Anna Positano – Stanze

Informazioni Evento

Luogo
CAFFE' LETTERARIO
Via Cesare Beccaria 10, Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal Martedi al Venerdi 18.00 - 24.00
Sabato 14.30 - 24.00
Domenica 16.00 - 24.00

Vernissage
17/11/2012

ore 19

Artisti
Anna Positano
Generi
fotografia, personale

Negli scatti di Positano emerge la volontà di tracciare, attraverso la memoria, un flusso narrativo che lega tra loro i tre diversi progetti (Memoria singolare nell’edificio collettivo, Casa: un’archeologia privata, Le rose di Carolina).

Comunicato stampa

Negli scatti di Positano emerge la volontà di tracciare, attraverso la memoria, un flusso narrativo che lega tra loro i tre diversi progetti (Memoria singolare nell’edificio collettivo, Casa: un’archeologia privata, Le rose di Carolina). Gli interni architettonici fotografati dall’artista, vivono in una fase di transi¬zione, generata dall’attesa di una nuova destinazione.
Gli scatti sono privi della figura umana, che è però continuamente evocata attraverso frammenti di ricordi che abitano in queste fotografie, portandoci costantemente alla ricerca della relazione tra gli oggetti, gli interni ripresi e le persone che hanno vissuto questi luoghi.
La ricerca di Positano mira a svelarci la funzione della memoria anche nella sua chiave storica – Memoria singolare nell’edificio collettivo, 2008. Que¬sto lavoro indaga, attraverso la fotografia, le colonie per bambini degli anni Trenta proprio con l’intento di “descrivere il rapporto tra l’essere umano, l’edificio collettivo e la memoria”. All’interno di questo processo di costru¬zione dell’immagine, rimane comunque evidente la volontà dell’artista di “sorvolare” sulla natura dell’edificio razionalista, per concentrarsi invece sulla componente umana, la cui presenza è evocata dagli oggetti e dagli ele¬menti che compongono la fotografia.
Lo stesso metodo di lavoro lo troviamo anche nella altre due serie che com¬pongono “Stanze” – Le rose di Carolina, 2011 – e – Casa: un’archeologia privata, 2011. Anche in questi lavori la figura umana è volutamente lascia¬ta all’immaginazione dell’osservatore, evocata soltanto attraverso oggetti di uso comune che abitano i luoghi fotografati dall’artista.
L’interesse di Positano si cala, attraverso il mezzo fotografico, nel tentativo di cogliere e di lasciare quasi sospesi i momenti di transizione dati dall’improv¬visa, o meno, trasformazione subita dai soggetti fotografati, per poi cercare di ricostruirne la storia attraverso l’evocazione della memoria, sedimentata all’interno di quegli stessi luoghi.