Anna Maconi – Lucciole Milano-Palermo
Lucciole Milano-Palermo nasce a partire dalla considerazione della distanza fisica tra queste due città.
Comunicato stampa
Lucciole Milano-Palermo
di Anna Maconi
a cura di Piermario De Angelis
Il nostro artist run space è pronto a riaprire il cancello verde Venerdì 20 Dicembre alle ore 18:00, per l’opening di Lucciole Milano-Palermo, mostra personale di Anna Maconi a cura di Piermario De Angelis.
Lucciole Milano-Palermo nasce a partire dalla considerazione della distanza fisica tra queste due città.
Sulle mappe, Milano e Palermo appaiono collegate da kilometri quantificabili e itinerari da seguire per andare da…a e viceversa, muovendosi su una superficie percorribile che, nel progetto ospitato nello spazio di parentesi tonde, si piega fino a diventare simbolo, metafora e territorio di risonanza.
La mostra delle fotografie di Anna Maconi, a cura di Piermario De Angelis, rimane nell’orbita di questa distanza, senza nessuna volontà di misurarla, quanto più di espanderla, esplorarla, lasciarla risuonare in una geografia diversa e invisibile. Qui, in questo spazio di mezzo in cui si sospendono le immagini, le due città possono incontrarsi, sfiorarsi per qualche attimo in un’eco reciproca dove allo stesso tempo sfumano e si condensano i gesti, i comportamenti, le tragedie, le speranze e le leggerezze di questo teatro decentralizzato e inter-metropolitano. Palermo e Milano, quindi, e nel mezzo lo spazio delle lucciole: le immagini di Anna che, come fessure luminose, si lasciano intravedere tra una città e l’altra, richiamandosi a entrambe e coinvolgendole in un unico palcoscenico dai bordi indefiniti.
E chi ne fa parte, di questa grammatica emotiva sotterranea e clandestina? Le immagini di Anna partono proprio dalle storie, dagli aneddoti e dalle memorie condivise dai membri del collettivo parentesi tonde, e si costruiscono nel tentativo di evocare, in una città diversa, la fibra di queste narrazioni. Vite di Palermo, immagini a Milano: esperienze che diventano ricordi, che diventano racconti, che viaggiano da una persona a un’altra, che approdano a Milano, dove Anna li rende immagini, che infine ritornano a Palermo, Discesa dei Candelai 21.
O ancora: vite che diventano simboli e corpi che diventano interpreti di sé stessi, si guardano da fuori e si lasciano guardare dall’obiettivo, avvicinandosi nella distanza che rimane. Perché in questo volo di lucciole anche Milano ha avuto le sue storie, raccontate prima, durante e dopo gli scatti fotografici. Storie diversissime eppure simili, a qualche livello profondo, a quelle scaturite dalla geografia emotiva palermitana: vite ulteriori che non si conoscono a vicenda, e che nelle immagini di Anna si ritrovano in quel piccolo spazio a metà tra biografia e metafora.
In questo andirivieni quasi atmosferico, può essere che si ritrovino delle somiglianze inattese, davanti alle immagini che sono lì, o che si intuisca una partitura di comunicazione e comunanza da un capo all’altro della penisola.
Non è detto che sia così, però ci piace pensarlo. Già nel suo racconto la vita cambia: è il prezzo da pagare per cercare di venirci a patti, acciuffarla, vederla.
E se dal racconto di una vita a Palermo venisse fuori un’immagine realizzata a Milano?
Cos’è vicino? Cos’è lontano?
La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 20 Gennaio 2025.
Anna Maconi (Voghera, 1996) è un’artista visiva e ricercatrice attiva nel campo audiovisivo ed editoriale, con un focus su immagini e storie che indagano tracce di vita e la complessità dell’essere umano. Si laurea presso la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, ottenendo due borse di studio per frequentare i dipartimenti di Fotografia della FH Gestaltung Bielefeld (Germania) e della Bezalel Academy (Gerusalemme). Nel 2021 consegue il Master in Arti Audiovisive e Filmmaking alla LUCA School of Art di Bruxelles.
Dal 2016 è fondatrice di Makvol Projects, progetto di editoria indipendente con cui partecipa a mostre e fiere in Europa. Dal 2018 lavora come fotografa di studio, copywriter e grafica nei settori della cultura, moda e design.
Nel 2023 avvia una collaborazione con l’associazione Scacco Matto Milano, proponendo un progetto di scenografia per persone con disturbi psichiatrici, e partecipa alle residenze artistiche di Viafarini (Fabbrica del Vapore, Milano) e Borgo Racconta (patrocinata dal Ministero della Cultura e dalla Regione Basilicata), dove realizza il progetto partecipativo Un desiderio a testa sui desideri legati al patrimonio culturale e paesaggistico lucano. Sempre nel 2023 vince il bando di Bolzano Art Weeks con la performer Caterina Nebl, presentando l’installazione Bon Ton e il cortometraggio The Lady Bo Show.
Nel 2024 realizza il progetto fotografico Rosso Blu chi sei tu, sul tema dell’identità, per il Campus Itinerari Corvetto di Milano, con il sostegno di Fondazione Cariplo. Espone in diverse sedi, tra cui Église (Palermo), Palais de Tokyo (Parigi, Paris Ass Book Fair), Studio Florida (Genova, Divago Festival), Fabrica (Treviso, Sein und Zeit), e Batibōi Gallery (Cles, TN) con una mostra dedicata a Bon Ton.
Piermario De Angelis è nato a Pescara il 06 ottobre 1997. Vive e lavora a Milano, dove nel 2022 consegue un Diploma Accademico di II Livello in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali presso l’Accademia di Brera. Nel 2021 co-fonda l’associazione culturale Genealogie del Futuro, attiva nei campi dell’editoria indipendente e della progettazione culturale. Nel 2023 è Head of Research del progetto dei MASBEDO Ritratto di Città (20/20000 Hz) a cura di Cloe Piccoli — tra i vincitori dell’ XI edizione del programma Italian Council, supportato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura — occupandosi in special modo della pubblicazione edita da Marsilio. Ha collaborato come contributor con riviste di settore come Juliet Art Magazine, Forme Uniche, Kabul Magazine, Made in Mind Magazine, roots§routes e Arte iN: per quest’ultima ha coordinato, insieme a Marco Marelli, la rubrica Tales from the Countryside, focalizzata sul rapporto tra ruralità e pratiche artistiche contemporanee. Nel 2022 pubblica un estratto della sua tesi di laurea sulla rivista scientifica Aracne. Attualmente scrive soprattutto su Antinomie, co-fondata da Riccardo Venturi, Federico Ferrari e Andrea Cortellessa, dove porta avanti la sua ricerca sul rapporto tra parole e immagini attraverso saggi critici e recensioni di mostre e libri.
)( è un artist run space diretto da cinque artisti e una curatrice: Francesca Baglieri, Rossella Poidomani, Antonio La Ferlita, Alberto Orilia, Roberto Orlando e Ilaria Cascino. La monoroom è la sede simbolica dei linguaggi visivi e risponde alla necessità di porre una sospensione del tempo all’interno di uno spazio condiviso.
)( non si identifica meramente col capovolgimento semantico dei segni ortografici scelti appositamente per la loro impronunciabilità - ma rivendica l’essenza di quell’intervallo vivido tra le due parentesi in cui l’opera d’arte cresce e si espande secondo le sue esigenze. Il fare artistico segue il proprio corso naturale di vita come le radici di un albero che affondano nel terreno, plasmando e consolidando la materia in nuove visioni.