Anna Raimondo – Come un mare fuor d’acqua #3
Residenza di Anna Raimondo nella Tuscia. Con la partecipazione di Naya Kuu. A cura di Marco Trulli
Comunicato stampa
Nell’ambito del progetto Giovani in Circolo promosso da Arci Viterbo con il cofinanziamento della Regione Lazio e nell’ambito del programma di residenze di Cantieri d’Arte/La ville ouverte
In collaborazione con BJCEM, Arci Solidarietà Viterbo ONLUS e con la cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università della Tuscia
Viterbo, 24 Marzo – 4 Aprile 2017
Il progetto
Come un mare fuor d’acqua è un progetto di Anna Raimondo che si focalizza sul ruolo simbolico ed esperienziale del mare nell’immaginario collettivo. Questo percorso nasce da uno spostamento di senso, da una decontestualizzazione radicale: la ricerca del mare dove non c’è.
Dopo due tappe di questo progetto, realizzatesi a Milano nel 2015 e a Bruxelles nel 2016, Come un mare fuor d’acqua giunge nella Tuscia
Il progetto di Anna Raimondo indaga il mare come esperienza, memoria, desiderio e colore, come suono e, attraverso questa evocazione, compie una delicata speleologia nell’immaginario delle comunità.
A Viterbo, Anna Raimondo realizzerà una serie di incontri con le persone detenute presso la Casa Circondariale di Viterbo al termine del quale verrà realizzato un palinsesto sonoro di voci, melodie e suggestioni del mare. Parallelamente, l’artista ci saranno degli incontri con alcuni giovani del territorio finalizzati a riflettere sui luoghi della cittadina in cui si condensano maggiormente gli echi della presenza del mare, partendo dai riferimenti forniti da cinema e letteratura. scrittori e autori sulle suggestioni relative alla presenza del mare a Viterbo nella cinematografia e della letteratura. Il progetto terminerà con una performance finale in cui le voci e le melodie del mare, intonate dalle persone detenute, verranno trasmesse in maniera itinerante a partire dagli spazi urbani di Viterbo, attraverso un sistema di diffusione sonora ambulante per giungere al mare.
La call
Il mare a Viterbo
Vuoi seguire da vicino il lavoro di ricerca di Anna Raimondo alla ricerca delle suggestioni del mare a Viterbo?
Come un mare fuor d’acqua è un progetto artistico di Anna Raimondo alla ricerca delle tracce della dimensione acquatica nelle città europee lontane dal mare. Il ciclo di incontri approfondirà le tematiche della radio art e della presenza, dal punto di vista poetico e cinematografico, del mare a Viterbo.
La call è rivolta ai giovani dai 14 ai 35 anni
Il progetto prevede quattro incontri che si terranno dal 22 Marzo all’1 Aprile.
Invia una mail a [email protected] con oggetto: call Il mare a Viterbo
Venerdì 31 marzo 2017, ore 18.00
Radio Art e pratiche d’ascolto nello spazio pubblico
Biancovolta, via delle Piagge 23, Viterbo
Listening session a cura di Anna Raimondo
Sabato 1 aprile 2017, dalle 9.00 alle 13.00
Evento pubblico itinerante
Centro storico di Viterbo
Info
www.arciviterbo.it/giovaniincircolo
www.annaraimondo.com
Progetto realizzato con il cofinanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – e della Regione Lazio, art. 82, L.R. 6/99 e ss.mm.ii.
Anna Raimondo
Anna Raimondo
(1981 Napoli, Italia; vive a Bruxelles e lavora internazionalmente)
www.annaraimondo.com
La sua ricerca esplora l’ascolto come esperienza estetica e politica, usando il suono e la voce come strumenti per costruire spazi relazionali e di negoziazione collettiva di senso.
Il suo lavoro oscilla tra pratiche d’arte sonora e radiofonica, performance, azioni urbane e pedagogiche.
Biografia
Anna Raimondo ha ricevuto il Master in Arte Sonora all’Università London College of Communication (University of the Arts London). Ha partecipato a diverse mostre internazionali come la personale “Mi porti al mare?” curata da Nancy Casielles e Nancy Suarez alla MAAC, Brussels (BE); “Verso Sud” a Thinkart, Casablanca (MA); la mostra collettiva “Fluid Journey” curata da Silvia Ritardi alla Fondazione Pastificio Cerere, Roma, (IT); al festival Artefact “You must change your life” curata da Hicham Khalidi, STUK, Leuven, (BE); la mostra collettiva “Everyone has a sense of rhythm” curata da Christine Eyene al DRAF, Londra (UK); la personale “Beyond voice. Me , you and everyone who is listening” a Arte Contemporanea Bruxelles (BE); la 5th Biennale di Marrakech (MA); ecc. I suoi lavori radiofonici sono diffusi internazionalmente (Kunst Radio, AT; Deutschlandradio Kultur, DE; Resonance fm, UK; Arte Radio, FR; Mobile Radio Bsp, BR; Rai, IT...). I suoi progetti curatoriali sono soprattutto focalizzati su pratiche d’arte sonora e radiofonica e sono stati mostrati in diversi contesti come il “V&A Museum”, Londra (UK) o il “Le Cube- Independent Art Room” a Rabat (MA). E co-direttrice artistica con l’artista Younes Baba-Ali della piattafomra d’arte sonora Saout Radio, scrive per il magazine di critica d’arte radiofonica Syntone. Premiata con la Palma Ars Acustica per la creazione “Me, my English and all the languages of my life” nel 2016 e con la “Vie en bleu” come migliore paesaggio sonoroal premio d’arte sonora Piars nel 2014.