Anna Maria Angelucci – Corpi sensibili
Al centro dell’evento espositivo 12 sculture in terracotta – per lo più patinate a freddo – realizzate dalla scultrice romana, tra il 2009 e il 2012, che hanno come soggetto principale la figura umana.
Comunicato stampa
Nello storico Ghetto di Roma, in via della Reginella – nuova strada dell’arte della capitale - la Galleria Rilievi Contemporary Art presenta Corpi sensibili, prima personale nella capitale di Anna Maria Angelucci (classe 1968).
L’esposizione, a cura di Stefania Valente, sponsorizzata dall'Università Popolare (UPTER) di Roma, Università Aperta e Forni De Marco, sarà inaugurata giovedì 3 maggio, alle ore 18.30.
Al centro dell’evento espositivo 12 sculture in terracotta – per lo più patinate a freddo - realizzate dalla scultrice romana, tra il 2009 e il 2012, che hanno come soggetto principale la figura umana.
Punto di partenza di questa sua inedita ricerca è il corpo umano - o parti di esso come la testa o le mani - attraverso cui l’uomo, da sempre, facendo esperienza nel mondo sensibile, prova emozioni, sensazioni, pensieri inconsci… «Mi piace che la figura abbia corpo, presenza, che dica: ‘Nasco dalla terra, appartengo alla realtà’ e, contemporaneamente, sussurri: ‘Sento, mi emoziono, mi abbandono, sogno’…» (A.M. Angelucci).
E’ l’occasione per conoscere questa giovane scultrice, che, tuttavia si sperimenta, anche come pittrice, da più di vent’anni – i suoi primi dipinti risalgono ai primi anni Novanta come documenta “Mondo”, una xilografia su tela esposta, datata 1992 – attraverso questo significativo ciclo di lavori rivelatore di un linguaggio maturo inedito. «In queste sculture Anna Maria fonde diversi stilemi di cui si perdono i confini, come quando prende l’acqua e l’argilla, e mischiare queste due sostanze insieme, per plasmare un’unica immagine di senso compiuto. Anche se “per compiuto” intende qualcosa che non ha niente a che vedere con il concetto concluso, portato a termine. Le sue opere lasciano intravedere un’evoluzione futura, un fluire infinito di energie sottili, universali che scorrono come un fiume senza mai fermarsi» (Stefania Valente).
Abbandonando l’immagine statica che aveva caratterizzato i suoi precedenti lavori (busti femminili ispirati alla scultura arcaica) in queste opere l’artista si esprime più liberamente senza condizionamenti, culturali e psicologici, come se fosse appena nata. Immagini dolci, sensuali, evocative, con cui la scultrice, dopo aver portato avanti una lunga ricerca interiore, scavando nel suo mondo inconscio, più consapevole di sé, afferma con decisione la propria identità di donna e d’artista.
Sculture realizzate secondo una precisa prassi dell’artista
Per ottenere l’effetto levigato di questi “corpi” l’artista utilizza argilla di San Sepolcro, mentre preferisce “terra refrattaria” per raggiungere una finiture dalle superfici più grezza. In entrambi i casi, la creta, dopo essere stata lavorata, una volta cotta, viene patinata a freddo con un sottile strato di pigmento bianco, quasi fosse un velo, che lascia intravedere il rosato della pelle sottostante. Solo una di queste sculture (Scansione-emozione) caratterizzata da una finitura più cristallina risulta engobiata (il colore viene steso sul pezzo non ancora completamente asciutto, che poi, una volta cotto, si fonde alla materia di base).
Cenni biografici
Anna Maria Angelucci nasce a Roma nel 1968. Dopo il Liceo artistico si diploma all’Accademia di Belle Arti come scenografa. Terminati gli studi si trasferisce per alcuni anni a Tenerife per specializzarsi nelle tecniche dell’incisione e della grafica. Nel frattempo espone le sue opere nell’ambito di numerose mostre, collettive e personali, in Spagna e in Germania. Successivamente sperimenta diversi materiali e tecniche pittoriche, e intanto progetta scenografie, tessuti, oggetti, fino a scegliere la creta come mezzo di espressione privilegiato. Espone per la prima volta a Roma nel 2004 nella Galleria Ca D'oro, in Piazza di Spagna, in seguito partecipa a vari premi e varie collettive in Italia. Attualmente insegna scultura presso l'Università Popolare (UPTER) di Roma.
Mostre in Italia e all’estero
Marzo 2008: collettiva presso lo spazio espositivo della Domus Carmelitana; ottobre 2005: esposizione giovani artisti presso il Tempio di Adriano a Roma; giugno 2004: finalista nella seconda edizione del Premio Giacomo Manzù, in Roma. Scultura in terracotta; 2004: mostra “Metamorfosi”, nell’ambito del Premio Pescara. Xilografia su tela; febbraio 2004: mostra collettiva alla Galleria Cà D’oro, a Roma; 1996: personale nella Galerie fur Zeitkunst in Bamberg (Germania); 1995: mostra collettiva nella galleria della Banca Caja Canarias in Santa Cruz di Tenerife (Spagna); 1993: personale nella galleria Los lavaderos in Santa Cruz di Tenerife (Canarie); 1993: espone xilografie su tela (m.3 x m.2) nella mostra collettiva “Graphos” presso il Museo d’Arte “La Recova” in Santa Cruz di Tenerife (Canarie); 1992: mostra collettiva nella “sala Toyota” della laguna in Santa Cruz di Tenerife (Canarie).