre con grande entusiasmo, con uno spirito avventuroso, innovativo e lungimirante, l’ha portata negli anni a viaggiare da Hong Kong all’Australia, dall’India alla Giordania, in ambienti esclusivi, tra nobili inglesi, armatori greci e salotti intellettuali.
Edito da Umberto Allemandi & C., curato da Luca Ronchi, con una prefazione di Folco Quilici, Inventario con anima racconta la vita di Anna Laura Angeletti, attraverso gli episodi e gli incontri più importanti della sua carriera. Come spiega Luca Ronchi, “attraverso di lei, ho voluto ricordare una Roma scomparsa,una città che una volta «c’era» nella cultura e nell’arte, e che «sorrideva».Adesso non esiste più ed è difficile da raccontare a chi non l’ha vissuta”.
Il volume, che contiene un testo introduttivo di Peter Benson Miller, è corredato da una ricca selezione di immagini inedite realizzata da Andrea Fogli, e verrà presentato al MAXXI B.A.S.E martedì 23 ottobre 2012 alle ore 18.30.
Aneddoti curiosi, personaggi intriganti, sensuali, grandi litigate e viaggi avventurosi caratterizzano i racconti di questo libro, il cui titolo, Inventario con anima “è ispirato a un quadro di Mario Schifano e di riflesso, affettuosamente, ad anni a cui sono molto legata.” Protagonista della scena culturale romana dagli anni sessanta, nel libro sono raccontate le amicizie e i legami con i protagonisti di quel periodo:Franco Angeli (che ha ritratto la Angeletti in alcuni scatti presenti nel libro) Mario Schifano, Tano Festa, Giorgio Franchetti, Graziella Lonardi, Carla Panicali, facendo rivivere per un momento “un certo stile di vita a Roma ormai perduto per sempre.”
L’avventura professionale di Anna Laura Angeletti inizia a Sabaudia, quando Giuseppe Casa, un tecnico navale amico del padre, la chiama, giovanissima, ad arredare uno yacht. Anna Laura si butta a capofitto in questa nuova attività, studiando e lavorando giorno e notte. La barca riceve premi e riconoscimenti e decolla così la sua carriera di arredatrice di navi.
Nel 1958 conosce ad Ustica Folco Quilici, con cui nasce un’amicizia e un legame profondo, “un emozionante, a volte difficile, spesso entusiasmante viaggio nell’avanguardia, nella follia, sempre nel buon gusto” come scrive lui nella prefazione del libro. Ed è lo stesso Quilici a presentarle Teddy Millington Drake, aristocratico inglese, cosmopolita, figura chiave nella sua vita professionale e privata. E’ lui a introdurla nel mondo culturale romano, l’amico Cy Twombly, Gore Vidal, il salotto inaccessibile del grande collezionista Franchetti, e poi i balli di corte in Inghilterra, l’isola di Patmos in Grecia, i viaggi in India... L’intesa intima tra di loro, l’amore per le cose belle, la passione per l’arte contemporanea, contribuiranno a formare lo stile unico che contraddistingue la sua attività“le cose, o le case, devono essere pensate per vivere la vita intensamente e al massimo, e non come forma di ostentazione o status symbol”.
Nel 1966 apre il suo primo studio di arredamento a Roma in via del Babuino “c’era Tano Festa, e c’erano già tutti, Mambor, Schifano, Angeli, un Twombly alto tre metri». Nel 1971 la sua carriera ormai consolidata, le permette di fare un accordo con la Marlborough Gallery che le fornisce i quadri per il suo nuovo studio a Piazza di Spagna:500 metri quadri arredati con le opere dei più grandi artisti contemporanei.
Richiestissima dal jet-set internazionale, la Angeletti si è avvalsa sempre di prestigiose collaborazioni: artisti, scenografi e architetti come Dante Ferretti, Giancarlo Bartolini Salimbeni, François Catroux, che hanno contribuito a realizzare l’altissima a qualità del suo lavoro “mi chiedevano il massimo e io davo il massimo, non mi tiravo indietro davanti a nessuna sfida.”
Altro incontro fondamentale nella sua vita personale e lavorativa è quello con Piero Dorazio: “instaurammo un rapporto di complicità, una gioia di capirci reciproca, con una dose notevole di esibizionismo e di ironia”. Aldilà del grande artista la Angeletti ci presenta un ritratto di un Dorazio grande anfitrione, sempre elegantissimo, ma con un amore verso le cose semplici, rustiche, e una grande passione per lamusica jazz “un uomo divertente, pieno di energie e di idee, e sempre pronto a dar manforte se gli prospettavi un’idea originale”.
Nel 1996 lo Studio Angeletti si trasferisce a Via Gregoriana, dove si trova ancora oggi, ed ha ospitato negli anni mostre dedicate a Piero Dorazio, Dante Ferretti, Bill Viola,Andrea Fogli, Gilberto Zorio,Domenico Bianchi. Il 20 novembre 2012 la galleria inaugurerà la prima mostra in Italia dedicata all’artista indiana Prabhavathi Meppayil, a cura di DeepakAnanth.